ASCOLI SERIE C - Domenico Di Carlo era stato esonerato lo scorso 24 gennaio dopo il ko 2-1 contro la Lucchese
Chi l'avrebbe mai detto? Quando Mimmo Di Carlo aveva lasciato Ascoli il 24 gennaio dopo un ko 2-1 contro la Lucchese, in pochi avrebbero scommesso su un suo ritorno. Eppure, eccolo di nuovo sulla panchina bianconera, pronto a riscrivere il destino della squadra con la stessa passione e determinazione di un condottiero che guida il suo esercito in battaglia. Il club marchigiano ha infatti deciso di sollevare dall'incarico Mirko Cudini dopo il ko del turno infrasettimanale di martedì 11 contro il Campobasso. L'Ascoli ora è sest'ultimo e arriva da 4 sconfitte consecutive.
IL CAMBIO DI ROTA: ADDIO A CUDINI La notizia dell'esonero di Mirko Cudini non è giunta come un fulmine a ciel sereno. I risultati altalenanti e una classifica che non sorrideva all'Ascoli hanno portato la dirigenza a prendere una decisione drastica. Insieme a Cudini, lasciano anche il vice Luca Galuppi, il collaboratore tecnico Mario Cordone e l'allenatore dei portieri Cristian Cicioni. Un cambio di rotta necessario per dare una scossa all'ambiente e cercare di invertire la tendenza negativa. La missione di Di Carlo è chiara: salvare la squadra dalla retrocessione e garantire la permanenza in categoria. Un compito che richiede non solo competenza tattica, ma anche una buona dose di carisma e leadership.
UNA SCELTA CORAGGIOSA La decisione della società di richiamare Di Carlo è stata accolta con sorpresa, ma anche con un certo entusiasmo. In un momento cruciale della stagione, affidarsi a un allenatore esperto e conoscitore dell'ambiente è una mossa che può fare la differenza. La sua esperienza sarà fondamentale per affrontare le sfide che attendono l'Ascoli nelle prossime settimane. Con lui, ritornano anche Davide Mezzanotti nel ruolo di vice allenatore e Gianluca Riommi come allenatore dei portieri. Una squadra tecnica collaudata, pronta a rimettere in carreggiata un Ascoli che ha bisogno di ritrovare fiducia e risultati.
LE SFIDE DI DI CARLO: UN NUOVO CAPITOLO Il compito che attende Di Carlo non è dei più semplici. L'Ascoli deve ritrovare compattezza e identità, due elementi che spesso fanno la differenza tra una squadra che lotta per la salvezza e una che ambisce a traguardi più ambiziosi. Il tecnico ex bandiera del Vicenza ai tempi da giocatore, dovrà lavorare sulla mentalità dei giocatori, infondendo loro quella grinta e quella voglia di lottare su ogni pallone che da sempre caratterizzano le sue squadre. I tifosi sperano che il nuovo corso possa portare a risultati positivi, magari già a partire dalle prossime sfide di campionato contro Arezzo e Pontedera.
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