Under 15
11 Novembre 2025
SPRINT ANALYST • Tutti i gol segnati nelle prime 9 giornate del campionato Under 15: l'analisi. In foto Andrea Caputo, Lascaris, 15 reti
Torna Sprint Analyst e lo fa alla grande. Dopo 9 giornate di campionato Regionale (per un totale di 315 partite) si possono finalmente prendere in esame dati che raccontano già qualcosa di concreto. Numeri che solo la nostra App raccoglie e che solo con Sprint Analyst si possono sviscerare. In questo appuntamento sotto la lente di ingrandimento ci sono i 2011, precisamente i reparti d'attacco dell'Under 15. Partiamo da qualche numero di base per poi entrare nel merito dei singoli club e dei singoli bomber. Da inizio stagione, per la categoria Under 15, si sono giocate 315 gare nelle quali sono stati messi a segno 1255 gol. È una media pazzesca: 139,4 gol a weekend in categoria (circa 27,8 a girone). In altre parole, poco meno di 4 gol a partita (3,9). Di tutti i calciatori delle 70 squadre dell'Under 15 che sono andati a segno, l'8,61% dei gol porta la firma dei primi 10 marcatori della categoria (108 gol totali). Dopo aver dato i primi numeri, che servono da base per le analisi successive, possiamo scendere nello specifico dei singoli bomber.
Davanti a tutti c’è Andrea Caputo (Lascaris) con 15 centri in 9 presenze e una frequenza da capogiro: un gol ogni 31 minuti. È il marcatore più prolifico della categoria, capace di mettere insieme un volume realizzativo pazzesco e di farlo quasi sempre dal via (entrato una sola volta a gara in corso ed uscito in 6 partite), segno che l’uso del minutaggio è calibrato e produttivo. Alle sue spalle, doppia quota 12 per Alessio Nocera (Baveno Stresa) e Alberto Alvarado (Lucento). Il primo non ha bisogno del dischetto e gioca praticamente sempre fino in fondo (un’unica uscita), trasformando 12 gol in 9 gare con un ritmo di una rete ogni 52 minuti. Alvarado è il volto dell’efficienza: 12 gol in 8 presenze, un centro ogni 36 minuti e solo un rigore nel bottino. Subito sotto c’è il tandem che racconta la forza degli attacchi più completi: Buonaguro (NovaRomentin) a 11 e Antonio Della Rossa (Baveno Stresa) a 11, entrambi con minutaggi gestiti (per Della Rossa un’entrata e sei uscite), ma con cadenze da predatori: uno ogni 41 minuti per il secondo, tra i migliori dell’intero gruppo.
La soglia della doppia cifra è già stata raggiunta anche da Essam Miladi (Barcanova, 10) e da Lorenzo "Condor" Ambra (Cenisia, 10), che incarnano due modi diversi di fare gol: il primo non viene mai sostituito (0 entrate, 0 uscite) e macina gioco e finalizzazione con grande continuità; il secondo tiene una media-gara da centravanti vero (10 in 8) con un rapporto minuti/gol di 50 che ne certifica l’impatto costante. Dietro, un folto gruppo a quota 9: Enrico Canali (Juve Domo), Luca Gillardo (Acqui), Oliver Massoda (Sisport), Diego Cerbone e Alexis Turcotti (Volpiano Pianese), Andrea Raimondo (F. Chiavazzese RV), Francesco Rege Volp (Garino) e altri. Spiccano alcuni dettagli: Gillardo e Miladi non vengono mai sostituiti e mantengono comunque densità realizzativa, Cerbone viaggia a una rete ogni 61 minuti, Massoda è spazza la partita: tre ingressi a gara in corso su otto presenze.
Continuiamo con l'analisi di alcuni profili che stanno andando in gol con regolarità (confermando l'ottima resa anche della scorsa stagione). Rocco Ricci (Centallo) ha già 8 gol con un buon rapporto minuti/rete e si giova del contesto ad alta densità offensiva; Edoardo Marafante (Pro Eureka) guida il quartetto con 8 centri e un impianto di squadra che produce.

Non solo gol su azione, ma anche la freddezza dal dischetto ha un peso specifico fondamentale durante i match. In cima alla graduatoria dei cecchini dagli undici metri c’è Nicola Musso (Sant’Albano), con 4 rigori trasformati su 7 gol totali: oltre metà del bottino. A quota 3 rigori compaiono Simone Granvillano (CBS, 3 su 6), Francesco Rege Volp (Garino, 3 su 9) e Lorenzo Craviolo (Città di Cossato, 3 su 7). Nel blocco d’élite, però, la sensazione è che i numeri arrivino soprattutto su azione: Andrea Caputo, Alessio Nocera, Andrea Della Rossa, Essam Miladi, Lorenzo Ambra, Enrico Canali, Luca Gillardo e Diego Cerbone hanno zero rigori a referto; Alberto Alvarado ne ha uno su dodici. Tradotto: tra i marcatori che trainano la categoria la rendita da penalty è marginale e la superiorità si costruisce nel gioco.
Scomponendo la produzione per tipo di gol si vede che l’azione resta regina: la percentuale di rigori sul totale dei bomber è bassa, e tra i primissimi della classifica il dischetto incide poco o nulla. Questo rende i numeri ancora più eloquenti: segnare a ritmi da 30–50 minuti/gol senza il contributo sistematico dei tiri dagli undici metri, e spesso con minutaggi parziali, suggerisce qualità nella scelta di tiro, nell’attacco alla profondità e nella lettura degli spazi.
Se il parametro è l’efficienza, oltre a Caputo e Alvarado bisogna necessariamente citare alcuni profili con rapporti minuti/gol da specialista. Della Rossa, come detto, segna ogni 41 minuti; Massoda ogni 45; Caddeo (Chisola) ha un eccellente 44 con 6 reti in 6 presenze; Cerbone resta su un signor 61 con 9 gol in 9. Anche chi una una frequenza di realizzazione un po' più bassa si è distinto per costanza e frequenza diventando un punto assolutamente imprescindibile del propio club: Polato (Acc. Casale) produce un gol ogni 102 minuti, Donadi (Alessandria) ogni 94, Baron (Rosta) 92 e Borelli (Pro Eureka) 91, tutti attorno a 6 reti ma con compiti spesso più gravosi in manovra e nel lavoro spalle alla porta.
Un altro modo di leggere la classifica è per “ritmo gara”: quanti sono quelli oltre 1 gol a partita? Ben 21 giocatori chiudono sopra questa soglia psicologica. Davanti a tutti ancora Caputo (1,67), seguito da Alvarado (1,5), Della Rossa (1,375), Buonaguro (1,22), Massoda e Raimondo (1,125), ma anche da profili che vanno “a piena” quando sono chiamati in causa: cerchiato in rosso l'1,0 fisso di Cerbone, che certifica una regolarità di rara solidità.
La distribuzione dei bomber per squadra racconta quali squadre mandano in gol più punte (e non solo). Il Centallo è la regina della profondità: ben quattro giocatori tra i migliori (Ricci 8, Favazzo 7, Bruno 6, Barbero 6) per un totale di 27 gol. Subito dietro Pro Eureka, anche qui con quattro marcatori di rilievo (Marafante 8, Borelli 6, Messina 6, Ferrotti 6) per 26 gol complessivi. Non solo attaccanti però, infatti sia Borelli che Favazzo sono centrocampisti, ma che vedono la porta come pochi altri.
La NovaRomentin viaggia di coppia/tridente (Buonaguro 11, Paglino 7, Punzo 6) e vale 24 gol, mentre il Baveno Stresa dispiega un tandem di lusso, Nocera 12 e Della Rossa 11, che fa 23 in due. Restando sul tema coppie d'attacco, meritano una menzione le sinergie di Volpiano Pianese (Cerbone 9 + Turcotti 9), CBS (Brienza 8 + Granvillano 6), Caselette (Paganin 8 + Gonella 6), Cenisia (Ambra 10 + Monetta 7), Chisola (Garbellini 6 + Caddeo 6).
Guardando ai ruoli, il peso dell’attaccante è schiacciante, ma il dato che sorprende è la presenza di tanti centrocampisti tra i migliori marcatori di questo avvio di stagione. In primis Rege Volp (Garino), che può fare anche il difensore centrale, che ha firmato 9 reti e ha un rapporto di 70 minuti per gol, Tafani (Cuneo Olmo) e Ronc (River Plaine) si fermano a 7 ma con frequenze comunque elevate per il ruolo (90 minuti/gol).
Non ha un rapporto diretto con la quantità di reti segnate, ma una menzione va fatta per i mai sostituiti. Essam Miladi (Barcanova) e Luca Gillardo (Acqui): 0 entrate e 0 uscite a fronte di 8 e 9 presenze, con 10 e 9 gol rappresentano cardini per i loro club, offrendo non solo tante reti ma anche sicurezza e costanza. C'è anche però chi spacca la partita anche quando entra dalla panchina. Oliver Massoda (Sisport) ha tre ingressi su otto presenze mantenendo 9 gol; Pietro Bruno (Centallo) ha ben tre ingressi e cinque uscite e chiude comunque con un fulminante 40 minuti/gol.
La fotografia complessiva dice che, dopo 9 turni, i bomber non sono solo nomi in cima a una colonna, ma sono l'ultimo tassello di un gioco che parte da più lontano e di un sistema offensivo riconoscibile. Dal cannoniere solitario Caputo, ai tandem perfetti come Nocera–Della Rossa, ai quartetti che allargano il fronte come Centallo e Pro Eureka, passando per gli specialisti dell’impatto rapido e per i centrocampisti-incursori, la mappa delle reti spiega bene perché i 1.255 gol di categoria non siano una somma casuale ma la risultante di stili, rotazioni e scelte tecniche che mano a mano sanno definendo il carattere di ogni sistema di gioco e di ogni allenatore.