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28 viti che cambiano una vita

Ryan Mason, dal giorno di Stamford Bridge alla guida del West Brom: la rotta di chi trasforma una cicatrice in una rinascita

28 viti che cambiano una vita

Ryan Mason, oggi alla guida del West Bromwich Albion

C’è un minuto, nel calcio, che non si scorda più. Stamford Bridge, 22 gennaio 2017: Hull City contro Chelsea, scontro aereo con Gary Cahill. Silenzio. Sirene. Sala operatoria. Quando Ryan Mason riapre gli occhi, la sua carriera è cambiata per sempre: frattura del cranio, «14 placche in titanio, 28 viti e 45 punti metallici». E quella frase che spiazza tutti: «Sono stato un ragazzo fortunato». Fortunato perché vivo, lucido, determinato a trovare una nuova strada dentro lo stesso mondo.

Quel mondo è il Tottenham, casa sua. Cresciuto nell’Academy degli Spurs, debutta in Premier nel 2014, si guadagna la chiamata in Nazionale e il 31 marzo 2015 a Torino mette il timbro sull’1-1 con l’Italia con l’assist per Andros Townsend. Poi il passaggio al Hull nel 2016, fino a quel pomeriggio. I consulti con i neurochirurghi arrivano a una sentenza dura ma chiara: a 26 anni, basta scarpini. Niente più contrasti, niente più colpi di testa. Sì, ma non addio al calcio.

Mason rientra subito a Londra per ricominciare da zero. Prima nel settore giovanile, poi nel ruolo di head of player development: insegna ai ragazzi come gestire il pallone e, ancora di più, come gestire se stessi. Nel 2021, dopo l’esonero di José Mourinho, gli affidano la panchina ad interim: a 29 anni diventa l’allenatore più giovane a guidare una squadra di Premier League. Tornerà a traghettare il Tottenham anche nel 2023, quindi entrerà nello staff di Ange Postecoglou, con cui nel 2025 gli Spurs alzano l’Europa League a Bilbao e tornano a sentirsi vincenti.

La seconda svolta arriva subito dopo: chiamata del West Bromwich Albion, contratto triennale, prima panchina da head coach. Non è un salto nel vuoto, è un progetto: idee semplici, esigenti, applicate bene. Blocco squadra corto, aggressività nelle transizioni, principi di possesso senza fronzoli. La lezione imparata in casa Spurs — dalla gestione del gruppo alla preparazione dei dettagli — diventa un’identità personale, senza imitazioni.

C’è però un aspetto che racconta Mason meglio delle lavagne tattiche: la sua voce quando si parla di sicurezza e salute. Dopo l’incidente, Ryan è diventato una delle figure più chiare sul tema delle concussioni e dei colpi di testa nei ragazzi. «Bisogna proteggere i bambini», ha ripetuto in più occasioni, spingendo per protocolli seri, competenze mediche a bordo campo e formazione degli allenatori di base. Perché il calcio non vale una vita rovinata; perché educare significa anche fermarsi in tempo.

Chi lo ha visto lavorare parla di leadership calma. Nessuna posa, niente slogan: chiarezza. A chi gli chiede se le «viti» siano un marchio, risponde coi fatti: studio, aggiornamento continuo, ossessione per i particolari (le uscite sul corto, le coperture preventive, i compiti dentro e fuori possesso). La partita che ha fermato il giocatore ha acceso l’allenatore. E oggi, al The Hawthorns, la sfida è quella più difficile: trasformare un vissuto eccezionale in normalità quotidiana, costruendo una squadra affidabile, intensa, ambiziosa.

La storia di Ryan Mason è una lezione praticissima: si può cadere forte, fermarsi, ripartire. Non c’è retorica, c’è lavoro. Non c’è autocommiserazione, c’è un piano. Le «28 viti» non sono un simbolo di sventura ma un promemoria: la testa va protetta, le idee pure. E il calcio, quando lo prendi sul serio, sa restituire strade nuove a chi ha il coraggio di cercarle.

In sintesi

  • 22 gennaio 2017: scontro aereo in Chelsea–Hull; frattura cranica e operazione d’urgenza.
  • «14 placche, 28 viti, 45 punti»: la descrizione del post–intervento nelle parole di Mason.
  • 13 febbraio 2018: ritiro a 26 anni su indicazione dei medici.
  • 2018: rientro al Tottenham nello staff; aprile 2021 interim a 29 anni, più giovane tecnico in Premier.
  • Maggio 2025: nello staff di Postecoglou, il Tottenham vince l’Europa League.
  • Giugno 2025: il West Bromwich Albion lo ingaggia come head coach (triennale).
  • Voce autorevole su concussioni e colpi di testa nei settori giovanili: chiede tutele e formazione.
  • Unico cap con l’Inghilterra (Torino, 31/03/2015): assist per il gol di Townsend.

Fonti essenziali (senza link)

  • The Guardian – cronaca dell’infortunio (22/01/2017).
  • ESPN – annuncio del ritiro (13/02/2018).
  • Tottenham Hotspur – comunicato su interim head coach (20/04/2021).
  • UEFA.com – finale Europa League 2025, Tottenham–Manchester United (21/05/2025).
  • West Bromwich Albion – annuncio di Ryan Mason head coach (02/06/2025).
  • FourFourTwo – intervista: «14 placche, 28 viti, 45 punti».
  • ESPN – interviste e commenti di Mason su sicurezza e colpi di testa nei giovani.

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