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Calcio e mentalità

Cristiano Ronaldo, anche lui due mesi senza gol! E tu come superi la crisi?

Ecco come ritrovare la via del gol e tornare a esultare

Cristiano Ronaldo, anche lui due mesi senza gol! E tu come superi la crisi?

Cristiano Ronaldo concentrato prima di un calcio di rigore

Il calciatore che ha segnato più gol nella storia del calcio è Cristiano Ronaldo. Al momento, ha realizzato 942 gol in 1.300 partite ufficiali, con una media di 0,72 gol a partita. Eppure, anche lui ha attraversato periodi di digiuno in cui la porta sembrava rimpicciolirsi e ogni tiro finiva sui guantoni del portiere avversario. Significativo fu quello che durò dal 30 dicembre 2021 al 15 febbraio 2022, quando Ronaldo non segnò per due mesi, fino a quando non interruppe il digiuno contro il Brighton con il Manchester United.

È il classico incubo di ogni bomber. Ma come si supera? Come si torna a gonfiare la rete con quella naturalezza che sembrava un dono divino? Ecco alcune chiavi per rompere il sortilegio.

1. Rivedere i fondamentali

Quando il gol non arriva, spesso si tende a complicare tutto. Stop forzati, tiri affrettati, scelte sbagliate. Tornare alle basi può essere la soluzione: lavorare sulla coordinazione, sulla postura al tiro, sull’attacco alla profondità. Semplicità è la parola d’ordine.

2. Cambiare mentalità

Più ci si ossessiona con il gol, più questo sembra scivolare via. Un bomber deve saper aspettare il momento giusto, senza forzare. Pensare al gioco, alla squadra, a muoversi bene senza palla: il gol arriverà come conseguenza.

3. Riguardare i vecchi gol

A volte, basta un promemoria di chi sei davvero. Guardare le proprie reti migliori, rivedere le giocate che hanno portato al gol, aiuta a riattivare le sensazioni giuste e a ritrovare fiducia.

4. Allenarsi come se fosse una partita

Spesso l’errore sta nel differenziare troppo allenamento e partita. Se in allenamento si calcia con leggerezza, in partita il peso psicologico aumenta. Simulare situazioni reali, dare intensità ai tiri, allenarsi a segnare sotto pressione può fare la differenza.

5. Chiedere aiuto alla squadra

Un bomber in crisi non deve chiudersi in sé stesso. Coinvolgere i compagni, chiedere più palloni, provare combinazioni diverse. A volte basta un assist ben calibrato per sbloccare la situazione.

6. Togliersi un peso

Molti attaccanti hanno superstizioni e riti scaramantici. Cambiare scarpini, maglia, persino pettinatura può aiutare a resettare la mente. Non è magia, è psicologia.

7. Un gol sporco vale quanto un eurogol

Quando si è in crisi, non bisogna cercare il gol perfetto. Un tocco sporco, una deviazione fortunata, un rigore battuto con freddezza: conta solo tornare a esultare. Dopo il primo, tutto tornerà più semplice.

8. Non perdere mai fiducia

I grandi bomber lo sanno: il gol può tardare, ma non sparisce. È solo questione di tempo. L’importante è continuare a crederci, a muoversi bene, a restare dentro la partita con la testa.

E quando finalmente il pallone entra… è come se non ci fosse mai stato nessun digiuno.

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