La Pro Sesto non ci sta. Dopo le sentenze del Giudice Sportivo in merito alla partita di domenica contro l'OltrepoVoghera, la società mette nero su bianco il proprio pensiero tramite un comunicato pubblicato sul sito ufficiale biancoceleste. Lo riportiamo qui sotto. "Una sanzione ingiusta e comunque esagerata".Parte da qui la Pro Sesto Calcio per commentare la decisione del giudice sportivo della Serie D che, a seguito della partita casalinga di domenica scorsa, vinta dai sestesi per 1-0, ha deciso che la Pro Sesto dovrà giocare a porte chiuse la prossima gara interna di domenica 11 dicembre con il Casale, dovrà pagare 1.000 euro di multa e rinunciare al capocannoniere Fabio Cristofoli, squalificato per 3 giornate, e al direttore sportivo Jacopo Colombo appiedato per due settimane."Tutto è legato - si legge nella nota diffusa dalla Pro Sesto - a quanto accaduto al sesto minuto di recupero del secondo tempo della sfida con l'Oltrepovoghera quanto l'arbitro ha concesso un calcio di rigore ai nostri avversari. Una decisione che, sommata agli 11 minuti di recupero della ripresa, da persone di calcio - ci viene da dire - ha inevitabilmente scaldato l'ambiente. Ma nulla di più.Leggiamo fantasiose ricostruzioni con tentativi di invasione di campo e di bottiglie lanciate sul terreno di gioco. Ciò non corrisponde al vero. Ed è un peccato doverne prendere atto senza possibilità di difendersi. Se qualcuno, nostro malgrado, ha deciso di renderci protagonisti negativi della scena calcistica nazionale, ha sbagliato indirizzo.La Pro Sesto, anche in questi giorni, è salita agli onori delle cronache per aver istituito una Scuola Calcio destinata ai bambini e ai ragazzi diversamente abili e per aver investito centinaia di migliaia di euro per realizzare 3 campi di calcio in erba sintetica per dare la possibilità ai giovani del territorio di praticare lo sport più bello del mondo.Tutto il resto è fango. Che fa male ricevere addosso quanto si ha la consapevolezza di non meritare questo trattamento".
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