L'obiettivo di inizio stagione dell'allenatore degli Under 14 del Ciliverghe Roberto Dotti era quello di far bene. Questo perché questo allenatore ha il sogno di far giocare nella prossima stagione la sua squadra nel campionato Regionale. Un obiettivo alla prima vista molto ambizioso ma diventa del tutto realizzabile se si pensa alla squadra che Dotti ha disposizione: «Ho un gruppo molto valido a livello fisico e a livello tecnico. Ho a disposizione 27 giocatori ma ne posso sempre convocare solamente 20. Nonostante ciò tutti si impegnano dimostrando di avere voglia di fare e di dimostrare. E anche i 7 che non vengono convocati non vedono questa scelta come una svalutazione a livello calcistico ma come un input per fare sempre meglio». Anche i livello di singoli molti di quei ragazzi hanno molte potenzialità: «Peri Gregori oltre ad essere il capitano di questa squadra, è un giocatore esemplare e sul pezzo. Altri elementi forti in questo gruppo sono Francesco Vanni e Michele Faccioli che sono eccellenti a livello tecnico. Comunque molti di questi calciatori possono ambire a giocare in una squadra a livello professionale». La forza di questo gruppo sta proprio nell'allenatore Dotti che è stato capace di instaurare un buonissimo rapporto con i suoi ragazzi basato sul dialogo e sulla capacità di ascoltarli. Ed effettivamente questo feeling speciale ha portato i suoi frutti e con il tempo questa squadra è diventata una delle più temute di questo campionato. A ciò si deve aggiungere Dotti sa il fatto suo anche a livello tecnico: «Il modulo che solitamente utilizzo è il 3-4-1-2 perché è un sistema di gioco offensivo ma permette comunque ai ragazzi di divertirsi. L'ho scelto anche perché quando scendiamo in campo il nostro obiettivo è quello di portarsi a casa la partita». Purtroppo però questa squadra almeno in questo campionato non ha fatto in tempo a vincere nessuna partita perché le disposizioni del governo hanno impedito a questo gruppo di scendere in campo. A proposito di questa situazione Dotti afferma: «Ora ci adattiamo a quello che ci dice il governo. Ora spero di poter far ritornare i ragazzi ad allenarsi sia perché glielo dobbiamo per la fiducia che hanno dimostrato nei confronti della società sia perché soprattutto per i più giovani questa situazione è davvero difficile. Le loro relazioni sociali a causa di Covid 19 si sono azzerate. Volevamo riniziare 10 giorni fa con gli allenamenti ma abbiamo preferito evitare perché sapevamo che ci avrebbero rimesso in zona rossa quindi abbiamo rimandato la data di inizio al 10 gennaio»
. La società e in primis questo allenatore spera di poter ricominciare al più presto proprio perché scendere in campo è un piacere che per un po' di anni si è tolto togliere in quanto per scelte lavorative ha dovuto appendere al chiodo le scarpe molto presto. Quando dopo un po' di tempo si è ritrovato a poter nuovamente sedersi in panchina non ha esitato in quanto, a parer suo, sa di poter dare qualcosa ai ragazzi e di potergli trasmettere dei valori umani in cui crede. E effettivamente fin ad adesso sembra non avere mai sbagliato.
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