Un nuovo trend dai social: cos’è lo sleepmaxxing
21 Dicembre 2024
Giovane calciatore - Sleepmaxxing
Maschere per dormire, luci filtrate, melatonina, kiwi serali e occhiali anti-luce blu. Sono solo alcuni degli strumenti del cosiddetto sleepmaxxing, una tendenza che sta spopolando tra i giovani su TikTok, con oltre 125 milioni di post dedicati. L’obiettivo? Migliorare la qualità del sonno attraverso routine, integratori e gadget tecnologici, spesso senza un reale supporto scientifico.
Secondo il fisiologo ed esperto del sonno Nerina Ramlakhan, lo sleepmaxxing nasce dall’esigenza di ritagliarsi momenti di riposo in un mondo iperconnesso e frenetico. "La nostra fisiologia è progettata per dormire bene, ma le abitudini moderne mettono a dura prova questa capacità naturale," spiega. Questo trend si rivolge soprattutto ai giovani, in particolare sportivi, che cercano soluzioni per migliorare il recupero fisico e mentale.
Lo sleepmaxxing propone un mix di tecniche, alcune sensate, altre decisamente stravaganti:
Ma c’è un problema: molti di questi metodi non hanno una base scientifica. L’esperta Milena Pavlova, direttrice medica dello Sleep Testing Center di Boston, avverte: "Il sonno non è qualcosa che si forza o si massimizza. È un processo naturale che deve essere protetto, non manipolato."
Il fenomeno sleepmaxxing si inserisce in un contesto di pressione sociale e performativa. I giovani, in particolare gli sportivi, sentono il bisogno di ottimizzare ogni aspetto della loro vita, incluso il sonno. Per chi pratica sport come il calcio, il riposo è essenziale per il recupero muscolare e la concentrazione in campo.
Secondo uno studio pubblicato su Sports Medicine, dormire meno di 7 ore per notte può ridurre del 30% la performance atletica. Da qui l’interesse dei giovani calciatori e dei loro genitori verso pratiche che promettono di migliorare il sonno. Tuttavia, l'ossessione per il "sonno perfetto" rischia di trasformarsi in ansia da prestazione, con effetti contrari a quelli desiderati.
Pro:
Contro:
La dottoressa Ramlakhan sottolinea: "Il problema principale non sono le tecniche in sé, ma la dipendenza dai telefoni e dai social media, che rendono difficile rilassarsi davvero prima di dormire."
I genitori dei giovani calciatori devono comprendere che il sonno è essenziale per il benessere fisico e mentale, ma non va trasformato in un’ossessione. Invece di puntare su gadget costosi o integratori, è meglio concentrarsi su abitudini sane:
Se da un lato TikTok e Instagram diffondono consapevolezza sul sonno, dall’altro rischiano di amplificare l’ansia. Video che mostrano routine "perfette" possono far sentire i ragazzi inadeguati. È fondamentale ricordare che ognuno ha esigenze diverse: non esiste una formula magica valida per tutti.
Lo sleepmaxxing può essere una spinta positiva per migliorare le abitudini legate al sonno, ma solo se affrontato con equilibrio. Giovani sportivi e genitori dovrebbero concentrarsi su ciò che è davvero importante: un riposo naturale, non "ottimizzato". Come sottolinea Pavlova: "Il sonno non si massimizza, si protegge."
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