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Torneo delle Regioni Femminile

Rivali in campionato, vincono lo Scudetto fianco a fianco senza subire nemmeno un gol

Luci e telecamere sulla coppia difensiva della Lombardia, che in Piemonte ha scolpito un record nel record

RAPPRESENTATIVA FEMMINILE: Alessia Frecchiami e Crystal Balistreri

RAPPRESENTATIVA FEMMINILE: Alessia Frecchiami e Crystal Balistreri

Si parla sempre troppo poco dei difensori, anche se noi italiani abbiamo costruito tutte le grandi vittorie partendo proprio da grandi difese. Titoli e riflettori sono quasi sempre per chi fa gol, ma «gli attaccanti sono quelli che fanno vendere i biglietti, i difensori, invece, quelli che fanno vincere le partite». La celebre massima di John Madden a proposito del football americano è perfetta anche per il calcio, e il ruolo dei centrali, in particolare, ha un fascino speciale. In nessun'altra posizione del campo infatti è necessario un legame come quello che si stabilisce tra le due colonne poste davanti al portiere. Una specie di connessione neurale come quella fra i piloti dei robottoni di "Pacific Rim". Sei in due, ma devi pensare e agire come una cosa sola. Uno esce, l'altro copre; uno dirige, l'altro aggredisce, insieme si tracciano diagonali per i terzini, insieme si sale per mettere gli avversari in fuorigioco. E tutto senza margine d'errore: perché se si perde un pallone a centrocampo ci sei tu - a proposito di mansioni cruciali - se invece lo perdi in difesa, ciò che rimane sono il portiere e le maledizioni che ti lancia.

"NEMICHE" IN CAMPIONATO, SORELLE PER LA LOMBARDIA

Fatte le filosofiche premesse c'è una storia meravigliosa da raccontare, quella di due ragazze che in campionato si stanno giocando la Serie C l'una contro l'altra, ma si sono ritrovate spalla a spalla con la maglia della Rappresentativa. Crystal Balistreri della Doverese e Alessia Frecchiami del Monterosso si saranno lanciate qualche occhiataccia alle prima convocazioni, ma da subito tra loro è scattato qualcosa che nel tempo è diventato un punto fermo per Giacomo Mignani. Qualcosa che, con la partecipazione di tutta la squadra e di una super Sara Ghio tra i pali, si è trasformato in un record nel record. La Lombardia ha vinto il Torneo delle Regioni senza subire neanche un gol perché si è dimostrata una squadra fuori categoria per tutte quante, ma anche perché con Crystal e Alessia dietro non è passato un filo d'aria. C'è un'immagine che è rimasta impressa nella finalissima contro un'Emilia Romagna che non può rimproverarsi di non averci provato: alla mezz'ora del secondo tempo Frecchiami è imperfetta nell'intervento su un pallone a mezz'altezza; si tratta probabilmente dell'unica sbavatura vera della sua partita. La situazione è potenzialmente pericolosa ma è disinnescata in tempo zero da Crystal, che è lì a mezzo metro e chiude perfettamente. Stavolta l'occhiata è d'intesa tra una giocatrice più rapida, veemente, grintosa, e una più elegante, dotata di tempismo a anche capacità d'impostazione. Balistreri-Frecchiami, le nostre piccole Cannavaro e Nesta.

L'ENFANT PRODIGE BERGAMASCA

Compirà 19 anni soltanto il prossimo 20 dicembre, a guardarla sembra un cerbiatto, eppure Alessia Frecchiami gioca da tre anni in prima squadra con il suo Monterosso in Eccellenza. È cresciuta calcisticamente nella società bergamasca dove gioca anche Lisa Citaristi, e insieme a lei potrebbe completare presto un clamoroso triplete (manca qualche dettaglio in campionato, e c'è da giocare anche la finale di Coppa contro il Sedriano di Carnovali). Già nelle giovanili spicca per le sue qualità, così il Monterosso decide di lanciarla subito con le grandi. L'inizio non è semplice: in una delle prime partite causa un rigore contro avversarie iper sgamate che si trovano davanti una ragazzina appena uscita dalle Allieve. Ma quando c'è la stoffa gli errori diventano lezioni di cui fare tesoro, e oggi la 2004 è già una delle centrali più forti dell'Eccellenza, che il selezionatore Giacomo Mignani ha "bloccato", e non ha più mollato. Benché abbia già acquisito la capacità di capire e di gestire ogni tipo di avversaria, l'aspetto dove può ancora crescere tantissimo è quello della consapevolezza dei propri mezzi. Nel Monterosso capita che a volte venga incitata a cercare il lancio, o la giocata più rischiosa, quasi non si fosse ancora resa conto lei stessa del potenziale che ha. E proprio in questo senso il trionfo con la Rapp potrebbe segnare una tappa cruciale della sua carriera. Perché se a 18 anni vinci da titolare il Torneo delle Regioni in una difesa che non becca neanche un gol, pensare in grande diventa un dovere.

POLVERE DI DIAMANTI

Per chi è cresciuto con i cartoni animati giapponesi degli anni '80 il bellissimo nome Crystal fa riaffiorare subito alla mente la costellazione del cigno, e il fatto che la Doverese abbia una specie di papera bianca nel suo logo rafforza tale suggestione. Qui però la similitudine più azzeccata è quella con un Cristal Champagne del 2002, perché il torneo giocato da Balistreri in Piemonte raggiunge la perfezione nel suo genere. Di Vailate, in provincia di Cremona, scuola Mozzanica, dopo lo smantellamento della società bergamasca approda in giallonero, dove milita da quattro anni. Il blocco forzato del Covid proprio negli anni del consolidamento in prima squadra la ostacola e ne rallenta sicuramente la parabola. Come Alessia, anche lei deve probabilmente ancora convincersi appieno di tutto quello che può fare, e anche questa stagione in cui la Doverese si sta spingendo oltre il limite, non è stata facile in avvio. Crystal gioca al centro della difesa a fianco di una giocatrice esperta come Carlotta Di Giulio, agli ordini di un tecnico esigente come Simone Maraschi. La responsabilità è tanta, è facile farsi schiacciare dalla pressione di dover garantire uno standard all'altezza della compagna; le prime prestazioni sono altalenanti, poi col tempo vengono fuori la tempra e la grande capacità di adattamento della giocatrice ammirata con la maglia della rappresentativa. 

Due giocatrici così non potevamo non intervistarle assieme al fischio finale del Piola di Vercelli.

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