Under 14
03 Dicembre 2022
Il difensore del Nizza ValleBelbo Celeste Cristal
Come nelle favole...giocare in una squadra di provincia e arrivare a disputare un provino con la nazionale italiana, probabilmente il desiderio di ogni bambino o bambina che abbia mai dato un calcio ad un pallone. Un sogno verrebbe da pensare, vero ma, come chiunque si sarà sentito ripetere almeno una volta nella vita, a volte i sogni si realizzano, soprattutto se si è disposti a crederci fino in fondo! Ecco, la storia di Celeste Cristal, giovane centrale difensiva (classe 2008) attualmente in forza al Nizza Vallebelbo, in cui è titolare inamovibile da inizio campionato e recentemente chiamata dagli azzurri per disputare un provino che, stando a quanto riferito dai presenti, sarebbe andato benissimo, superando ogni più rosea aspettativa.
Insomma, un vero e proprio successo su tutta la linea e che testimonia come, con l'impegno e il duro lavoro, ogni risultato sia possibile. Certo, il talento è importante, ma allo stesso tempo, vi sono altri fattori, parimenti importanti, che contribuiscono al possibile lancio di una nuova carriera e anche questi elementi alla giovane calciatrice non mancano come ha sottolineato il suo tecnico al Nizza Lorenzo Domanda
«Siamo tutti orgogliosi di Celeste, è una ragazza a modo ed educata, che lavora sodo, si allena duramente e che possiede inoltre grandi potenzialità»
Naturalmente però non possono mancare anche le parole della protagonista che ha provato a descrivere le sensazioni provate dopo aver ricevuto la convocazione, ecco di seguito riportate le sue parole:
«Ricevere quella chiamata è stata per me un'emozione incredibile, unica ed indescrivibile! Ricordo ancora quando il Presidente chiamò i miei genitori per comunicarmi che ero stata ammessa ad un provino per la nazionale e credo di non aver mai provato una sensazione così forte come allora. Per me è stato un onore poter vestire la maglia azzurra portando in alto, al tempo stesso, anche il nome della società in cui gioco e mi alleno ossia il Nizza, che ringrazio di cuore perché il merito della chiamata lo devo soprattutto a loro che mi hanno fiducia permettendomi di giocare e di esprimermi al meglio».