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Pro Sesto, Albertini: Un pari da mangiarci le mani. Ora con il Seregno bisogna solo vincere

Gabriele Albertini

Gabriele Albertini, presidente della Pro Sesto

Gabriele Albertini, presidente della Pro Sesto, torna sul cocente 1-1 di mercoledì pomeriggio sul campo del Castellazzo, nel ventottesimo turno del girone A di Serie D: «Ovvio, ti mangi le mani».

La classifica è impietosa. Non nel distacco in sé, ma nella chiara sensazione dell’occasione persa, visti gli stop patiti da Gozzano e Caronnese: «Però ho davvero poco da dire alla squadra - osserva Gabriele Albertini - E’ vero, era l’ultima in classifica, ci abbiamo messo del nostro, ma siamo andati sotto subito per una grande giocata individuale». Resta la prestazione quindi: «Abbiamo macinato gioco, ma siamo stati imprecisi sotto porta nel primo tempo. Nella ripresa invece, dopo il pareggio, abbiamo avuto troppa fretta di ribaltarla. E quando sono venute meno le energie, tutto si è complicato».

Il concetto è chiaro: «Il cinismo che ci ha aiutati in passato, mercoledì è venuto meno. Con una vittoria, ritrovarsi a meno cinque dalla capolista avrebbe significato riaprire il campionato».

Gabriele Albertini su Alessandro D'Antoni

In tutto questo, la buona notizia è l’ingresso al ventinovesimo della ripresa di Alessandro D’Antoni, il grande colpo di mercato estivo infortunatosi alla prima giornata di campionato: «Ovvio, mancano feeling e confidenza con il campo, però venti minuti di gioco sono fattore importante dopo la semplice passerella di domenica. Conta questo, e conta l’assenza di remore nell’andare a contrasto. Per la piena condizione mancano ancora tre o quattro partite, ma le sensazioni sono positive».

Gabriele Albertini sulla gara di domenica con il Seregno

E domenica arriva un Seregno in serie aperta di nove punti in tre gare: «Roberto Bonazzi ci “stressò” già due anni fa alla guida della Grumellese. Evidentemente, ha dato una maggior copertura difensiva (Bonazzi ha preso il posto dell'esonerato Matteo Andreoletti, ndr) che ha prodotto subito risultati. Sarà una gara ostica, perché ora possono credere nella salvezza diretta. Mercoledì, oltretutto, eravamo senza Duguet e Scapuzzi, ora ci mancherà Croce per squalifica».

Ma per Gabriele Albertini non ci sono scuse: «Poco da dire, dobbiamo vincere».

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