Cerca

Scuola Calcio

Scuola Calcio, attenzione al Quarto Tempo: se si gioca va messo a referto come i primi tre

Fra difficoltà tecniche e logistiche, la confusione è dietro l'angolo. Un consiglio? Confrontatevi prima della gara con l'avversario

Anche quest'anno la Scuola Calcio riparte dal Quarto Tempo: ma sta davvero funzionando?

A distanza di ormai tre stagioni, il quarto tempo è un tema ancora caldo: una variante introdotta nel 2023, ma che sta continuando a generare spesso confusione. Le premesse sono positive, ma le difficoltà pratiche e logistiche delle società rendono il regolamento non sempre applicabile. Un qualcosa a cui gli addetti ai lavori si stanno faticosamente abituando, ma che trova e troverà sempre terreno fertile per delle incomprensioni. 

COME FUNZIONA?

In breve, non ci dovrebbero essere cambiamenti rispetto alla stagione appena trascorsa. Oltre ai tre tempi regolamentari, per le categorie dei Pulcini e degli Esordienti, si potrà effettuare un quarto tempo di gioco in alternativa alle attività extra partita. L'idea della FIGC è quella di dare possibilità alle squadre di concedere più minuti in campo a tutti i bambini e ragazzi, per partite che si potrebbero protrarre tuttavia fino a 80 minuti nel caso degli Esordienti. La seconda criticità è sempre di natura organizzativa: non tutte le società possono mettere a disposizione il centro sportivo per partite dalla durata così ampia, dovendo spesso incastrare tutta una serie di gare nello stesso rettangolo verde per tutte le sue categorie. 


Le complicazioni di questo sistema sono evidenti, nonostante le intenzioni teoriche siano positive. Giocare per così tanto tempo premia e aiuta la gestione dei ragazzi per squadre con rose ampie e numerose, ma dall'altro lato penalizza chi magari ha gruppi più ristretti, o si trova ad affrontare il weekend con diverse defezioni. Anche perché, da disposizioni federali, se il Quarto Tempo viene giocato deve essere necessariamente messo a referto. Una regola che ha un peso sui risultati (da cui non dipende il destino del mondo - non stiamo a ripeterlo - ma che per i bambini sono un grande stimolo) in virtù del sistema di calcolo dei risultati "a tempi". I club a volte provano (o sono costretti) a ovviare trovando soluzioni interne, come quella di organizzarsi in anticipo per mettere a referto un pareggio "a tavolino", così da non giocare, o da giocare in condizioni diverse l'ultimo tempo. Lo giochiamo, ma non lo facciamo valere. Difficile però spiegarlo al ragazzo che magari è entrato e ha segnato in un tempo "fantasma". 

CIO' CHE FA FEDE E' IL REFERTO

Esattamente come accaduto la passata stagione, Sprint e Sport si atterrà a quanto verrà riportato dalle società, attraverso il referto di gara e le comunicazioni degli staff delle squadre. Quando giocato il Quarto Tempo verrà considerato parte integrante della partita e influenzerà quindi il risultato come qualsiasi altra frazione di gioco, nel calcolo delle statistiche e delle classifiche. L'opzione del quarto tempo, per come è stata strutturata dalla Federazione, porta con sé un certo grado di disuguaglianza, fra partite determinate dal risultato del tempo aggiuntivo, altre in cui questo non si è neppure giocato, altre ancora in cui non si sono giocati i venti minuti canonici; o addirittura la scelta di alcune squadre di propendere verso un risultato deciso "a tavolino".

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Sprint e Sport

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter