Politica sportiva
25 Settembre 2024
Cara Valentina, caro Sergio
In campagna elettorale avete detto e scritto a più riprese che la vostra candidatura e il vostro impegno era nell'esclusivo interesse delle società e io ci ho creduto e ci credo tutt'ora. Dopo le belle parole però bisogna far seguire i fatti e, al momento, leggo solo comunicati stampa che con le società non hanno nulla a che fare. «Serve un atto di responsabilità» ovviamente da parte dell'altro candidato, e non mio. Oppure, fresca fresca di questa mattina: «Ho l'agenda libera».
Questo modo di procedere non è nell'interesse delle società ma sta ad indicare la vostra incapacità di uscire da una situazione complicata e per questo servono politici preparati e con i "contro". Nel vostro intimo potete anche raccontare che la colpa è dell'altro ma ad un certo punto bisogna uscirne, siete in grado di farlo? Carlo Tavecchio a questo punto avrebbe già un governo regionale operativo e avrebbe già compattato il gruppo, voi non siete Carlo e Dio solo sa se un giorno riuscirete ad esserlo, ma almeno provateci. E soprattutto guardate in faccia la realtà. Che nella circostanza è dolorosa, ma così hanno deciso le società.
Cara Valentina, devi prendere coscienza del fatto che hai perso le elezioni. Proprio così, le ha vinte Sergio, per il rotto della cuffia, ma le ha vinte. Personalmente credo che tu le abbia vinte moralmente, perché sei stata capace di andare contro il potere senza paura, hai creato una squadra che io non conosco ma che mano a mano che chiedo qua e là mi dicono essere ottime persone e soprattutto molto competenti. Lo dico non perché avessi dei dubbi, anzi, ero certo che avresti messo insieme una squadra pazzesca e le società lo hanno confermato. Ma come presidente le società hanno scelto Pedrazzini.
I che non significa che la tua carriera finisce qui, tutt'altro. Il calcio, diciamolo, non è malato, non è moribondo, il calcio è morto. Dal 1 luglio 2023, con l'entrata in vigore della Legge dello Sport, quel calcio è stato spazzato via e le colpa sono dei vari Abete, Gravina e compagnia bella. Non basta essere delle brave persone per guidare la quarta industria del Paese, servono dei manager capaci di interpretare questo nuovo mondo. Tu hai dimostrato sul campo che sei una risorsa preziosa per questo calcio. I tempi però in politica sono forma e sostanza. Devi lasciare andare la tua squadra, con la morte nel cuore, lo capisco, ma la devi lasciare andare e io sono certo che ti dimostreranno quanto tu avessi ragione di loro e del lavoro che questa squadra può fare.
Caro Sergio, hai vinto le elezioni, hai voluto la bicicletta e adesso devi pedalare. Vero, è una bici a cui manca la catena, ma è una bellissima bici, la catena si ricostruisce con il lavoro e la buona politica. Io ho molta fiducia in te e ho molta fiducia nella squadra perché li ha scelti uno per uno Valentina e io di Valentina mi fido. Certo, avessi avuto la tua squadra era sicuramente più facile, ma i tuoi consiglieri sono stati bocciati.
Dopodiché potete anche raccontare tra di voi la storia che erano in ordine alfabetico eccetera eccetera. È una balla. I tuoi consiglieri in quattro anni non hanno fatto niente di concreto. Poi certo, l'iniziativa di Ivo Licciardi è di altissimo profilo e va perseguita perché è una cosa fantastica. Le società nella circostanza però hanno dato un segnale preciso: fuori tutti. Qualcuno poi sappiamo benissimo che ha pagato per mancanza di coraggio, certe scelte che andavano prese non sono state prese e in politica si paga.
Rendo pubblica questa lettera che va in contraddizione con quello che ho sempre sostenuto e cioè che i giornalisti non devono fare politica ma raccontare quello che succede ai propri lettori. Credo però che la situazione che si è venuta a creare in Lombardia, e il calcio italiano tutto, sia una grande opportunità. Per il movimento e naturalmente anche per il giornale che dirigo per il quale so nutrite grande rispetto. Avete le qualità per fare scelte che in cuor vostro sapete benissimo vadano fatte? Lo avete il coraggio? Io ne sono certo. Non serve un atto da parte dell'altro candidato, anche questa è una balla che potete raccontare all'infinito, dipende tutto da voi. Volete fare la storia? Nessuno meglio di voi sa quello che deve fare. Se invece volete portare la Lombardia in bocca al commissario assumetevi le vostre responsabilità. Sappiate anche che se si va al commissariamento la prossima campagna elettorale sarà un inferno con "morti e feriti" da una parte e dall'altra.
Commenti all'articolo
daniele.bassani
25 Settembre 2024 - 17:39
Credo che la situazione non sia facile a prescindere, troppi interessi di parte e pochi interessi per il Calcio. Pedrazzini o Battistini ... non sta a nessuno giudicare le persone, ma sicuramente dal punto di vista politico la situazione va sistemata. Come? Mi viene in mente solo un "rifacciamo le elezioni ma senza la folle attesa dell'ultima volta" in modo da permettere tutti di votare.