21 Novembre 2018
Il Venaria di Ursoleo
Continua a crescere il Venaria di Ursoleo, che, dopo aver fermato l'Alpignano di Genovesio, pareggia anche con il Barcanova di Naretto. Questa volta il risultato sta un po' stretto ai cervotti, che hanno portato con più continuità pericoli dalle parti di Nardella, estremo difensore rossoblù.
LETTURA DEL MATCH
Barcanova
I ragazzi allenati da Naretto sono arrivati al match privi di un elemento fondamentale nello scacchiere iniziale: Loris Burei, che è stato sostituito da Villacres Cardenas. Esperimento che non è piaciuto al tecnico, che già al 19' ha sostituito la sua mezz'ala per inserire Larotonda, che può fare la seconda punta o, all'occorrenza, l'ala. Il cambio non è dovuto soltanto a questioni tecniche, anzi. Il 4-4-2 del Venaria stava mettendo in grossa difficoltà i ragazzi di Naretto sulle fasce, così il tecnico ha provato a passare dal classico 3-5-2 iniziale a un 4-3-3 asimmetrico molto vicino a un 3-4-3. L'idea era quella di mantenere i 3 difensori stabilmente nella zona difensiva e Biondo, sulla sinistra, doveva svolgere un doppio compito: da terzino in fase di non possesso, mentre in quella di possesso alzarsi a esterno di centrocampo.La mossa funziona a metà, perché, se nell'immediato riesce a limitare le sortite avversarie, nella seconda frazione gli ospiti tornano a farsi vedere con pericolosità in avanti. Le cause della partita giocata sottotono dai rossoblù non sono da ricercare soltanto nell'assenza di Burei, ma anche nelle prestazioni non al massimo delle loro potenzialità da Cuccia e Biondo, due esterni che, se in giornata, sono sicuramente un valore aggiunto. Il 3-5-2 iniziale di Naretto
Venaria
Il 4-4-2 disegnato da Ursoleo è estremamente offensivo, considerando che i due terzini (Garruto e Gerardo) danno un notevole aiuto in avanti, d'altronde il secondo è un'ala. La mano del tecnico di vede ed eccome, perché nel corso del campionato i ragazzi iniziano a impersonare sempre di più il carisma di Ursoleo.
[caption id="attachment_115798" align="alignright" width="209"]I meriti del mister non riguardano solamente l'aspetto mentale, ma anche quello tattico. Uno dei migliori di giornata è sicuramente e lui è un'invenzione delle ultime settimane, perché il suo allenatore sembra avergli trovato la giusta dimensione. A inizio stagione era un difensore, ruolo in cui non aveva impressionato, ma in mezzo al campo sembra tutto un altro giocatore, in grado di dominare la zona mediana non solo fisicamente, ma anche tecnicamente. Lui e Di Raimondo in mezzo sono riusciti a contenere la coppia Sofian-Palazzo del Barca, due eccellenze dei rossoblù. La mossa vincente, che dà un volto completamente nuovo ai cervotti, è sulle fasce, perché Garruto e Gerardo portano una vocazione offensiva alla compagine difficile da contenere, a maggior ragione se sulle fasce laterali gli arancioverdi partono in superiorità numerica. Manca solamente il gol alla fine alla banda Ursoleo, forse unica pecca in una partita che ha rilanciato le ambizioni dei cervotti.