Violenza
19 Aprile 2025
Nel cuore dell'Umbria, durante un match che avrebbe dovuto essere una semplice partita di calcio giovanile, si è consumato l'ennesimo episodio violento nei confronti di arbitro, in questo caso donna. Il sito dell'Aia nella circostanza però non è stato oscurato, evidentemente non è abbastanza grave augurare la morte a un arbitro. Partita Sangemini-Sporting Terni, valida per il campionato Under 17, un incontro che, anziché celebrare lo sport, è diventato teatro di un'aggressione verbale da parte di un dirigente della squadra ospite (poi espulso). E anche nella circostanza il Giudice sportivo è andato all'acqua di rose: squalifica al dirigente fino al 31 dicembre 2028 e multa di 500 euro al club umbro. Un provvedimento che lascia basiti.
PAROLE CHE GELANO IL SANGUE
Le parole del dirigente fanno rabbrividire: «Eri da ammazzare da piccola, dovresti fare la fine di Ilaria», un chiaro riferimento a Ilaria Sula, la giovane studentessa di Terni vittima di femminicidio poche settimane fa. Un'affermazione che supera ogni limite, trasformando il campo da gioco in un palcoscenico di odio e violenza verbale.
NON C'È BISOGNO DI RICAMARE NULLA, ECCO LA SENTENZA
… In quanto tra il primo ed il secondo tempo entrava nello spogliatoio dell'arbitro, contestando la sua condotta a voce alta e registrando il colloquio con il telefono. Interrotta la registrazione della conversazione, il dirigente diceva all'Arbitro: "Eri da ammazzare da piccola. Dovresti fare la fine di Ilaria (n.d.r. evidentemente riferendosi al recente omicidio di Ilaria Sula, uccisa a Roma ma residente a Terni). A sto punto sarebbe da tirare fuori un coltello". A questo punto l'Arbitro espelleva il Dirigente, che però faceva resistenza ad allontanarsi, nonostante il fattivo intervento dei Dirigenti della squadra avversaria. Mentre veniva accompagnato all'uscita, il dirigente ha continuato a insultare l'Arbitro e ad incitare i propri giocatori ad adottare un atteggiamento ostile nei suoi confronti. Nel corso della ripresa, pur trovandosi all'esterno dell'impianto, il dirigente ha continuato a deridere l'Arbitro, rivolgendo nei suoi confronti frasi offensive e denigratorie. Inoltre, durante il secondo tempo, il dirigente è rientrato all'interno dell'impianto, ma il custode presente provvedeva prontamente a farlo uscire di nuovo. Una volta all'esterno, il dirigente ha ripreso a insultare l'Arbitro, rivolgendo allo stesso frasi derisorie e simulando l'abbaiare di un cane. Infine, nel mentre l'Arbitro stava lasciando l'impianto, il dirigente - che si trovava ancora all'esterno dell'impianto stesso - continuava ad alimentare tensioni, incitando i genitori ed affermando che l'Arbitro era stato esagerato nel comminare due espulsioni alla sua squadra nel finale.