Scuola Calcio
19 Settembre 2025
A distanza di ormai tre stagioni, il quarto tempo è un tema ancora caldo: una variante introdotta nel 2023, ma che sta continuando a generare spesso confusione. Le premesse sono positive, ma le difficoltà pratiche e logistiche delle società rendono il regolamento non sempre applicabile. Un qualcosa a cui gli addetti ai lavori si stanno faticosamente abituando, ma che trova e troverà sempre terreno fertile per delle incomprensioni.
In breve, non ci dovrebbero essere cambiamenti rispetto alla stagione appena trascorsa. Oltre ai tre tempi regolamentari, per le categorie dei Pulcini e degli Esordienti, si potrà effettuare un quarto tempo di gioco in alternativa alle attività extra partita. L'idea della FIGC è quella di dare possibilità alle squadre di concedere più minuti in campo a tutti i bambini e ragazzi, per partite che si potrebbero protrarre tuttavia fino a 80 minuti nel caso degli Esordienti. La seconda criticità è sempre di natura organizzativa: non tutte le società possono mettere a disposizione il centro sportivo per partite dalla durata così ampia, dovendo spesso incastrare tutta una serie di gare nello stesso rettangolo verde per tutte le sue categorie.
Esattamente come accaduto la passata stagione, Sprint e Sport si atterrà a quanto verrà riportato dalle società, attraverso il referto di gara e le comunicazioni degli staff delle squadre. Quando giocato il Quarto Tempo verrà considerato parte integrante della partita e influenzerà quindi il risultato come qualsiasi altra frazione di gioco, nel calcolo delle statistiche e delle classifiche. L'opzione del quarto tempo, per come è stata strutturata dalla Federazione, porta con sé un certo grado di disuguaglianza, fra partite determinate dal risultato del tempo aggiuntivo, altre in cui questo non si è neppure giocato, altre ancora in cui non si sono giocati i venti minuti canonici; o addirittura la scelta di alcune squadre di propendere verso un risultato deciso "a tavolino".