28 Gennaio 2018
Caronnese-Pro Sesto (foto @prosestocalcio)
Profilo alto, morale così così, carica a mille. Perchè i treni vanno… Caronnese-Pro Sesto: non l’ultima chiamata, ma insomma non si può perdere.
La squadra di Aldo Monza è reduce da tre pareggi consecutivi (e con l’Olginatese aveva vinto 1-0 grazie anche al rigore sbagliato da Castagna nel recupero). E incerottata: Massaro (11 gol) e Corno (7) non ci saranno.
La società è corsa ai ripari prima con Rolando dal Varese, poi con l’ex Como Fall che ha esordito domenica. Però la musica, giocoforza, non può esser la stessa. Caronno si trova poi in pieno tour de force: Folgore Caratese-Pro Sesto e Como il trittico che ha tutta l’aria di essere snodo cruciale.
Mentre Gozzano (a +3) giocherà col Borgaro a completare le prime cinque giornate contro squadre quasi tutte in lotta salvezza (Borgosesia, Pavia, Castellazzo, Seregno).
Monza ha risposto stingendo i denti: la squadra ha il suo carattere, pur avendo qualche meccanismo da sistemare in mezzo dopo l’arrivo di D’Aniello al posto di Mantovani. La società, invece, par davvero vuol fare quel salto che in passato invece… Prova ne è il mercato invernale. Ora si è al dunque.
E la Pro Sesto? Gioca, gioca, gioca. Ma al dunque stecca sempre. L’infortunio di D’Antoni alla prima giornata è parsa già di per sè una maledizione: in avanti le scelte non mancano, tra Duguet, Scapuzzi (che sta gradualmente rientrando), Guccione, Di Renzo e poi anche Branicki. Ma una prima punta da doppia cifra come D’Antoni, di fatto, non c’è.
Parravicini ha scelto così la manovra, a tratti incantevole. Ma da novembre ad oggi, di fatto, ha perso tanti, troppi punti. Dopo dieci giornate era terzo a -2 da Caronno e -4 da Gozzano. Dopo venti era quarto a -9 da Monza e Gaburro e a -3 dal Como. Ora è quarto insieme al Chieri (-11 dal Gozzano, -9 da Caronno).
I sogni di primato da mettere nel cassetto, ma i playoff sono traguardo irrinunciabile visti gli investimenti della società. E la caratura della rosa.
Qui, peraltro, contro le big sono arrivate partite strappa-applausi, ad esempio le vittorie con Gozzano e Como. Da qui Sesto, dopo il pareggio amarissimo col Varese, deve ripartire: l’anno scorso la sconfitta coi rossoblù segnò definitivamente il cammino, ora apre un ciclo di partite (Arconatese, Borgosesia, Pavia, Castellazzo, Seregno, Borgaro) nelle quali deve arrivare quella continuità di risultati.
Ne va dei sogni. O degl’incubi.