Giovani talenti
17 Luglio 2025
Kendry Páez
A 18 anni, Kendry Páez non è una promessa. È già qualcosa di più. È un predestinato che ha fatto irruzione nel calcio mondiale con la naturalezza di chi sa che quello è il suo posto. Nato nel 2007 a Guayaquil, in Ecuador, con il pallone sempre tra i piedi, oggi è uno dei talenti più seguiti del pianeta. E il Chelsea se l’è già assicurato, con largo anticipo, per farne una stella del futuro.
A nemmeno 16 anni, Kendry esordisce nella Serie A ecuadoriana con l’Independiente del Valle, e ci mette poco – pochissimo – a lasciare il segno. Gol al debutto, dribbling da veterano, personalità da leader. Non passa inosservato: diventa il più giovane marcatore della storia del campionato ecuadoriano. A quel punto, è solo questione di tempo.
Il Chelsea lo blocca per una cifra intorno ai 20 milioni di euro, ma potrà accoglierlo soltanto dopo il compimento del 18º anno. La maglia dei Blues lo aspetta, ma intanto Kendry continua a crescere, giocando e incantando con la naturalezza dei grandi.
Nel frattempo, l’Ecuador gli affida la maglia numero 10. Non un numero qualunque. E lui non tradisce: debutta in nazionale maggiore a 16 anni e 161 giorni, diventando il più giovane di sempre a farlo per la Tricolor. Segna, si prende responsabilità, gioca con leggerezza e coraggio.
Durante una sfida contro l’Argentina, a fine partita, chiede a Messi di scambiarsi la maglia. Leo accetta, sorride. E la scena fa il giro del mondo: è il simbolo perfetto di un passaggio di testimone tra chi ha scritto la storia e chi, forse, è pronto a scriverne una nuova.
Páez si è già allenato a Cobham, il centro sportivo dei Blues, ma il club ha deciso di proteggerlo: niente salto nel vuoto in Premier League, almeno non subito. Nel 2025-2026 sarà girato in prestito allo Strasburgo, in Ligue 1. Un campionato tosto ma meno feroce, ideale per ambientarsi al calcio europeo, alla pressione, alla vita da professionista a migliaia di chilometri da casa.
Kendry è un centrocampista offensivo ma può giocare anche da esterno. Mancino naturale, ama partire largo e accentrarsi, con quel passo breve che ricorda certi trequartisti sudamericani vecchio stile. Ha visione, fantasia, coraggio. Ma soprattutto ha intelligenza calcistica: sa dove andare prima che gli altri se ne accorgano.
Nelle statistiche spicca per dribbling riusciti, passaggi filtranti e partecipazione al gioco offensivo. Ma è nella testa che ha qualcosa di raro: a 18 anni, sembra capire i ritmi del calcio come un veterano.
Kendry Páez è giovane, fragilissimo e fortissimo allo stesso tempo. La pressione è tanta, le aspettative altissime. Ma il talento è reale. La Ligue 1 sarà il suo banco di prova. Se manterrà i piedi per terra e continuerà a crescere, il Chelsea avrà tra le mani un giocatore capace di accendere Stamford Bridge per un decennio.
E noi, spettatori affamati di nuove storie da raccontare, ci godiamo l’ascesa di un ragazzo dell’Ecuador che gioca come se fosse nato per illuminare il campo.