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Fanfulla, Andrea Ciceri promuove l'esordio di Nicolas Galazzi in Serie A: «Ha fame di emergere»

Il tecnico che lo ha allenato al guerriero in Serie D: «Mi aspetto che ce la metta tutta per confermarsi perché ha le doti per farlo»

Nicolas Galazzi Fanfulla

Nicolas Galazzi con la maglia del Fanfulla

Domenica scorsa ha fatto il suo esordio in Serie A Nicolas Galazzi, esterno offensivo di scuola Accademia Pavese. Il giovane talento classe 2000 ha debuttato nella massima categoria con la maglia del Venezia, facendo il suo ingresso in campo al 29' del secondo tempo nella cornice dello stadio Diego Armando Maradona di Napoli, partita che i lagunari hanno perso per 2-0. Una presenza che non è destinata a restare un'eccezione. Di questo è convinto Andrea Ciceri, l'allenatore che lo ha fatto esordire in Serie D al Fanfulla nella stagione 2018/19: «Non mi aspettavo questa sua ascesa molto veloce e repentina, forse anche oltre le previsioni. Di certo adesso mi aspetto che ce la metta tutta per confermarsi e rimanere nel calcio che conta perché ha le doti per farlo. Sono convinto che farà di tutto per riuscirci perché è un ragazzo che ha fame di emergere».

Tornando con la memoria a quel campionato, il neo-tecnico del Sangiuliano City Nova racconta: «Sono stato il primo allenatore ad averlo tra i grandi e posso assicurare che è un ragazzo fantastico e genuino, nel senso che ha quella passione tipica dei ragazzi di una volta. Lui la conserva ed è la prima caratteristica che si nota. Già da noi aveva dimostrato tante qualità tecniche. Appena arrivato in prestito dall'Inter ho cominciato a farlo giocare da titolare inamovibile, pur essendo ancora più giovane dell’obbligo delle quote degli under. Mi colpii subito per la passione e la voglia che ci mette sempre per migliorarsi. Per me era talmente inamovibile che a volte mi criticavano per tutto lo spazio che gli concedevo, ma si vedeva che era un ragazzo bravo col potenziale per diventare un giocatore forte».

Per Galazzi si tratta quindi di un primo passo e non un punto di arrivo, ma la strada per affermarsi tra i professionisti passa da tanto lavoro e sacrificio durante gli allenamenti: «Adesso non bisogna celebrare troppo perché è soltanto un esordio, quindi la sua dimensione sarà tutta da disegnare. Però intanto è un bel traguardo, meritato. Di sicuro è un giocatore che piace sia agli allenatori che ai compagni di squadra. Spero che riesca a ritagliarsi uno spazio nelle categorie professionistiche».

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