26 Luglio 2017
La nuova rosa della Folgore Caratese[/caption]
PAROLA DI TECNICO A seguire l’intervento di Sandro Siciliano: «Voglio ringraziare ancora la società per questa opportunità. Un centro sportivo come il nostro è unico in Italia e ci sono i mezzi per poter fare un calcio importante. C’è poco da dire e molto da lavorare: lavorare, lavorare, lavorare. Ho trovato uno spogliatoio serio composto da uomini seri. Le qualità ci sono, ma abbiamo puntato soprattutto su quelle umane e morali. Dobbiamo fare i fatti alla svelta e basta. Se è un vantaggio essere così rinnovati? Ci sono tante pagine bianche da scrivere e materiale da plasmare. Abbiamo scelto studiando a fondo sia la persona che il calciatore. Modulo? Vedremo, di certo voglio una squadra offensiva, ma nel contempo equilibrata, che comandi il gioco».
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Sandro Siciliano, Domenico Cicciù, Michele Criscitiello e Marco Dorini[/caption]
PAROLA DI PRESIDENTE Ultimo ma non ultimo Michele Criscitiello: «Nel mio primo anno ho commesso errori che credo di aver capito, gli ultimi due mesi sono stati un disastro ed un’umiliazione perché avevo sbagliato gli uomini. Ora non so se li abbiamo indovinati, ma sono certo di Cicciù, Siciliano e dello staff: lavorano in una maniera che mi ha colpito. I ragazzi devono capire che qui hanno tutto per far bene e quindi nessun alibi. E che tutto quello che hanno se lo devono meritare: l’anno scorso avevamo apparecchiato un’ottima tavola, ma nessuno ha mangiato. L’unico ad aver avuto fame fino all’ultimo è stato Simone Simeri, non a caso ha firmato un biennale a Novara. Non dobbiamo arrivare primi, o secondi, o terzi: ci sono piazze importanti che hanno investito per salire di categoria. Dobbiamo però provare a vincere sempre. E divertirci. Ognuno qui ha una bella possibilità, dai giovani ai vecchi. Se in campo si creerà un gruppo come quello che c’è fuori potremo diventare un Sassuolo, un Chievo. Nessuno è qui per sbaglio e voglio chiarire il caso Poesio: eravamo d’accordo su tutto, dovevamo vederci una sera e alla mattina ha detto che non sarebbe venuto, si è dimostrato non solo un calciatore, ma anche un uomo di Serie D. Playoff? Varese, Pavia, Como, Gozzano, Chieri, Caronnese… Poi possiamo esserci noi. Miglioriamo l’anno scorso e divertiamoci. Provando a vincere sempre…».