Serie D
14 Maggio 2023
SERIE D FOLGORE CARATESE - Enkel Hyka, suo il gol salvezza
Osare, nel calcio come nella vita, spesso porta ai successi e alle soddisfazioni più grandi. E in un playout in gara secca, dove ci si gioca presente e futuro di un'intera società, questo concetto vale ancora di più. Tra Folgore Caratese e Città di Varese vince chi prova a fare di più, chi crede di più nelle proprie qualità e chi vuole provare a vincere sul serio: ai padroni di casa di mister Melosi servono i tempi supplementari, ma i gol di Hyka e Colacoci firmano una meritata permanenza in serie D che esalta tutta Carate Brianza. Per il Città di Varese sarà invece retrocessione in Eccellenza: il peggior finale possibile per la stagione biancorossa, ma ora sarà fondamentale capire cosa non ha funzionato per tornare al più presto dove questa squadra storicamente merita di stare.
LA FOLGORE PROVA A PRENDERSI LA GARA
Il primo grande colpo di scena della partita arriva ben prima del calcio d'inizio: durante il riscaldamento prepartita, alcuni giocatori del Città di Varese si accorgono che una porta è più bassa del dovuto. Tocca allora allo staff della Folgore prendersi il momento di gloria e la responsabilità di sistemare la situazione, per scongiurare il rischio che la gara venga persa a tavolino se tutto non è riportato alla normalità entro 45 minuti dall'orario previsto per il calcio d'inizio. Il problema viene risolto, e con venticinque minuti di ritardo si può cominciare: sarà anche colpa del curioso e scomodo imprevisto, ma la già pesantissima posta in palio in una partita che vale tutta una stagione si fa sentire ancora di più sui giocatori in campo, in un avvio di partita bloccatissimo in cui l'unica emozione è una tensione densissima che si respira nell'aria e si può tagliare con il coltello. La gara è uno stillicidio di paura ed estrema prudenza, con nessuno che sembra volersi prendere la responsabilità di tentare una giocata più difficile per rompere gli esasperati tatticismi: il risultato sono due manovre prevedibili, basate principalmente sui lanci lunghi, e per nulla fruttifere, facili da leggere e controllare per entrambe le retroguardie. Ci vogliono ventiquattro minuti per vedere la prima conclusione verso una delle due porte, più o meno quanto ci era voluto per sistemarle prima della partita: è un sinistro da fuori area di Liberati, potente ma centrale, su cui Priori arriva senza grande difficoltà evitando anche il calcio d'angolo. I due classe 2003 sono di nuovo protagonisti poco dopo, al 29': questa volta Liberati ci prova con una punizione da distanza ancora maggiore rispetto al tentativo precedente, e la conclusione è altrettanto potente e centrale, trovando di nuovo la pronta risposta dell'estremo difensore varesino. Più pericoloso è invece Valsecchi al 33', con un'altra occasione che testimonia come la Folgore stia emergendo come possibile padrone della partita: il suo destro è improvviso e da posizione defilata, Priori non si fa sorprendere ma questa volta è costretto a un riflesso più impegnativo. È una Folgore che adesso non si nasconde più: è il momento degli uomini di Melosi, che vanno di nuovo vicino al vantaggio con Valsecchi al 39', il cui destro dal limite da ottima posizione si alza appena sopra la traversa, dopo una brutta palla persa da Rossini in uscita.
TUTTO ANCORA IN BILICO
La Folgore conferma il predominio mostrato nel finale di primo tempo anche a inizio ripresa, ma ovviamente questo lascia il tempo che trova per i padroni di casa: giocare meglio e avere più occasioni conta pochissimo in una partita così decisiva, serve soltanto il gol, a tutti i costi. Al 10' arriva un altro di quegli episodi che gli uomini di Melosi rischiano di rimpiangere: su corner Gualdi anticipa tutti e colpisce di testa da ottima posizione, mandando però alto di un soffio. Bisogna invece aspettare fino al 20' per vedere la prima palla gol ospite di tutta la gara: dopo un buon lavoro spalle alla porta di Rossini e una corta respinta della difesa il pallone arriva a Pastore, che col sinistro a giro non va lontano dal palo lontano. Occasioni che sono comunque episodi sporadici, parentesi di una gara maschia e nervosa che continua a giocarsi per lo più a centrocampo, con la clessidra che scorre veloce verso un finale di gara sicuramente apparecchiato per momenti di tensione spasmodica. Dopo il primo tiro in generale, al 30' arriva il primo nello specchio per il Varese: un colpo testa in tuffo su corner di Rossi, comunque centrale e facile da bloccare per Ragone. Con l'arrivo del quarto d'ora finale però più che le emozioni è la stanchezza a farla da padrone, con i supplementari che nessuno vorrebbe sempre più vicini. E la parola overtime assume ancora più consistenza nelle menti dei giocatori in campo, quando al 41' la più grande occasione della gara sui piedi di Barazzetta: l'esterno biancoblù vince un rimpallo al limite dell'area e libera il sinistro, ma la sua conclusione è deviata da un difensore e termina di un soffio in angolo. Al triplice i supplementari diventano dunque realtà: e se playout è per antonomasia un sinonimo di sofferenza, un'altra mezzora di incertezza è assolutamente coerente per decidere chi riuscirà a salvarsi.
ARRIVA FINALMENTE IL VERDETTO
Il primo tempo supplementare fa capire che servirà qualcosa di totalmente imprevedibile per cambiare la storia della partita: le squadre infatti sono entrambe in riserva di energie, ci sono i primi stop per crampi e in generale dei ritmi sempre più lenti che sembrano difendere a spada tratta lo 0-0. Come è stato per larghi tratti della gara è la Folgore a cercare con più insistenza il varco giusto, il Varese si chiude senza grossa fatica, ma gli ospiti avrebbero bisogno di fare molto di più: se reggesse lo 0-0 fino alla fine del secondo supplementare sarebbero infatti loro a retrocedere, a causa del peggior piazzamento in classifica a fine campionato. Gli uomini di Porro non sembrano però avere quel senso di urgenza, quella forza della disperazione che dovrebbe essere naturale a un passo dal baratro. Attributi che invece sembra avere la Folgore, che continua ad attaccare e al 5' minuto del secondo supplementare, dopo una partita e una stagione che sono sembrate infinite, scaccia definitivamente tutti i fantasmi: cross dalla sinistra, Hyka stacca più in alto di tutti e di testa la palla bacia il palo prima di insaccarsi alle spalle di Priori. È il gol salvezza: la parola magica per la Folgore, l'illusione che svanisce per il Varese, che sembra svegliarsi solo ora e va vicino al gol con un colpo di testa di Ferrario, ma ormai è davvero troppo tardi per ogni residua speranza. Anzi, nel finale prima Valsecchi e Paltrinieri sfiorano il raddoppio e poi allo scadere lo trovano con Colacoci, che indovina il destro rasoterra in area che fa scoppiare la festa. Il triplice fischio sancisce infatti ciò che il campo ha espresso: lo spettro dell'Eccellenza prende forma per un Città di Varese troppo rinunciatario e con poche idee, mentre la Folgore Caratese conquista una permanenza in Serie D meritata fino all'ultimo secondo dell'ultima partita.
IL TABELLINO
FOLGORE CARATESE-CITTÀ DI VARESE 2-0 dts
RETI: 21' ts Hyka (F), 30' ts Colacoci (F).
FOLGORE CARATESE (4-3-3): Ragone 6.5, Giugno 6.5, Corna 7, Gualdi 6.5, Ambrosini 7, Bernacchi 6.5, Barazzetta 6.5 (8' ts Besana 6), Valsecchi 6.5, Corbo 6.5 (20' st Calacoci 7), Liberati 6.5 (35' st Hyka 7.5), Paltrinieri 6.5. A disp. Aiello, Beye, Arcidiacono, Bossi, Pirovano, Besana, Hyka, Calacoci, Brucoli. All. Melosi 7.5.
CITTÀ DI VARESE (4-3-3): Priori 7, Parpinel 6 (43' st Boni 5.5), Malinverno 6 (16' pts Candido sv), Pastore 6 (25' st Ferrario 6.5), Monticone 6.5, Settimo 5.5 (1' pts Scarpa 6), Foschiani 6, Piccoli 5.5, Rossini 5.5, Rossi 6, Mecca 6 (7' pts Salami sv). A disp. Moleri, Bigini, Baldaro, Truosolo, Bono. All. Porro 5.
ARBITRO: Zoppi di Firenze 6.5.
ASSISTENTI: Storgato di Castelfranco Veneto e San Donà di Piave.
ESPULSO: Truosolo (V), dopo il fischio finale.
AMMONITI: Mecca (V), Monticone (V), Malinverno (V), Ferrario (V), Hyka (F), Boni (V), Besana (F).
LE PAGELLE
FOLGORE CARATESE
Ragone 6.5 Gli attaccanti avversari non gli danno molto fastidio, lui si fa trovare pronto le poche volte in cui viene chiamato in causa.
Giugno 6.5 Spinge meno del suo compagno di reparto ma anche lui contribuisce con diversi cross nel momento di maggior pressione, oltre a non perdere un centimetro in difesa.
Corna 7 Alle folate offensive, continue e anzi in crescita con il passare dei minuti, coniuga una grande prestazione difensiva in particolare sul pericolo Pastore.
Gualdi 6.5 Solidità e tanta legna a centrocampo, le geometrie non sono sempre illuminanti ma sono utili a tenere alto il ritmo della manovra.
Ambrosini 7 Lavoro encomiabile in marcatura su Rossini&co., nella partita più importante della stagione la difesa risponde presente.
Bernacchi 6.5 Meno splendente e impeccabile del compagno di reparto, ma comunque attento ed efficace, compongono insieme una coppia in versione muraglia.
Barazzetta 6.5 Non si contano le volte in cui punta l'uomo e prova a inventare rientrando per accentrarsi: non sempre è pericoloso, ma la sua perseveranza e la voglia di crederci sempre vengono premiate dalla squadra. 8' ts Besana 6 Entra in un momento di stanca, il suo impatto non è decisivo ma festeggia coi compagni.
Valsecchi 7 Simbolo della squadra con una gara in crescendo in cui copre chilometri in ogni zona del campo, nel finale solo una gran parata di Priori gli nega la gioia del gol.
Corbo 6.5 Punta mobilissima e particolarmente fastidiosa per la difesa, marcarlo è un rebus ma non riesce a trovare la palla decisiva in zona gol.
20' st Colacoci 7 Ingresso decisivo nella gara, riesce a dare più fantasia e imprevedibilità all'attacco biancoblù e nel finale firma il gol che fa partire la festa.
Liberati 6.5 Il primo a scuotere la squadra e la gara intera con un paio di conclusioni dalla distanza, non trova l'invenzione risolutiva ma è uno dei pochi a essere costantemente insidioso.
35' st Hyka 7.5 I grandi giocatori si vedono nelle grandi partite: segna il gol che tutti sognano di sognare con un colpo di testa perfetto, apice di un impatto pazzesco sulla gara.
Paltrinieri 6.5 All'inizio fatica un po' a entrare davvero in partita, ma è importante con la sua resistenza che mantiene anche nei supplementari, dove è ancora tra i più energici in campo.
All. Melosi 7.5 La salvezza è un grande traguardo, sfiorato già in stagione e legittimato con una grande partita nei decisivi playout: il suo zampino oggi è nei cambi azzeccatissimi.
CITTÀ DI VARESE
Priori 7 Chiamato in causa più volte quando la Folgore inizia a pressare di più, si deve arrendere su Hyka ma è il simbolo dell'orgoglio varesino, soprattutto con quella parata finale su Valsecchi.
Parpinel 6 Ha il suo bel da fare in marcatura sugli esterni avversari e non può mai spingere in avanti, partita di grande sofferenza.
43' st Boni 5.5 Dovrebbe dare lucidità a una difesa ormai stanchissima, ma è tra i responsabili sul vantaggio di Hyka.
Malinverno 6 Corsa e voglia di andare su ogni pallone ci sono, ma manca la qualità per collegare i reparti e dare fantasia a una manovra troppo sterile. (16' ts Candido sv).
Pastore 6 Davanti è certamente il più tecnico, prova qualche spunto ma va spesso a sbattere contro l'attenta difesa avversaria, che non gli lascia un centimetro.
25' st Ferrario 6.5 Prova a dare la scossa davanti con la sua grande esperienza: non riesce a centrare il bersaglio, ma ci va vicino in un paio di occasioni.
Monticone 6.5 Il capitano affonda con la sua barca dopo una gara in cui però sbaglia davvero poco, chiudendo alla grande in tante situazioni pericolose: ma oggi il problema del Varese non è stata certo la difesa.
Settimo 5.5 Si fa fatica a ricordare uno spunto pericoloso, da una mano in copertura ma da lui ci si aspetterebbe di più in quanto a fantasia e imprevedibilità. 1' ts Scarpa 6 Solo i supplementari per lui, prova a dare un po' di nuova linfa in mezzo ma non cambia la gara.
Foschiani 6 Anche lui ha più di un cliente tosto sulla fascia, soprattutto un Barazzetta dalle mille energie: bella la loro sfida nella sfida, ma è dal suo lato che parte il cross del vantaggio.
Piccoli 5.5 In mezzo non riesce a dare qualità come i suoi compagni di reparto, ma fatica anche a fare filtro e ad avere in generale un impatto sulla gara.
Rossini 5.5 Tiene qualche palla davanti e fa salire la squadra, ma in zona gol è assente ingiustificato, ben controllato dalla difesa e mai pericoloso.
Rossi 6 Dietro regge l'urto per più di novanta minuti, poi anche lui si deve arrendere alla freschezza dei cambi della Folgore.
Mecca 6 Partita di sostanza da pedone dello scacchiere di centrocampo, con tanta grinta e quantità ma poche giocate di qualità a sostegno della manovra. (7' ts Salami sv).
All. Porro 5 La delusione è enorme, proprio perché c'è la consapevolezza che non si è perso per una giornata sfortunata, ma per una serie di errori commessi in tutto l'arco del campionato.
ARBITRO: Zoppi di Firenze 6.5 Gara molto tesa, a volte rischia di perderne il controllo ma tutto sommato gestisce bene.
LE INTERVISTE
Orgoglio e soddisfazione anche personale per Giuliano Melosi, il traguardo della salvezza della sua Folgore Cartese è meritato per tanti motivi, a cominciare proprio dalla partita di oggi: "Credo che la vittoria sia stata meritatissima, e che sarebbe potuta arrivare anche prima: abbiamo giocato per vincere nonostante avremmo potuto accontentarci del pareggio, creando molto e concedendo davvero poco a degli avversari esperti e forti come quelli del Varese. Avevo tanti dubbi sulla formazione da schierare, ma ho la fortuna di avere diverse scelte: oggi i cambi sono stati decisivi, con Hyka e Colacoci che hanno giocato una grande gara, ben oltre i gol. Sono davvero felice per questi ragazzi, una squadra giovane ma già matura che ha dimostrato di saper raggiungere grandi traguardi e può solo continuare a crescere." Una chiosa poi il mister la dedica al Varese, sua ex squadra con cui ha speso alcuni momenti molto significativi della carriera: "Sono molto legato al Varese per la mia esperienza con loro, e mi dispiace di essere proprio io l'allenatore della squadra che li fa retrocedere in Eccellenza. Per me è un cerchio che si chiude, so che per loro è un brutto momento ma spero che possano riprendersi come meritano."
A dir poco affranto Gianluca Porro, il tecnico del Varese non si sottrae comunque alla conferenza stampa e ci mette la faccia, anche in un momento così difficile per lui e la società: "Complicato trovare le parole per esprimere la nostra delusione e il rammarico nei confronti di tifosi e città. Credo che la nostra retrocessione non sia dovuta alla gara di oggi, ma a tutto quello che ci ha mancato durante la stagione. Nella partita di oggi ci è mancata la fase offensiva, non siamo riusciti a creare quanto serviva per provare a vincere la partita: e mentalmente con l'andare della gara la pressione ci ha davvero schiacciato, e non siamo riusciti a liberarci dai condizionamenti esterni. Il rammarico è enorme, ma credo che dalle sconfitte più grandi e dolorose come questa possa nascere qualcosa di grande, forgiato dalla rabbia e dalla voglia di rivalsa."