Dopo l'intervista all'allenatore Roberto Dotti del Ciliverghe Under 14 (clicca qui per leggerla), ecco la storia di chi la squadra la guida in campo: il capitano Gregory Peri. Proprio in quell'intervista, parlando di questo ragazzo, il tecnico aveva dichiarato: «Peri Gregory oltre ad essere il capitano di questa squadra, è un giocatore esemplare e sul pezzo». Il giovane 2006 gioca a pallone da quasi 10 anni, passando per diverse società, fino ad oggi. Proprio parlando della sua società, il ragazzo dichiara: «Ad oggi gioco con il Ciliverghe dove oltre a trovarmi bene con la società mi trovo molto bene con i miei compagni di squadra nonché con il mio allenatore Roberto».
[caption id="attachment_270731" align="aligncenter" width="438"] Capitan Gregory Peri in campo[/caption]
Capitano e centrocampista del team, il giocatore si reputa soddisfatto del suo reparto: «Da centrocampista - ha infatti raccontato Gregory - riesco a esprimere la mia fantasia e dare tutta la mia forza». Focalizzandosi, invece, sul suo ruolo come capitano, il giovanissimo spiega: «Oltre ad essere fiero del mio ruolo di capitano, la mia responsabilità è quella di sostenere ed incoraggiare i miei compagni, creare occasioni di gioco e fare da porta voce laddove vi siano delle difficoltà». Da grandi ruoli provengono grandi responsabilità, e questo Gregory lo sa bene. Ma non per questo si lascia intimidire, anzi è sempre pronto a dare il massimo. Nonostante la giovane età, il centrocampista è ben conscio dei suoi limiti e dei suoi punti di forza, infatti racconta: «I miei punti di forza sono, oltre ai passaggi aggregati di squadra, i dribbling. Punto nel migliorare la mia resistenza fisica». Grandissimo tifoso dell'Inter, il suo idolo è Nicolò Barella che spesso prende come modello. Il Ciliverghe Under 14, così come purtroppo tantissime altre squadre, durante questa stagione calcistica non è ancora riuscito a scendere in campo. Per non pensare al presente, quindi, spesso fa bene rifugiarsi nel passato. Chiedendo a Gregory quale sia la partita che più ricorda con affetto, il capitano risponde: «Una partita che mi ha emozionato particolarmente è stata quella con il Barcellona. Abbiamo giocato a Desenzano del Garda. Il mio gol è stato decisivo contro una squadra così importante. L'entusiasmo di quel giorno è stato memorabile». In questo periodo, purtroppo, partite come questa sono immaginabili. Ma il giovane giocatore, così come tantissimi altri, non si perde d'animo e racconta: «Questo periodo lontano dalla mia passione, dal campo e dai miei compagni sembra interminabile. La voglia di tornare a giocare è tanta. Incontri online li abbiamo con il precedente lockdown dato che la stagione lo permetteva». Con un occhio più positivo e grintoso al futuro, il capitano conclude: «Il mio augurio per ora è tornare ad una piccola normalità. Il mio sogno ovviamente è quello di diventare forte nell'ambito calcistico».
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