Il figlio di Amadeus gioca nell'Inter: ha 14 anni ed è una promessa del vivaio nerazzurro

Si chiama Alberto José Sebastiani, e già dal nome si capiscono molte cose. Se non altro per quel "José", voluto dal padre - Amadeus, al secolo Amedeo Sebastiani - in onore dello Special One Mourinho, artefice del Triplete nerazzurro nell'annata 2009/2010. È nato il 18 gennaio 2009 ed è un interista doc, ma la sua fede nerazzurra non si limita al tifo. Difatti la maglia dell'Inter non la indossa solamente allo Stadio Meazza quando segue la sua squadra del cuore, bensì ogni weekend da diversi anni a questa parte, essendo un giocatore - e che giocatore - del vivaio interista. Attualmente è parte integrante della rosa di Under 14 guidata da Luca Pedrinelli, tecnico campione d'Italia in carica, e in questo campionato conta ben 7 presenze. Ha già sfidato squadre del calibro di Atalanta e Albinoleffe, e lo ha fatto - come sempre - giocando tra i pali. Il piccolo Sebastiani ricopre infatti il ruolo di portiere ed ha tutte le carte in regola per un futuro roseo, essendo da diversi anni uno dei classe 2009 più promettenti sulla sponda nerazzurra del Naviglio.

RUOLO

Dovendo trovare un paragone con qualche collega più grande, rimanendo magari nel mondo interista, il baby portiere per certi versi ricorda André Onana. Del numero 1 camerunese ha innanzitutto l'esplosività, essendo in grado di effettuare ogni tipo di intervento - che sia un'uscita o una parata - prendendo forza dalle gambe. Dopodiché la fisicità, un aspetto tuttora chiaramente in fase di sviluppo ma, potenzialmente, un punto di forza da qui ai prossimi anni. Parlando di futuro, quello del giovane portiere è ancora tutto da scrivere. Tuttavia, per lui come per diversi altri baby nerazzurri, saranno decisivi questi ultimi mesi della stagione. A cavallo tra giugno e luglio, infatti, i due gruppi di Under 14 - quello guidato da Sala che compete nel girone A e quello di Pedrinelli (e, appunto, di Sebastiani) che compete nel girone B - verrano uniti al fine di formare la rosa che parteciperà al prossimo campionato Nazionale di Under 15 Serie A e B.

DESTINO

Tempo al tempo. Nel frattempo è evidente che l'Inter abbia avuto, ha tuttora ed avrà sempre un ruolo importantissimo nella famiglia Sebastiani. Ritornando al 18 gennaio 2009, data di nascita di José, salta all'occhio una curiosità. Era una fredda domenica invernale e l'Inter, guidata proprio da Mourinho, era impegnata a Bergamo per sfidare l'Atalanta. Il risultato? Un rotondo 3-1 in favore della Dea firmato da Doni (doppietta) e Floccari, mentre per i nerazzurri il sigillo della bandiera vide la firma di Ibrahimovic. Lo stesso che, appena sei mesi dopo, si trasferì a Barcellona con conseguente arrivo a Milano di Eto'o: il resto è storia. Ritornando ai giorni d'oggi, il 18 gennaio racconta però anche di uno straordinario trionfo nerazzurro. Parliamo di quanto avvenuto esattamente tre settimane fa a Riad, quando Dimarco, Dzeko e Lautato Martinez hanno fatto piangere il Milan consegnando all'Inter la Supercoppa Italiana. Nato nel giorno di una sconfitta, 14enne nel giorno di una stracittadina vinta con anche un trofeo alzato al cielo: che sia la chiusura di un cerchio per il piccolo José? Chi può dirlo. Intanto i nerazzurri hanno vinto un altro derby della Madonnina, ricordato così da papà Amadeus in conferenza stampa nella giornata di ieri, appena qualche ora prima dell'inizio della 73ª edizione del Festival di Sanremo: «Ho chiamato Simone Inzaghi e mi sono complimentato con lui, ho visto un'Inter spettacolare».