Rivoluzione doveva essere e rivoluzione è stata. La nuova, decisamente nuova Folgore Caratese si è presentata ieri presso l’Aula Magna dell’Istituto Clinico di Verano - Policlinico di Monza. E ha tutta l’aria di essere una rosa in grado di fare più di uno scherzetto: «Ci divertiremo…» l’avviso ai naviganti del presidente Michele Criscitiello. PAROLA DI DS Palla in primis al direttore sportivo Domenico Cicciù: «Finalmente ci siamo. Di “vecchio” c’è soltanto lo staff che si conosce già, per il resto la rosa è quasi tutta nuova. Chiedo pazienza, perché servirà tempo per far quadrare le cose in campo, ma i ragazzi hanno già dimostrato voglia, entusiasmo e compattezza. Sabato giocheremo la prima amichevole con il Lecco: meglio capire subito di che pasta siamo fatti. Mercato chiuso? Il campo ci dirà se c’è qualcosa da sistemare, aspettate a giudicarci. Obiettivi? Siamo consapevoli di aver fatto un bel gruppo, in grado di potersela giocare con tutti». [caption id="attachment_54341" align="alignnone" width="900"] La nuova rosa della Folgore Caratese[/caption] PAROLA DI TECNICO A seguire l’intervento di Sandro Siciliano: «Voglio ringraziare ancora la società per questa opportunità. Un centro sportivo come il nostro è unico in Italia e ci sono i mezzi per poter fare un calcio importante. C’è poco da dire e molto da lavorare: lavorare, lavorare, lavorare. Ho trovato uno spogliatoio serio composto da uomini seri. Le qualità ci sono, ma abbiamo puntato soprattutto su quelle umane e morali. Dobbiamo fare i fatti alla svelta e basta. Se è un vantaggio essere così rinnovati? Ci sono tante pagine bianche da scrivere e materiale da plasmare. Abbiamo scelto studiando a fondo sia la persona che il calciatore. Modulo? Vedremo, di certo voglio una squadra offensiva, ma nel contempo equilibrata, che comandi il gioco». [caption id="attachment_54344" align="alignnone" width="900"] Sandro Siciliano, Domenico Cicciù, Michele Criscitiello e Marco Dorini[/caption] PAROLA DI PRESIDENTE Ultimo ma non ultimo Michele Criscitiello
: «Nel mio primo anno ho commesso errori che credo di aver capito, gli ultimi due mesi sono stati un disastro ed un’umiliazione perché avevo sbagliato gli uomini. Ora non so se li abbiamo indovinati, ma sono certo di Cicciù, Siciliano e dello staff: lavorano in una maniera che mi ha colpito. I ragazzi devono capire che qui hanno tutto per far bene e quindi nessun alibi. E che tutto quello che hanno se lo devono meritare: l’anno scorso avevamo apparecchiato un’ottima tavola, ma nessuno ha mangiato. L’unico ad aver avuto fame fino all’ultimo è stato Simone Simeri, non a caso ha firmato un biennale a Novara. Non dobbiamo arrivare primi, o secondi, o terzi: ci sono piazze importanti che hanno investito per salire di categoria. Dobbiamo però provare a vincere sempre. E divertirci. Ognuno qui ha una bella possibilità, dai giovani ai vecchi. Se in campo si creerà un gruppo come quello che c’è fuori potremo diventare un Sassuolo, un Chievo. Nessuno è qui per sbaglio e voglio chiarire il caso Poesio: eravamo d’accordo su tutto, dovevamo vederci una sera e alla mattina ha detto che non sarebbe venuto, si è dimostrato non solo un calciatore, ma anche un uomo di Serie D. Playoff? Varese, Pavia, Como, Gozzano, Chieri, Caronnese… Poi possiamo esserci noi. Miglioriamo l’anno scorso e divertiamoci. Provando a vincere sempre…».
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