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Giovani talenti

Adam Qaroual, 12 anni e un talento che fa sognare gli amanti del calcio

Chi è il baby fenomeno del Barcellona che fa parlare di sé?

Adam Qaroual, 12 anni e un talento che fa sognare gli amanti del calcio

Adam Qaroual

C’è chi a dodici anni sogna di indossare la maglia del Barça. E chi quella maglia la indossa davvero. Con leggerezza, con stupore, ma anche con una naturalezza che fa riflettere. Il nome è Adam Qaroual, e nel mondo delle giovanili catalane sta già lasciando tracce.

Di promesse il calcio è pieno. Ogni anno, decine di ragazzini passano dagli highlights di Instagram agli allenamenti di club blasonati. Ma non tutti riescono a far parlare di sé per qualcosa che va oltre il clamore dei social. Adam Qaroual, classe 2012, di origine marocchina ma nato in Germania, sembra avere qualcosa in più: un talento grezzo ma autentico, una visione di gioco che sorprende per maturità, e una qualità tecnica che ha catturato l’attenzione non solo degli osservatori, ma anche di uno dei procuratori più influenti del panorama mondiale.

Una storia che inizia lontano da Barcellona

Cresciuto calcisticamente nei Paesi Bassi, Adam ha fatto parlare di sé tra le fila del PSV Eindhoven prima che la famiglia si trasferisse in Spagna. Da lì, l’ingresso nella cantera blaugrana è stato un passaggio quasi naturale: osservato, valutato, infine scelto. Oggi gioca nella squadra Under 13 del Barça e lo fa in un ruolo chiave, da trequartista o esterno offensivo, in un sistema che continua a valorizzare il talento individuale all’interno di un impianto collettivo.

Chi lo osserva da vicino racconta di un giocatore “fluido”, elegante nella conduzione, ma anche capace di colpire quando serve. Visione, dribbling e, soprattutto, una serenità rara per l’età: la capacità di aspettare il momento giusto, di non strafare.

Il tocco di Jorge Mendes

A supportarlo nel suo percorso c’è Jorge Mendes, procuratore ben noto nel mondo del calcio e figura chiave anche per altri giovani talenti emersi negli ultimi anni. La sua presenza, al di là dell’inevitabile impatto mediatico, è un segnale: Adam Qaroual non è una meteora, ma un progetto a lungo termine. Nessuna corsa al professionismo, nessuna promessa prematura. Solo un percorso costruito passo dopo passo.

Nessun paragone, solo tempo

È facile – troppo facile – accostare ogni nuovo talento al Maradona di turno, o al Messi della situazione. Ma sarebbe sbagliato e ingeneroso farlo anche con Qaroual. Non lo aiuta e non serve. Quel che si può dire, però, è che il ragazzo sta seguendo un percorso serio, ben costruito, in un ambiente (quello di La Masia) che sa come trattare chi ha qualità e margini di crescita.

Con i piedi per terra

In un calcio che spesso brucia i suoi talenti con aspettative irrealistiche, la storia di Adam Qaroual merita attenzione proprio per la sua normalità straordinaria: un ragazzo di dodici anni che gioca a calcio, si diverte, migliora. Il futuro è tutto da scrivere. Ma il presente, per chi ha l’occhio allenato, è già piuttosto interessante.


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