Regole del calcio
23 Agosto 2025
Fabio Liverani
Abituati ormai al VAR, al fuorigioco semiautomatico e a mille tecnologie che popolano i campi, ecco che arriva un’altra sigla destinata a far discutere: FVS, Football Video Support. Non un clone del VAR, ma un suo “fratello minore”, più snello, meno costoso e soprattutto… attivabile su richiesta.
Il 22 agosto 2025 è una data già scritta negli almanacchi della Serie C. Nella prima giornata del girone B, il nuovo sistema ha fatto il suo esordio ufficiale con due episodi ravvicinati.
Al 22’ di Guidonia–Perugia, l’allenatore Ciro Ginestra è stato il primo in assoluto a giocarsi la carta FVS, chiedendo la revisione di un presunto tocco di mano in area di Giraudo.
Sette minuti più tardi, al 29’ di Ternana–Livorno, è toccato a Fabio Liverani, che ha consegnato il badge dopo un contrasto con protagonista Mawete. L’arbitro Gianquinto, dopo aver visionato le sei inquadrature disponibili, ha confermato la sua decisione: cartellino giallo e card ritirata.
Due episodi ravvicinati, due allenatori diversi, due stadi in contemporanea: ma il primato cronologico resta di Ginestra, mentre Liverani si porta a casa quello – altrettanto storico – della prima card ritirata.
Il sistema si basa su un gesto e su un oggetto. Il gesto è il dito che ruota in aria, convenzione che segnala la volontà di chiedere la revisione. L’oggetto è un badge fisico: viola con scritta oro per la squadra di casa, oro con scritta viola per quella ospite. Ogni allenatore ne ha due a disposizione per partita. Se la revisione conferma un errore, il challenge non viene contato e resta disponibile.
Non sempre serve la carta. In occasione di ogni gol, il check è automatico: tocchi di mano, falli evidenti o fuorigioco vengono verificati d’ufficio. Se l’infrazione è oggettiva, l’overrule scatta direttamente; se c’è margine di interpretazione, l’arbitro viene richiamato al monitor.
La filosofia del FVS è quella di rendere la tecnologia più accessibile. Bastano quattro-sei telecamere, un operatore video e un monitor a bordo campo. Non ci sono sale VAR o regie parallele: il tutto avviene a ridosso del campo, con costi ridotti e tempi più rapidi.
Il nuovo sistema non si ferma all’Italia. In Spagna, la Liga F femminile e la Primera RFEF hanno già approvato l’adozione del FVS, mentre la FIFA lo ha testato ai Mondiali giovanili femminili e nel torneo Blue Stars/Youth Cup. L’idea è chiara: creare uno strumento universale, non un privilegio delle élite calcistiche.
Proattività: non è il VAR a chiamare l’arbitro, ma l’allenatore a sollecitare la revisione.
Rapidità: solo episodi chiave, niente check infiniti.
Costi ridotti: meno telecamere, meno personale.
Centralità dell’arbitro: la decisione resta sempre sua, non di una cabina remota.
Restano le incognite: i tecnici useranno i challenge con equilibrio o come arma tattica? Le immagini con poche telecamere basteranno davvero a fare chiarezza? E, soprattutto, quanto tempo passerà prima che anche qui si gridi al complotto?
Il Football Video Support (FVS) è un sistema di revisione “on demand”: badge colorati, due challenge per squadra, revisione automatica sui gol. Il 22 agosto 2025, alla prima giornata del girone B, Ciro Ginestra (22’) è stato il primo a richiederlo, mentre Fabio Liverani (29’) ha stabilito un altro primato: la prima card ritirata della storia.
FIFA – What is Football Video Support?
IFAB, comunicato marzo 2023
Calcio e Finanza (9 agosto 2025) – Introduzione del FVS in Serie C
AS.com (8 agosto 2025) – La Liga F approva il VAR su richiesta
El País (8 agosto 2025) – La Liga F e il nuovo sistema di revisione video