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Vis Nova-Crema Serie D: domenica amara per le lucertole, il Crema alza gli zuccheri con una dolcissima manita

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Esordio casalingo più amaro non poteva esserci per la Vis Nova di Agostino Mastrolonardo, che in una bella atmosfera crolla flagellata dai colpi del Crema di Andrea Dossena. Tuttavia, i primi attimi si rivelano di puro delirio con i padroni di casa fin da subito all’attacco: al 2’ cross di Gnaziri dalla sinistra, per la testa di Caruso, che sbilanciato, non riesce ad inquadrare la porta. Ecco, che, però due minuti più tardi, il primo episodio dubbio della gara porta al vantaggio ospite: Gnaziri trattiene per la maglia Salami, che finisce a terra; per l’arbitro non ci sono dubbi e Ferrari trasforma spiazzando Ragone per il vantaggio cremasco. Al 6’ gli ospiti raddoppierebbero clamorosamente, ma lo stesso Ferrari deposita in rete da pochi passi, un ottimo traversone rasoterra di Mapelli, in posizione irregolare. Al 7’ risposta casalinga con Orellana, che si accentra dalla destra, converge, prova la conclusione di potenza ma non riesce a far girare adeguatamente il pallone. Gli ospiti mostrano maggior fluidità di manovra, ma i padroni di casa non si fanno intimorire e costruiscono attivamente diverse occasioni. Al 21’ pericoloso contropiede ospite orchestrato da Salami, che sfugge a De Lisio, prova la conclusione con un tiro-cross ma non centra la porta disturbato da Dugnani. Al 23’ miracolo di Ragone, che si supera sul colpo di testa millimetrico di Ferrari, su punizione di Mandelli, arrivando all’incrocio dei pali. Due minuti più tardi di nuovo lucertole in proiezione offensiva: Gnaziri, servito da De Lisio, fa partire un traversone che pesca sul secondo palo Orellana, che prova il sinistro al volo ma non centra la porta. Alla mezz’ora arriva il raddoppio ospite: Russo scappa sulla corsia di sinistra, mette al centro d’esterno-collo e trova ben appostato sul secondo palo Bignami, che non ha pietà e di piattone supera Ragone, per lo 0-2. Al 37’ risposta neroverde con la combinazione nello stretto tra Fadda e Orellana, che porta alla conclusione quest’ultimo, che non riesce a mirare lo specchio, calciando alto sopra alla traversa. Allo scadere grosso rischio per gli uomini di Mastrolonardo, che concedono spazio in contropiede agli ospiti, che falliscono tuttavia un tre contro due concludendo debolmente con Russo. Come nella prima frazione di gioco a partire forte sono i padroni di casa, già vicini allo specchio al 2’ con il mancino di Drovetti, che termina però a lato. Trenta secondi più tardi ed è Caruso a sprecare clamorosamente un’occasione d’oro, colpendo di testa leggermente in ritardo su ottimo invito di Fadda. Al 4’ bruttissimo intervento ai danni di Mapelli che viene colpito bruscamente da Dugnani, che viene espulso per gioco pericoloso, lasciando in dieci i suoi: una azione che risulterà cruciale. In dieci uomini la Vis Nova rischia ancora su uno svarione difensivo, che porta alla conclusione Bardelloni, che spara su Ragone, ostacolato da De Lisio. È il preludio al tris, che arriva un minuto più tardi: azione solitaria in contropiede di Salami, che punta dritto la porta e chiude in rete aprendo il piattone e superando Ragone. I ritmi calano ulteriormente nel finale e il Crema ne approfitta dilagando: chiude i conti nel recupero la doppietta di Campisi, che silura Ragone tra le gambe, consegnando lo 0-4 e un minuto più tardi, freddando sul primo palo con lo 0-5 finale. Una giornata da dimenticare per le lucertole, che mostrano buone trame ma poca incisività sottoporta e sono penalizzate dall’espulsione a inizio secondo tempo, da ricordare invece per i cremaschi, che dimostrano gamba e gran cinismo.   VIS NOVA-CREMA 0-5 RETI: 4’ rig. Ferrari (C), 30’ Bignami (C), 20’ st Salami (C), 45’ st Campisi (C), 46’ st Campisi (C). VIS NOVA (4-3-3): Ragone 6, Dugnani 5, Gnaziri 5.5, Drovetti 6, De Lisio 6, Fossati 6, Caruso 5.5 (34’ st Valtulina sv), Proserpio 5.5 (29’ st Molteni sv) Fadda 5.5 (12’ st Venier 5.5), Orellana 5.5 (29’ st Boga sv), Cazzaniga 6. All. Mastrolonardo 6. A disp. Stropeni, Airoldi, Giandinoto, Redaelli, Brighenti. CREMA (4-1-4-1): Zignoli 6.5, Mapelli 7.5 (40’ st Stringa sv), Salami 7.5, Mandelli 7, Baggi 6.5 (35’ st Forni sv), Viviani 6.5, Bardelloni 7 (42’ st Campisi 7.5), Poledri 7, Ferrari 7.5 (23’ st Lekane 6), Bignami 7.5 (35’ st Ruscitto sv), Russo 7. All. Dossena 8. A disp. Ghidini, Biglietti, Macalli, Pepe. AMMONITI: Fossati (V), Proserpio (V), Poledri (C), Mapelli (C). ESPULSO: 4’ st Dugnani (V) per gioco pericoloso. ARBITRO: Toro di Catania 6.   VIS NOVA: Ragone 6 Cinque gol al passivo, è vero, ma si supera in moltissime occasioni. Dugnani 5 Intervento scellerato che costa carissimo ai suoi. Gnaziri 5.5 Il rigore causato è abbastanza generoso, ad un buon primo tempo si contrappone una ripresa sottotono. Drovetti 6 Cursore dei neroverdi, amministra e s’inserisce con tempismo. De Lisio 6 Concentrazione e “garra”, lotta su ogni pallone. Fossati 6 Stesso discorso di De Lisio, aiutato dall’esperienza. Caruso 5.5 Si sbraccia ma fallisce troppe occasioni sottoporta, con più lucidità poteva arrivare una doppietta. (34’ st Valtulina sv). Proserpio 5.5 Fatica a collocarsi, prova a smistare ma viene sovrastato dalla mediana avversaria. (29’ st Molteni sv). Fadda 5.5 Il suo fisico è imponente, nonostante sia ancora un po’ acerbo mostra personalità, ma può e deve crescere. (12’ st Venier 5.5). Orellana 5.5 Un altro giocatore rispetto alla scorsa stagione, entra in ogni azione pericolosa ma fallisce la mira troppo spesso. Rimandato. (29’ st Boga sv) Cazzaniga 6 L’unico giovane a non essere sostituito, non esagera ma fa sempre la cosa giusta al momento giusto. All. Mastrolonardo 6 Il passivo pesante ha molte attenuanti, lui nel dopogara mostra la solita fame di vittorie. La verità è che la macchina perfetta non si è incrinata: è che il salto di categoria richiede tempo.   CREMA: Zignoli 6.5 Non viene impegnato troppe volte causa mira degli avversari, imposta con diligenza. Mapelli 7.5 Indemoniato, sulla destra sfreccia e si lascia dietro scie. (40’ st Stringa sv). Salami 7.5 Conquista il dubbio rigore dello 0-1, trasforma in solitaria lo 0-3 e lotta per 90’. Mandelli 7 Chiave di volta, imposta e disegna traiettorie di difficile lettura col mancino. Baggi 6.5 Contiene e tiene a bada Fadda e compagnia. (35’ st Forni sv). Viviani 6.5 Con Baggi la coppia difensiva funziona, non subisce grandi preoccupazioni. Bardelloni 7 I difensori avversari lo contengono discretamente bene ma trova sempre la soluzione vincente. (42’ st Campisi 7.5 Una doppietta in sette minuti, nemmeno i marziani). Poledri 7 Prova di sostanza e altruismo, sicuramente promosso a pieni voti. Ferrari 7.5 Centravanti di razza, sgomita, si fa spazio e trova sempre il modo giusto per pungere, esce tra gli applausi. (23’ st Lekane 6). Bignami 7.5 Freddezza glaciale il suo piattone, nel mezzo tanta fantasia. (35’ st Ruscitto sv). Russo 7 Stesso discorso di Bardelloni, la fascia è la sua savana. All. Dossena 8 Il match era difficile da pronosticare, i suoi giocano con personalità e portano a casa tre punti importantissimi. Il primato a punteggio pieno è realtà.   ARBITRO: Toro di Catania 6 Direzione di gara sufficiente: al rigore forse generoso, assegnato dopo soli quattro minuti rimedia mostrando polso nell’ottima gestione dei cartellini.   IL DOPOGARA: Molto arrabbiato Agostino Mastrolonardo, tecnico della Vis Nova, che a fine gara tuona: «È chiaro che possiamo fare decisamente meglio, andare sotto dopo cinque minuti con un rigore così non è il massimo della vita. È ovvio che abbiamo pagato pesantemente il fatto che gli avversari quando hanno 6 occasioni da gol fanno 6 gol, mentre noi abbiamo avuto occasioni varie con Caruso e altri e non ne abbiamo fatto uno. Non mi è piaciuto l’atteggiamento dei miei, nel primo tempo soprattutto, che è quello che mi ha fatto imbufalire. Per il resto loro sono una buonissima squadra e non saranno loro i nostri avversari, forse ci ho messo qualcosa di mio in alcune scelte». Come prevedibile molto soddisfatto, invece, Andrea Dossena , tecnico del Crema, che elogia così i suoi: «Abbiamo lavorato molto bene in settimana, sapevamo che loro sono una squadra a cui piace molto giocare a calcio, abbiamo lavorato per chiudere le linee di passaggio e sapevamo che davanti avevamo un bel potenziale: magari nel primo tempo potevamo sfruttare al meglio le occasioni create, poi nella ripresa siamo stati favoriti dalla superiorità numerica ed è stato più facile per noi arrivare a un risultato tondo, che premia la prestazione dei miei ragazzi».
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