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30 Giugno 2024
Secondo Memorial Vittime del Terrorismo e della Mafia. In foto il Presidente Bruno Berardi e l'organizzatore Mauro Romolo.
«Voglio dare voce alla mia famiglia e a tutte quelle che hanno subito un attentato, che sono state segnate da un evento tragico. Io non ho paura, non mi fermo e mai lo farò». Le parole del Presidente della Domus Civitas Bruno Berardi devono far riflettere. Il ricordo delle vittime innocenti del terrorismo e delle associazioni mafiose hanno marcato l'Italia, Berardi, con la sua associazione nata nel 2000, punta a sensibilizzare questo tema, affrontandolo nelle scuole, con manifestazioni ed eventi sportivi. Con quest'ultimo proposito, va in scena al Country Club in Corso Moncalieri a Torino la seconda edizione del "Memorial Vittime del Terrorismo e della Mafia", organizzato da Mauro Romolo, preparatore atletico della Prima Squadra del Beiborg.
Durante la prima parte dell'incontro, scendono in campo per una gara di calcio a otto la squadra Maserati, composta dai dipendenti della casa automobilistica e gli Wallos, un gruppo di allenatori, ex giocatori ed amici di Romolo, del quale è capitano, creato in memoria di William Rossano, un giovanissimo ragazzo scomparso il 13 settembre del 2013. Al triplice fischio, la partita si chiude sul risultato di 7-3 per gli Wallos. Tra le fila del Maserati, difende i pali Isidoro Greco, ex portiere che ha vinto più di trenta titoli dall'Eccellenza alla Terza Categoria. La carta d'identità segna 60 anni, ma con i guantoni ne dimostra la metà. Guida la regia degli Wallos con la maglia numero 10 Filippo Boccardo, allenatore della Prima Squadra dell'ASD Sporting Club, che ha chiuso il campionato al quarto posto.
Il Presidente Berardi ricorda il tragico evento che ha segnato la sua vita, ovvero la morte improvvisa del padre: «Mio papà Rosario è stato ucciso il 10 marzo del 1978 durante un agguato in Largo Belgio, su Corso Regina Margherita, poi intitolato Largo Berardi in sua memoria. In quegli anni, il terrorismo a Torino era un pericolo costante, sono morti poliziotti, giornalisti e politici come Fulvio Croce e Maurizio Puddu, entrambi deceduti nel 1977 a distanza di pochi mesi. Così come a Roma, dove il 9 maggio del 1978 fu ritrovato il corpo dell'Onorevole Aldo Moro».
Berardi continua, sottolineando questa data, il 9 maggio, che dal 2007 è diventato il Giorno della Memoria delle vittime del terrorismo, interno e internazionale, e delle stragi di tale matrice, grazie ai suoi libri e lettere inviate al Presidente della Repubblica: «Ho inviato diverse copie dei miei libri a Giorgio Napolitano, che a quei tempi era Presidente. Io spingevo affinché le famiglie delle vittime di mafia e terrorismo ricevessero un supporto, che non era mai stato concesso, almeno fino a quel tempo. Per fortuna, lo Stato si è mosso e Napolitano ha istituito questo anniversario. Berardi non si è mai arreso, nemmeno davanti alle minacce ricevute quindici anni fa, quando ha iniziato ad organizzare queste iniziative.
L'attenzione si sposta alle premiazioni, Berardi menziona anche Suor Angela Tati, a cui è intitolata la coppa del primo posto per gli Wallos: «Suor Angela per me è stata una benefattrice. È stata una figura di spicco all'interno della comunità, aiutava i bambini offrendo loro sostegno ed un'istruzione adeguata; faceva la spesa alle famiglie numerose più in difficoltà. Non mancava mai, quando qualcuno aveva bisogno».
Vito Fanelli premia Mauro Romolo e gli Wallos con la Coppa Suor Angela Tati
Il suo discorso prosegue e ripercorre la nascita dell'associazione e il perché essa sia nata: «La Domus Civitas opera dal 2000 e ad oggi possiamo contare più di dieci mila iscritti in tutta Italia. Ho fatto tante attività sportive come questa con la finalità di strappare i giovani da un destino, che come si vede sempre più spesso, segnato da situazioni di violenza, droga. Sta a noi proporre queste iniziative per sollecitare le famiglie a dare un'educazione corretta ed una speranza ai propri figli. Loro sono la generazione futura».
Nuovo grande evento in arrivo? Berardi risponde e prepara la sorpresa: «Sì, la nostra associazione è gemellata con quella americana delle vittime dell'attentato alle Torri Gemelle di New York. Vogliamo proporre a Torino una sfida in stile Italia-Stati Uniti proprio l'11 settembre nel loro ricordo. Lo abbiamo già fatto a Roma e vogliamo coinvolgere anche i membri della Polizia di Stato e alcune figure istituzionali».