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Vado a giocare in Arabia Saudita: questione di fisico o di fisco?

La scelta tra guadagni esagerati e gloria: cosa spinge i calciatori a lasciare l'Europa per l'Arabia Saudita?

Vado a giocare in Arabia Saudita: questione di fisico o di fisco?

Karim Benzema nella Saudi Pro League

Negli ultimi anni, l'Arabia Saudita è diventata una destinazione sempre più ambita per i calciatori di tutto il mondo. Da Cristiano Ronaldo a Karim Benzema, passando per giovani talenti come Ruben Neves, molti giocatori hanno scelto di trasferirsi nella Saudi Pro League. Ma cosa spinge davvero i calciatori a fare questa scelta? È una questione di opportunità fisiche e sportive o piuttosto di vantaggi fiscali ed economici? Analizziamo le motivazioni principali.

Il Fattore Economico: Contratti da Capogiro

Uno dei motivi principali che spinge i calciatori verso l'Arabia Saudita è senza dubbio il denaro. I club sauditi, sostenuti dal potente Public Investment Fund (PIF), offrono contratti straordinariamente generosi, spesso superiori a quelli disponibili nei principali campionati europei. Ad esempio:

  • Karim Benzema guadagna circa 1,67 milioni di sterline a settimana con Al-Ittihad4.

  • Ruben Neves ha lasciato il Wolverhampton per un'offerta da 47,2 milioni di sterline5.

Questi stipendi sono difficilmente eguagliabili in Europa, dove le squadre devono fare i conti con restrizioni finanziarie e normative sul fair play economico.

Il Paradiso Fiscale

Un altro aspetto cruciale è il regime fiscale favorevole dell'Arabia Saudita. A differenza di paesi come il Regno Unito o la Francia, dove le aliquote fiscali per i redditi più alti possono superare il 45%, in Arabia Saudita i calciatori possono godere di un reddito praticamente esentasse. Questo significa che gran parte del loro stipendio rimane nelle loro tasche3.

Tuttavia, per massimizzare questi benefici fiscali, i giocatori devono rispettare determinate condizioni, come trascorrere un periodo minimo all'estero e non mantenere residenza fiscale nei loro paesi d'origine. Questo può comportare sacrifici personali e familiari.

Opportunità Sportive o Declino Fisico?

Dal punto di vista sportivo, l'Arabia Saudita sta cercando di trasformare la sua lega in una delle migliori al mondo. L'arrivo di stelle internazionali non solo eleva il livello tecnico del campionato ma attira anche maggiore attenzione mediatica e commerciale25. Per alcuni giocatori, specialmente quelli verso la fine della carriera, questa rappresenta una nuova sfida professionale.

Tuttavia, non si può ignorare che molti calciatori scelgono l'Arabia Saudita quando il loro rendimento fisico inizia a calare. È meno probabile che un giovane talento al culmine della carriera abbandoni la possibilità di competere ai massimi livelli europei per trasferirsi in Medio Oriente. Nonostante ciò, casi come quello di Ruben Neves dimostrano che anche giocatori nel pieno della forma possono essere attratti da offerte economiche irrinunciabili.

Conclusioni: Fisico o Fisco?

La scelta di trasferirsi in Arabia Saudita è spesso una combinazione di fattori economici e personali. Per molti giocatori esperti, è una questione di massimizzare i guadagni prima della fine della carriera. Per altri, può rappresentare una nuova avventura professionale o un'opportunità per garantire stabilità economica alle proprie famiglie.

In definitiva, mentre il "fisco" sembra avere un peso determinante nella decisione, non si può ignorare il fascino crescente della Saudi Pro League come piattaforma sportiva emergente. La vera sfida sarà vedere se questo modello potrà attrarre anche giovani talenti desiderosi di competere ai massimi livelli globali o se rimarrà principalmente un rifugio dorato per le stelle al tramonto della carriera.

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