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Rigore e due punizioni magistrali: la capolista rimontata

3-2 spettacolare: «È la prima volta che vedo una mentalità così nei miei ragazzi»

Rigore e due punizioni magistrali: la capolista rimontata

Alessandro Roncarolo, attaccante del Chieri che decide il big match con una punizione all'ultimo

È tutto riaperto. La seconda sconfitta in 3 partite del Derthona ha accorciato non poco la classifica perché a battere i leoncelli sono stati prima i galletti di Rino Vanacore e poi il Chieri di Andrea Canavese. Due squadre diverse, ma anche simili perché entrambe che arrivano di rincorsa e questo fa sì che lassù il traffico sia intasatissimo.

LEONCELLI ORGOGLIOSI

Il Derthona sbarcato in collina non è una squadra arrendevole, non è una squadra che ha sbagliato partita. È una capolista che torna a casa con una bella prestazione alle spalle, ma senza quei punti che sono rimasti meritatamente in casa Chieri. «È stata una gran partita - spiega Andrea D’Auria - Siamo andati due volte in vantaggio e ai ragazzi non posso dire niente: hanno messo il cuore e l’anima e han perso contro una squadra forte. La migliore di quelle che ho visto per come gioca a calcio».

PIAZZATI E MENTALITÀ, IL CHIERI VA


 Rigore, punizione, punizione. Da inizio stagione Andrea Canavese registra che la sua squadra fatica a segnare, ma quando ci sono occasioni da fermo gli azzurri diventano pericolosissimi. Questa volta ne fa le spese la capolista che si vede riacciuffata due volte e superata nel finale da un rigore e una punizione di Marasco e una punizione sul gong di Roncarolo.
«Sulle palle inattive siamo pericolosi - esulta Andrea Canavese - Ma aldilà di quello sono veramente contento per la determinazione che i ragazzi han messo in campo. A inizio partita siamo partiti fortissimo e questo mi è piaciuto, però a metà frazione l’andazzo si è invertito e ci hanno messo un po’ sotto passando in vantaggio in mischia. Un gol stupido. Andando due volte sotto li abbiamo ripresi. È la prima volta che vedo la mia squadra con questa mentalità, o almeno così tanto. L’aspetto emotivo è stato determinante». Determinante sì perché l’eurogol di Roncarolo di punizione all’incrocio è servito a sancire il terzo big match vinto, ma soprattutto è andato a colmare quello che è mancato nello scontro con la Sisport. Simile per equilibrio e per altitudine. Con i bianconeri di Saglietti terminò 1-1, ma il plus in più contro il Derthona è un segnale inequivocabile di mentalità vincente. Questo può colmare quei limiti finora coperti solo con un gioco arioso e universalmente riconosciuto come bello ed elegante. Questo può rendere il Chieri una squadra vincente e che quindi può effettivamente credere a quelle fasi finali per cui ci sono però solo 4 biglietti su 7 pretendenti.

CALENDARIO

Superato un giro di big or arriva il bello. Perché per essere vincenti si passa dal derby con il San Giacomo, si passa da squadre come Mirafiori, ostiche e quadrate, si passa con un PSG inferiore, ma con nulla da perdere e si passa da squadre come il Don Bosco che hanno una voglia matta di fare sgambetti alle big. Si passa da qui per arrivare al top, si passa da qui per arrivare alle ultime due con Asti e Vanchiglia a giocarsi tutto, sapendo di poter essere superiori.

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