Corsi allenatore
28 Giugno 2023
Tra gli interventi più significativi nella serata di venerdì 23 giugno al Teatro Guanella di Milano, nel contesto delle premiazioni della Delegazione di Adriano Girotto, quello del vicepresidente vicario del CRL, Marco Grassini, che dopo aver sottilineato l'importanza dei numeri dell'attitivà lombarda ha annunciato un'importante e prossima sperimentazione sul tema dei Corsi Allenatori.
Marco Grassini, vicepresidente vicario CRL
«Comincio con il darvi i numeri dei corsi svolti quest'anno - esordisce Grassini - che sono stati 21, uno in più dell'anno scorso. 12 sono stati i corsi Uefa C, 7 quelli di licenza D, 1 di Allenatore dei portieri e 1 di Calcio a 5 - sperimentando per quest'ultimo una parte online e una in presenza. Le domande pervenute di iscrizione ai corsi sono state oltre 2100, e sono stati abilitati più di 850 nuovi allenatori. Oltre a questi corsi per allenatori in Lombardia se ne sono svolti due per il Collaboratore della Gestione Sportiva, a cura della ADiSe (Associazione Direttori e Segretari sportivi). Tornando ai corsi per allenatori c'è una novità importantissima, una grande innovazione per la modalità di iscrizione ai corsi. Sempre in via sperimentale, e solo attualmente per la regione Toscana, nel mese di settembre uscirà un corso di Licenza C dove tutti coloro che presenteranno la domanda di partecipazione saranno chiamati a sostenere una prova di ingresso. Quindi tutti avranno poi la possibilità di entrare. Questo test di ingresso consisterà in una prova tecnica sul campo e poi in un colloquio attitudinale. Tutti coloro che supereranno questa prova di ingresso saranno ammessi al corso allenatori.
Come? Nelle varie sessioni che via via, durante la stagione sportiva verranno organizzate. E questo fino al completamento dell'ultimo nome in fondo alla lista. Questo è finalmente un grande vantaggio, e finalmente dà la possibilità a tanti aspiranti di poter partecipare. Adesso, come sappiamo, non è così. Per via di punteggi, titoli e attestati posseduti. Con questa grande innovazione si capovolge un po' la figura dell'imbuto, dove attualmente la parte stretta è riservata ai pochi eletti participanti, che poi vengono tutti abilitati. In questo modo si darà la possibilità a tantissimi di entrare; poi è ovvio che l'abitazione avverrà per merito. Sarà anche un vantaggio per tanti nostri giovani costretti per diversi motivi a interrompere l'attività di calciatore, ma che hanno la voglia di rimanere all'interno delle società; e che siccome hanno giocato poco, o magari in categorie inferiori, non possedendo i punteggi non potrebbero partecipare. Con questo sistema le porte si apriranno anche per loro.
E voglio dire che su questà novità c'è tanto di Lombardia, poiché non è che una delle proposte e delle richieste che da due anni a questa parte - prima col presidente Tavecchio - sta portando avanti in tutte le sedi istituzionali per arrivare a un cambiamento. Stavolta forse ci siamo. Come detto si tratta ancora di una sperimentazione, ma state certi che non appena verrà approvato il sistema a Milano ci sarà subito un corso di questo tipo».