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Il sogno di Nico: una storia di calcio e destino
06 Febbraio 2025
Ancora un bivio per Nico e una scelta tutta di cuore
"Entrare in una squadra è una cosa. Dimostrare di meritarlo è tutta un'altra storia."
Nico aveva scelto il Torino, ma ora doveva dimostrare che quella maglia non era solo un sogno, ma una realtà che sapeva onorare. I primi giorni furono duri. Gli allenamenti erano più intensi di quanto avesse mai provato, i compagni non erano tutti amichevoli. Alcuni lo guardavano storto, altri cercavano di metterlo alla prova.
«Un argentino qui? Vediamo se sai davvero giocare», gli disse un centrocampista esperto, con un sorrisetto provocatorio.
La risposta di Nico arrivò sul campo. In un'esercitazione, ricevette un pallone al limite dell’area e, senza pensarci, lo spedì all'incrocio. Silenzio. Poi un applauso.
L’allenatore annuì. «Bene, ma un tiro non basta per guadagnarsi il posto.»
Nico sapeva che la strada era ancora lunga.
"Ci sono momenti in cui il passato ritorna, mettendo in dubbio tutto. Nico era a un bivio."
Dopo settimane di sacrificio, il giorno dell’esordio con la Primavera del Torino era arrivato. Ma la sera prima, ricevette una telefonata inaspettata.
«Nico, sono io, l’allenatore del River. Abbiamo sbagliato a lasciarti andare. Ti vogliamo di nuovo con noi.»
Il cuore gli batteva forte. Il River Plate, la squadra che lo aveva formato, ora lo rivoleva. Sarebbe stata una seconda possibilità, il ritorno alle radici.
Passò la notte in bianco. La mattina si presentò al campo con una decisione chiara.
L’allenatore del Torino gli mise una mano sulla spalla. «Sei pronto?»
Nico annuì. Era pronto. Il suo futuro era in granata.
Nico ha scelto il Torino, ma il passato continua a bussare alla sua porta. Riuscirà a concentrarsi solo sul futuro? Scoprilo nel prossimo episodio!
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