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Chieri-Vado Serie D: il palo ferma Sbarbati, Valenti rischia il colpo grosso

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Chieri-Vado Serie D

Al De Paoli si gioca il recupero della trentaduesima e il risultato finale rispetta le attese della vigilia: il Chieri, salvatosi aritmeticamente tre giorni fa e quasi al termine del proprio tour de force, non riesce a fare male a un Vado che esce così con un buon punto dalla trasferta nella collina torinese. Una gara dai ritmi blandi sintetizzabile in una palla-gol per parte: al 20' Sbarbati coglie uno sfortunato palo interno da buona posizione mentre al 3' della ripresa è Valenti a non centrare il bersaglio da pochi passi dopo un gran bel cross di Pautassi. Il Chieri centra così il quarto risultato utile consecutivo senza subire gol, mentre i liguri riscattano le ultime due sconfitte patite con Fossano e Sanremese. Marco Didu sceglie l'ormai collaudato 4-3-1-2 con Pautassi - migliore in campo - da terzino sinistro, Gerbino mezz'ala di qualità e Pedrabissi ad agire tra le linee, abbassandosi spesso per provare a costruire e sfruttando l'allargamento degli interni di centrocampo. Dall'altra parte Franco Macaro opta per un 3-5-2 con Gulli e Alberto - tra i più intraprendenti - sugli esterni ma è la seconda punta Sbarbati a prendersi la scena con diversi movimenti ad allargarsi su entrambe le fasce creando gli unici veri grattacapi alla difesa azzurra. Vado fermo al palo. Il primo brivido del match arriva nell'immediato avvio proprio con Sbarbati che svaria sulla destra e trova un cross rasoterra sul quale interviene con sicurezza Finamore. È una buona partenza per gli ospiti che ovviamente hanno maggiori motivazioni e al 13' ci provano con D'Antoni la cui posizione è troppo lontana dalla porta per trovare la forza di impensierire Finamore con un'incornata. Il possibile punto di svolta arriva al 20' con uno Sbarbati ispirato che sulla sinistra riesce anche a superare un'uscita fuori tempo di capitan Conrotto - fino a quel momento perfetto - e una volta entrato in area coglie il palo interno con un destro a giro potente e preciso. Finamore può solo sperare nella dea bendata che effettivamente è dalla parte degli azzurri. Passano due minuti e i padroni di casa rispondono con Ravasi il cui mancino dal limite è però largo di un buon metro e mezzo sulla sinistra. La seconda metà di frazione è segnata da poche emozioni e dall'estrazione da parte del direttore di gara Andrea Rizzello dei primi, giusti cartellini gialli di una gara man mano salita di agonismo. Da segnalare giusto il mancino dal limite di Tissone al 26' che va vicino al bersaglio dopo un'azione confusa da corner; dall'altra parte al 38' i collinari protestano - per la verità neanche troppo veementemente - per un possibile fallo di mano con un gomito largo in barriera sulla punizione dai diciotto metri di Pedrabissi. Prevalenza azzurra. La ripresa comincia come era iniziato il primo tempo: ci prova Sbarbati che sfonda nuovamente sulla destra ma questa volta spara alto. Al 3' arriva invece la prima vera occasione della partita per i padroni di casa: bene Pautassi con un cross teso nello spazio tra porta e linea difensiva, palla che arriva nei pressi di Valenti ma l'attaccante riesce solo ad allungarsi mandando alle stelle di controbalzo. Tra i collinari prova a entrare in partita anche Spera sulla destra ma al 15' il suo destro dal limite dopo una bella finta è debole e largo. Nel Vado si registra solamente uno scialbo tentativo mancino di D'Antoni al 17' e allora Didu prova a cambiare le carte in tavola e manda dentro Ferrandino per Pedrabissi. Nessuna gatta da pelare però per il portiere rossoblù ed ex di turno Luppi, che di fatto tocca il primo pallone del suo match al 27' con una facile uscita in presa alta. Il quarto d'ora finale è spezzettato da altre cinque sostituzioni e un paio di piccoli infortuni che inevitabilmente rallentano ancor di più il ritmo della gara. A ravvivare il finale è la bella discesa sulla sinistra di Gerbino il cui cross trova in area il rientrante Andrea Bianco, fermato però sul più bello in area piccola. C'è poi ancora il tempo per una punizione dalla trequarti di Ferrandino al 40' che porta a una mischia selvaggia in area, risolta dal più classico dei falli di confusione. Gara che finisce dunque 0-0, risultato tutto sommato buono per il Vado che aggancia così a 25 punti la terzultima posizione occupata dal Fossano.  

IL TABELLINO

CHIERI-VADO 0-0 CHIERI (4-3-1-2): Finamore 6, Benedetto 6, Pautassi 7 (30' st Pezziardi 6.5), Sangiorgi 5.5 (30' st Castelletto sv), Conrotto 6.5, Benassi 6 (33' st Bianco sv), Spera 5.5, Gerbino 6.5, Valenti 5.5, Ravasi 5.5, Pedrabissi 6 (22' st Ferrandino 6). A disp. Marenco, Dalmasso, Della Valle , Rossi, Barcellona. All. Didu 6. VADO (3-5-2): Luppi 6, Lipani 6, Alberto 6.5 (30' st Casazza L. sv), Bernardini 6, Strumbo 6.5, Tissone 6.5, Sbarbati 6.5, Taddei 6, D'Antoni 5 (38' st Barbetta sv), Boiga 6.5, Gulli 6. A disp. Scatolini, Pedalino, Risso, Casazza A., Dagnino, Favara, Pregliasco. All. Macaro 6.5. ARBITRO: Rizzello di Casarano 6.5. COLLABORATORI: Piomboni di Città di Castello e Polidori di Perugia. AMMONITI: 33' Tissone (V), 38' Bernardini (V), 43' Gerbino[02] (C), 1' st Pautassi (C), 10' st Spera (C), 35' st Taddei (V), 40' st Strumbo (V).  

LE PAGELLE

  CHIERI Finamore 6 L'unico intervento degno di questo nome a cui è chiamato arriva al primissimo minuto di gioco: risponde presente con l'intercetto a terra del cross di Sbarbati. Per il resto ordinaria amministrazione. Benedetto 6 Dimostra autorità senza mai andare in difficoltà. Bravo ad anticipare D'Antoni su un cross insidioso dalla sinistra nel primo tempo ma nel complesso per lui è una gara semplice. Pautassi 7 Il migliore in campo. Si rende protagonista con alcune discese di qualità sull'out sinistro. Dal suo mancino arrivano i palloni più insidiosi per la retroguardia ligure. 30' st Pezziardi 6.5 Una ventina di minuti in cui non fa rimpiangere Pautassi e coadiuva al meglio la spinta di Gerbino sulla sinistra. Sangiorgi 5.5 Appare in difficoltà sul piano tecnico, sparacchiando male qualche possibile verticalizzazione. Dal punto di vista del contenimento comunque non sfigura. (30' st Castelletto sv). Conrotto 6.5 Se si eccettua l'occasione del palo di Sbarbati in cui sbaglia il tempo dell'uscita difensiva, la sua partita è contraddistinta dalle solite sicurezza e sagacia tattica. Benassi 6 Si vede meno rispetto all'altra mezz'ala Gerbino ma è normale visti i compiti richiestigli. Potrebbe provare a entrare un po' più nel vivo del gioco o a garantire inserimenti di maggior spessore. (33' st Bianco sv). Spera 5.5 Una di quelle giornate in cui si vede poco rispetto a quanto potrebbe offrire. Ha giusto un sussulto nella ripresa ma è poca roba. Gerbino 6.5 Il migliore della linea mediana. Dà quel po' di qualità che potrebbe indirizzare la partita in favore dei suoi come quando al 37' della ripresa mette in mezzo per Bianco che viene però fermato sul più bello. Valenti 5.5 Partita di sofferenza là davanti. Manca un paio di controlli in area che potrebbero portare a qualcosa di pericoloso ma come sempre è prezioso nell'aiutare in fase di copertura. Ravasi 5.5 Meno presente del solito. Ci prova giusto una volta nel primo tempo con un mancino dal limite ma per il resto subisce la maggior fisicità dei centrali difensivi ospiti. Pedrabissi 6 Si fa vedere quanto può ma non riesce mai a trovare una giocata veramente interessante. Anche la punizione dal limite nel primo tempo la spedisce addosso alla barriera. 22' st Ferrandino 6 Prova a dare quel quid in più col suo mancino ma ha giusto il tempo di provarci con una punizione battuta in mezzo dalla trequarti. All. Didu 6 Quarta giornata consecutiva senza subire gol. Il passaggio alla difesa a quattro ha portato una solidità invidiabile che giustamente si tiene stretto. Nella ripresa la squadra ci prova di più anche offensivamente ma non arriva la zampata da tre punti.   VADO Luppi 6 Di fatto tocca il pallone con le mani una volta in tutta la gara: una facile presa aerea. Lipani 6 Mai messo in difficoltà dagli avanti azzurri, potrebbe provare a spingere un pochino di più nel ruolo di mezzo destro di difesa. Alberto 6.5 Qualche sgroppata sull'out mancino che gli vale un mezzo voto in più a premiare l'intraprendenza. (30' st Casazza L. sv). Bernardini 6 Lotta più che può in mezzo al campo senza però riuscire a dare guizzi al reparto. Una prestazione sufficiente soprattutto dal punto di vista della tenuta atletica. Strumbo 6.5 Guida il reparto arretrato svettando sempre sugli attaccanti avversari. Stringe i denti in un paio di occasione e porta a termine una gara di spunti positivi. Tissone 6.5 Ha il merito di provare a farsi vedere anche offensivamente. Non va lontano dal gol nella prima frazione e dà quell'appoggio extra di cui il centrocampo ha bisogno in fase di possesso. Sbarbati 6.5 Il migliore dei suoi. Se i liguri fossero usciti dal De Paoli con dei punti il merito sarebbe stato sicuramente suo. Sfortunato in occasione del palo, bravo a svariare su tutto il fronte d'attacco per i novantacinque minuti complessivi. Taddei 6 I suoi piazzati sono spesso ben tagliati in area ma non raggiungo mai la testa di un compagno. Anche per lui una gara sufficiente più dal punto di vista difensivo che in fase di costruzione. D'Antoni 5 Non riesce a farsi vedere come una punta dovrebbe fare. Spesso troppo lontano dal compagno di reparto Sbarbati, non ha la qualità per crearsi da solo le occasioni di fare male. (38' st Barbetta sv). Boiga 6.5 Il suo mancino dà qualità in mezzo al campo ma sembra prendere sempre la strada più semplice. Potrebbe rischiare di più. Gulli 6 Una gara di buona corsa sull'out destro. Costretto più ad andare all'interno per dialogare con Boiga che a tentare l'affondo per trovare la via del traversone. All. Tarabotto 6.5 Probabilmente alla vigilia avrebbe firmato per un punto. Nella prima frazione la sua squadra ci prova ed è anche sfortunata. Nella ripresa fa capire che la divisione della posta è cosa gradita.   ARBITRO Rizzello di Casarano 6.5 Gara non complicata ma in ogni caso amministrata bene. Gialli giusti, fischi precisi e quella capacità di dialogare sempre apprezzata dai ventidue in campo.

LA FOTOGALLERY DELLA PARTITA

 

L'INTERVISTA

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