Riflessioni a bordocampo
16 Gennaio 2025
Riflessioni a bordocampo
Ci sono domeniche che si colorano di vittorie e sorrisi, ma ce ne sono altre in cui il fischio finale lascia spazio a lacrime e frustrazione. È il bello e il difficile del calcio, uno sport che insegna tanto, soprattutto quando non va come sperato.
Nel calcio, come nella vita, non esistono vere sconfitte. Ogni partita, anche la più difficile, lascia qualcosa: una lezione, un'emozione, una spinta a migliorarsi. Questo articolo non vuole parlare di perdere, ma di crescere, passo dopo passo, partita dopo partita.
A bordo campo, tra genitori e allenatori, si percepisce sempre una tensione speciale. Si vuole il meglio per i ragazzi, è naturale. Ma è proprio quando le cose non vanno bene che si aprono le porte per una lezione importante, forse la più importante: accettare la sconfitta.
La sconfitta è un po' come un vaccino: una piccola dose di qualcosa che temiamo, capace di prepararci ad affrontare sfide più grandi. Imparare a perdere è un antidoto al virus della paura di fallire. Non rende immuni dagli errori, ma ci dà gli strumenti per reagire con forza e serenità quando accadono.
Non è facile. Nessuno vuole perdere, e va bene così. Il calcio, come la vita, è una sfida continua. Ma è fondamentale imparare a convivere con i momenti difficili senza farli diventare un dramma.
Cosa si può fare, allora? Forse la risposta è più semplice di quanto pensiamo: essere presenti, ascoltare e lasciare che i ragazzi vivano anche l’amarezza. Non serve spiegare troppo, né cercare colpe. A volte basta un abbraccio o una pacca sulla spalla. È nei silenzi, nei gesti semplici, che i ragazzi capiscono che è normale non essere sempre i migliori.
Un’altra cosa importante è guardare avanti. Ogni partita è una storia a sé, ogni errore è un passo in più verso qualcosa di nuovo. Non serve ricordare loro che "anche i grandi campioni sbagliano". Lo sanno già. Quello che conta è insegnare loro a riprovarci, senza paura di cadere di nuovo.
E poi, c'è un dettaglio che spesso dimentichiamo: il calcio è un gioco. Sì, ci sono le ambizioni, i sogni, le aspettative. Ma è anche e soprattutto un campo, un pallone e la gioia di giocare. Forse dovremmo ricordarlo più spesso, a noi stessi prima ancora che ai ragazzi.
Non sempre si vince, è vero. Ma è proprio questo che rende speciale ogni partita. E forse, è lì che il calcio ci insegna la sua lezione più grande: accettare la vita, con tutte le sue sorprese, e continuare a giocare.