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Calcio Lecco, due mesi di inibizione al presidente Paolo Di Nunno

Paolo Di Nunno

Paolo Di Nunno, presidente del Lecco

Il Tribunale Federale Nazionale della Figc ha deferito in data di oggi, 22 marzo, il presidente della Calcio Lecco Paolo Di Nunno per due mesi, con ammenda di 1.670 euro. Stessa ammenda anche a carico della Società Calcio Lecco in merito ai fatti del dopogara di Lecco-Pro Patria del 21 gennaio 2018. La vicenda, come noto, risale a Lecco-Pro Patria del 7 gennaio 2018, scontro al vertice del girone B di Serie D. Una gara segnata dalla contestata direzione arbitrale del signor Monaco di Termoli (voto della redazione di Sprint e Sport: 4), che portò alle espulsioni, tra i padroni di casa, di Cristian Bertani, Gabriele Cavalli e Marco Moleri. Nel dopogara, il presidente della Calcio Lecco, Paolo Di Nunno, secondo la sentenza: «espresso pubblicamente dichiarazioni lesive della reputazione del signor Monaco Giacomo, arbitro della citata gara, nonchè per avere, nel corso della medesima conferenza stampa, espresso pubblicamente dichiarazioni lesive della reputazione della Società Aurora Pro Patria 1919 Srl». Nella stessa sentenza, si fa riferimento a due video prodotti dalla redazione di Sprint e Sport per SprinteSportTV, utilizzati come prova dalla stessa Aurora Pro Patria. La Procura Federale, prima del dibattimento, chiedeva 2 mesi per Paolo Di Nunno con 1.670 euro di ammenda, da affibbiare anche alla società. Lo stesso Paolo Di Nunno, unitamente alla società, presentava richiesta di patteggiamento.
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