Storie di calcio
01 Settembre 2025
Jamie Vardy
Da operaio in officina a simbolo della Premier, Jamie Vardy è l’esempio concreto che il calcio non è una scorciatoia ma un mestiere. Una storia di profondità, coraggio e scelte semplici che parla ai ragazzi di oggi: l’occasione non si aspetta, si insegue.
Origini: Sheffield, luci fioche e campi duri
Jamie Vardy nasce a Sheffield l’11 gennaio 1987, in una città operaia dove il calcio è pane quotidiano e i sogni si misurano in chilometri di corsa sui campi fangosi della periferia. Cresciuto nel quartiere di Hillsborough, Vardy si avvicina al calcio con la maglia dello Sheffield Wednesday, ma a 16 anni viene scartato dal settore giovanile. È una delusione che avrebbe potuto spegnere la sua passione, ma invece accende la scintilla della resilienza: Vardy si rimbocca le maniche, trova lavoro in fabbrica e riparte dal basso, con la maglia degli Stocksbridge Park Steels, club di settima serie inglese. Qui, tra turni in officina e partite nei campi di provincia, affina le sue armi: controllo orientato, corsa verticale, faccia tosta. Nessuna aureola romantica, solo la decisione di arrivare prima sul tempo giusto. È qui che nasce il suo marchio di fabbrica: la fame di chi non si arrende mai.
Il salto: 2012, la scommessa Leicester
Dopo sette anni e 66 gol in 107 presenze con gli Stocksbridge, Vardy passa all’Halifax Town (26 gol in 37 partite) e poi al Fleetwood Town, dove segna 31 reti in 36 gare e trascina la squadra alla promozione in Football League. Nell’estate 2012, il Leicester City – allora in Championship – investe una cifra record per un giocatore di non-league: un milione di sterline per strapparlo al Fleetwood. L’impatto non è immediato: Vardy fatica, pensa perfino di mollare. Ma resta, abbassa il rumore e alza i dettagli. Impara a tagliare alle spalle dei difensori, a giocare di due tocchi, a essere una freccia più che un riferimento statico. La squadra impara a cercarlo nello spazio, e lui si trasforma in un’arma letale in transizione.
L’anno impossibile: 2015–2016
La stagione 2015-16 è quella che cambia la storia del Leicester e del calcio inglese. Con Claudio Ranieri in panchina, Vardy diventa il detonatore di un’impresa che nessuno aveva osato immaginare. Segna in undici partite consecutive di Premier League, battendo il record di Ruud van Nistelrooy e scrivendo il suo nome nel Guinness dei primati. Chiude la stagione con 24 gol, trascinando il Leicester a un titolo che sembrava impossibile: la prima Premier League della storia delle Foxes. La fotografia tecnica di quell’anno è un manuale di efficacia: smarcamento in diagonale, primo controllo in avanti, rifinitura semplice. Il contropiede diventa un linguaggio universale, e Vardy il suo interprete più puro.
La maturità: Wembley, la prima FA Cup
La parabola di Vardy non si esaurisce con il miracolo del 2016. Nel 2021, a Wembley, il Leicester alza la sua prima FA Cup battendo il Chelsea 1-0 grazie a un gol di Tielemans. Vardy, titolare in finale, non segna ma è fondamentale per il lavoro senza palla: pressa, attacca la profondità, costringe la difesa avversaria a restare bassa e crea spazi per i compagni. È il coronamento di una carriera che lo ha visto passare da operaio a protagonista assoluto del calcio inglese. Nello stesso anno, il Leicester conquista anche la Community Shield. Nel 2019-20, a 33 anni, Vardy si prende la Scarpa d’Oro della Premier League con 23 gol, diventando il capocannoniere più “anziano” della storia del torneo. Un dato che spiega la sua vera qualità: scegliere la giocata giusta, sempre, anche quando le gambe non sono più quelle di un tempo.
L’ultimo giro: 500/200 e addio alle Foxes
Dopo tredici stagioni, Vardy chiude la sua epopea con il Leicester con numeri da leggenda: 500 presenze e 200 gol in tutte le competizioni. Il suo addio coincide con una pagina amara: la retrocessione delle Foxes dalla Premier League nel 2024-25, confermata il 20 aprile 2025 dopo una stagione difficile (18° posto, 6 vittorie, 7 pareggi, 25 sconfitte, 80 gol subiti). Ma Vardy saluta da simbolo, segnando il suo 200° gol nell’ultima partita e ricevendo il tributo di un intero stadio. Per la prima volta, si apre per lui l’orizzonte oltre l’Inghilterra: la Serie A lo chiama, e lui risponde con la coerenza di chi cerca ancora una sfida.
Nuovo capitolo: Cremonese
Il 1° settembre 2025, Jamie Vardy atterra a Linate. L’accordo con la Cremonese è definito: contratto fino a giugno 2026, con opzione per un’ulteriore stagione in caso di salvezza. La presentazione è in giornata, il debutto possibile dopo la sosta, il 15 settembre contro il Verona. Per Davide Nicola, tecnico della Cremonese appena promossa in Serie A e reduce da due vittorie nelle prime due giornate, Vardy rappresenta un’arma in più: attacco della profondità, letture in transizione, leadership immediata nello spogliatoio. La sua scelta di Cremona, dopo aver rifiutato offerte di Feyenoord, Wrexham, Rangers e Genoa, conferma la voglia di mettersi ancora in gioco in un contesto nuovo, portando la sua esperienza e la sua mentalità vincente in una realtà che sogna la salvezza.
Cosa può imparare chi gioca oggi (senza moralismi)
La storia di Vardy è un manuale di resistenza, ma anche di concretezza. La sua velocità mentale – leggere prima, muoversi prima, concludere prima – è la vera chiave del suo successo. Il primo controllo aggressivo, sempre orientato in avanti, è la base di ogni sua azione: stop-uscita-tiro, due tocchi al massimo, quando può uno solo. I suoi smarcamenti sono utili, mai casuali: la diagonale tra centrale e terzino, la curva del movimento, la linea del fuorigioco “sentita” con il corpo. Il pressing è intelligente: attacchi “a imbuto”, portando il difensore verso la giocata che vuoi tu. E poi la semplicità feroce: niente ricami gratuiti, l’estetica è l’efficacia. Vardy insegna che l’occasione non bussa, la insegui. E che il calcio, come la vita, premia chi non si arrende mai.
Scheda rapida
Nascita: Sheffield, 11 gennaio 1987.
Percorso: Stocksbridge Park Steels → Halifax Town → Fleetwood Town → Leicester City (2012–2025) → Cremonese (2025– ).
Club attuale: Cremonese (Serie A), contratto fino a giugno 2026 con opzione per un’ulteriore stagione in caso di salvezza.
Record: 11 gare consecutive a segno in Premier League (2015).
Titoli con il Leicester: Premier League 2016; FA Cup 2021; Community Shield 2021.
Premi individuali: Capocannoniere Premier 2019–20.
Totali Leicester: 500 presenze, 200 gol (tutte le competizioni).
Jamie Vardy è la dimostrazione vivente che la resistenza, la fame e la semplicità possono portare dal tornio di una fabbrica al tetto della Premier League. E che, anche a 38 anni, la voglia di inseguire un’occasione può scrivere nuove pagine di una storia che sembra non voler finire mai.