Under 13
11 Marzo 2023
Marchesi: 40 secondi per segnare e indirizzare la gara
Quello che scende in campo al Vismara è un buon Milan, che però fatica contro la compatta difesa nerazzurra e le sue ripartenze letali. E il 2-1 nel finale sorride infatti ai nerazzurri, dopo tre tempi di lotta tattica e fisica. L'Inter subisce diverse occasioni da gol ma, nel complesso, a prevalere sono le chiusure di Poltronieri e le sue ripartenze, con Barcella che si accende a tratti portandosi a spasso il centrocampo rossonero. Ma come si intuisce dal punteggio, la gara è stata tutt'altro che a senso unico: gli affondi di Marchello sulla destra creano più di qualche grattacapo ai cugini, e la regia di Carbone (davanti alla difesa e sulla trequarti) è da Oscar. Certo è che segnare dopo 40 secondi, come succede all'Inter con Marchesi, può indirizzare la partita in proprio favore, ma il gol nel secondo tempo di Sorrentino fa poi presagire un pareggio assoluto almeno fino all'ultimo minuto del terzo tempo, col colpaccio di Porcu che regala la vittoria ai suoi. Se si dovessero cercare meriti se ne troverebbero per entrambe le formazioni, se si dovessero cercare colpe sarebbe disonesto, perché al netto delle tante occasioni sbagliate dai vari Ferrario, Kateete e Piazza, e il pallone perso nel finale da Begmetyuk, il Milan esce a testa altissima dalla sconfitta contro un'avversaria che difende e attacca con freddezza e parsimonia - magari rischiando anche qualcosa, ma dimostrandosi incisiva quando c'è da esserlo là davanti.
LAMPO MARCHESI
Vuoi che il Milan non ha il tempo di assestarsi, vuoi che l'Inter parte con più grinta, col senno di poi queste rimangono comunque congetture. Perché quello che resta nero su bianco a tabellino è che l'Inter va a segno dopo 40 secondi dal fischio iniziale. Lo fa con Marchesi, che ruba palla a metà campo e si fionda verso la trequarti avversaria, dove fa partire un tiro che si infila nell'angolino del primo palo. Forse ai rossoneri serviva proprio questo per uscire dal torpore, perché la formazione di Mondini parte poi all'attacco creandosi gran parte delle occasioni del primo tempo (l'Inter viene spesso salvata dalla chiusure di Poltronieri e qualche bella parata di Costante, con l'unica vera occasione arrivata al quarto d'ora col colpo di testa di Del Duca - preda facile per Galimberti). Al 10' Borsa prova da fuori: pallone teso che sibila accanto al secondo palo. Al 16' il numero 9 ci prova ancora, questa volta su punizione, ma Costante agguanta con sicurezza. Al 18' arriva l'occasione più nitida, con Ferrario che allunga di testa per la corsa di Piazza a scavalcare la difesa - il centrocampista si coordina ma Costante legge bene il diagonale. Al 20' Borsa converte una bella ripartenza corale in un assistenza per Carbone, che in area di rigore si gira bene ma calcia centrale.
SPERANZA ROSSONERA
Il secondo tempo regala subito ritmi alti e spettacolo, con 3 super occasioni arrivate nei primi 8 minuti. La prima è per il Diavolo, con Kateete che supera tutti sulla destra per poi cercare il secondo palo con un tiro appena troppo largo. Un minuto dopo è il turno del nerazzurro Barcella, che calcia sull'esterno della rete dopo un affondo fulmineo sulla sinistra e, all'8', Gioele Omini replica la giocata del compagno, con l'unica differenza che il suo tiro costringe Manzotti a tuffarsi per agguantare la sfera. Al netto dell'occasione mancata, l'esterno nerazzurro lascia subito il suo marchio in campo, mostrandosi imbattibile in fase difensiva sulle accelerate di Marasco e Bernabè. La svolta per i padroni di casa arriva al 16'. Bernabè calcia un siluro da fuori che trova la deviazione di Locatelli. Sugli sviluppi del calcio d'angolo, però, Sorrentino s'intrufola in area con una magia palla al piede, trovando lo spazio per andare a segno e pareggiare i conti. Nel finale c'è Esposti a cercare il vantaggio per il Milan, ma il suo calcio di punizione trova una deviazione quasi impercettibile e il pallone lambisce la traversa.
PAZZA INTER
Il copione del terzo tempo non si discosta molto da quello dei primi due. Il Milan occupa bene la trequarti avversaria e va spesso al tiro, con l'Inter che non si scompone e chiude gli spazi, mostrandosi imbattibile soprattutto in costruzione lungo le fasce. Dopo 10 minuti Kateete vince un contrasto e si trova solo davanti alla porta, ma incespica sul pallone e ne esce un tiro preda facile per Costante. Dopo 1 minuto Penta fa tremare la difesa rossonera, ma suo tiro da distanza ravvicinata vede la chiusura di Manzotti. Prima di subire il gol fatale, il Milan sfiora il vantaggio altre tre volte: al 13' con Piazza, che sforbicia al volo su traversone di Kateete calciando però alto; al 17' è lo stesso Kateete a far partire un rasoterra che Locatelli blocca senza troppi problemi, e al 18' lo stesso portiere agguanta il tiro di prima di Ferrario. Al 19' arriva quindi il gol-vittoria per l'Inter, con Pappalardo e Seghezzi che mettono pressione sul possesso di Begmetyuk ultimo uomo. Una volta rubata palla Segehzzi si fionda verso la porta ma il portiere gli toglie il tempo per calciare, in arrivo c'è però Porcu che, a porta sguarnita, infila in rete. Negli ultimi secondi in Milan tenta l'arrembaggio, avvicinandosi al pareggio col colpo di testa di Ferrario che però colpisce la traversa.
IL TABELLINO
MILAN-INTER 2-3 (1-2)
RETI (0-1, 1-0, 0-1): 1' Marchesi (I), 16' st Sorrentino (M), 19' tt Porcu (I).
MILAN: Galimberti, Begmetyuk, Bacuzzi, Carbone, Romano, Colombo, Marchello, Esposti, Borsa, Sorrentino, De Nicola, Manzotti, Ghislini, Bernabé, Piazza, Kateete, Marasco, Ferrario Claudio. All. Mondini.
INTER: Costante, Del Duca, Penta, Marchesi, Vezzaro, Poltronieri, Omini P., Barcella, Pappalardo, Porcu, Seghezzi, Locatelli, Omini G., Tondini, Forlani, Bagnara. All. Chinelli.