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Rivoluzione totale: in tre settimane il nuovo direttore cambia volto alla società, grazie ad un approccio identitario

Omar Ferrari è il nuovo responsabile della pre-agonistica e allenatore dell'Under 14 del Bresso: alla scoperta del modello di "apprendimento per scoperta guidata"

BRESSO CALCIO • Omar Ferrari

BRESSO CALCIO • Omar Ferrari, nuovo responsabile del settore pre-agonistica e allenatore Under 14

Si apre una nuova era a Bresso. La società ha scelto un progetto di crescita sportiva dalle linee guida ben delineate. Il futuro calcistico ed identitario della società fa affidamento ad un modello educativo a 360 gradi, che va a stimolare la crescita autonoma del calciatore e della persona. Figura fondamentale di questo percorso sarà Omar Ferrari, nuovo direttore della pre-agonistica. Dopo anni tra Lombardia Uno e Club Milano, Omar sentiva la necessità di affrontare una nuova sfida, in  un ambiente nel quale far fiorire il proprio metodo di lavoro. In carica da tre settimane, ha già lavorato a stretto contatto con la società nella costruzione delle rose per la prossima stagione, costruite da 0 in poco tempo. In parallelo è stato nominato nuovo allenatore dell'Under 14, che parteciperà ai campionati regionali nella stagione 2025/2026.

APPRENDIMENTO PER SCOPERTA GUIDATA

Omar crede fortemente nell'importanza del lavoro quotidiano, e nella necessità di creare attorno ai ragazzi un ambiente che li stimoli alla scoperta delle proprie potenzialità: «impartire insegnamenti ai ragazzi li priverebbe della possibilità di scoprire singolarmente le proprie capacità e potenzialità. Quello che noi dobbiamo fare è mettere a disposizione le nostre conoscenze per creare e facilitare un percorso autonomo di apprendimento. È una cosa nella quale credo fortemente, e credo che Bresso sia il contesto adatto nel quale metterla in pratica». Dopo anni passati in realtà rinomate e strutturate, Omar accetta la sfida di Bresso. La società aveva necessità di una rivoluzione nel progetto sportivo, e di una visone giovane e determinata. Ferrari, titolare di un'accademia di perfezionamento tecnico e tattico individuale, è stato parte fondamentale nella costruzione delle rose per il prossimo anno: «abbiamo deciso di costruire una sola squadra per categoria, questo ci aiuta a concentrarci sui ragazzi e a dedicare il giusto tempo ad ognuno. La società aveva bisogno di costruire intere annate da 0, ed è quello che abbiamo fatto praticamente per tutte le categorie. Ho avuto carta bianca, e credo tanto in questo progetto. Abbiamo portato circa 80 ragazzi nuovi solo in pre-agonistica, e definito tutto anche in termini di formatori. Tutti professionisti affidabili, con laurea in scienze motorie e patentino Uefa». L'impegno della società è stato importante, una rivoluzione che tocca vari aspetti. Come la creazione di un nuovo settore giovanile interamente dedicato al femminile, per le categorie dalle Under 8 alle Under 15. Un gran lavoro è stato fatto anche a livello di infrastrutture con un centro sportivo all'avanguardia, che può vantare quattro nuovi campi a 11 di cui due in sintetico, una nuova tribuna e un nuovo campo in erba con pista d'atletica annessa. Un centro sportivo dalle grandi potenzialità, per una società dalle grandi potenzialità.

 

IL PATTO EDUCATIVO

Fondamentale per la realizzazione di questo modello e progetto sportivo è la cooperazione di tutte le parti in causa, come spiega Ferrari: «in ogni società nella quale ho lavorato ho redatto un regolamento chiaro e diretto, un patto educativo tra famiglie e società, con l'ausilio di professionisti esterni come psicologi dello sport. Il modello di apprendimento per scoperta necessita che tutti siano sulla stessa linea per la corretta riuscita. Portare il ragazzo fuori dai binari di questo percorso può impattare in modo negativo sia sul progetto, che sulla crescita individuale del giocatore. È fondamentale che tutti comprendano il loro ruolo in tal senso, anche gli stessi genitori. Così facendo, ed anche grazie al lavoro di chi mi ha preceduto, i ragazzi crescono anche come persone». Omar, oltre alla sua attività da direttore in pre-agonistica, guiderà da allenatore la squadra Under 14 del Bresso: «insieme ad Emanuele Chiappini, con il quale ho condiviso già esperienze precedenti, abbiamo costruito il gruppo dell'Under 14 a partire da una lista di oltre 100 ragazzi. Abbiamo fatto una scrematura accurata dei profili presi in considerazione. Ci tengo a specificare che per me la provenienza non ha alcuna importanza. Il nostro gruppo è formato da ragazzi che vengono da contesti totalmente differenti tra loro. Chi da realtà più strutturate e rinomate, e chi da società meno conosciute. L'importanza la fanno le potenzialità. I ragazzi sono persone e talenti, non numeri con cui riempire distinte. Cercare di portare i giocatori alla scoperta autonoma delle proprie potenzialità vuol dire anche portarli alla scoperta della propria personalità. In futuro saranno così in grado di adattarsi a qualsiasi situazione, calcistica e non». Omar chiude con una considerazione sul futuro della società: «il mio obiettivo è quello di portare il Bresso ad essere una società riconoscibile e riconosciuta non per il nome, ma per il lavoro che viene fatto. Voglio che venga presa in considerazione la nostra identità, anche grazie al legame territoriale. Spero che con l'aiuto di tutti si possa raggiungere questo risultato».

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