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Under 14

La Figc e la 'formula innovativa' per lo Scudetto. Dopo il campionato dove non contano i gol, sfornato un altro 'capolavoro'!

Le 'menti' del Settore Giovanile e Scolastico si inventano il 'torneo della parrocchia' per la Final Four Tricolore dell'Under 14

Under 14 Pro - La Figc e la 'formula innovativa' per lo Scudetto. Dopo il campionato dove non contano i gol, un altro 'capolavoro'!

Under 14 Pro - La Figc e la 'formula innovativa' per lo Scudetto. Dopo il campionato dove non contano i gol, un altro 'capolavoro'!

Il calcio è un gioco semplice… O almeno lo era... Tante volte abbiamo sentito pronunciare questa frase e queste parole a tecnici illuminati, vincenti, addetti ai lavori di ogni categoria e livello. Un concetto però, che sembra sempre più sconosciuto alle ‘menti’ di chi guida, organizza e, purtroppo, detta le regole in Figc e in particolare nel Settore Giovanile Scolastico.

Quelle 'menti' che nel corso degli ultimi anni hanno trasformato e stanno trasformando il 'semplice gioco del calcio' in qualcosa che nemmeno i ragazzi in campo riconoscono. Un calcio in cui non sanno, a fine partita, chi abbia vinto, perso o pareggiato… Imbarazzo poi, che inevitabilmente si ripercuote su un sistema che non riesce più a competere a livello internazionale (vedi eliminazione freschissima al primo turno dell’Italia U17 dell’Europeo) e non fa emergere i propri giovani talenti. Salvo poi ‘accorgersi’ alle soglie del 2023 che ‘nel campionato Primavera ci sono troppi stranieri’…


Sì perchè dopo aver distrutto la scuola calcio - giochino dopo giochino, invenzioni di punteggi di partite in base a calcoli a tavolino e non in base ai gol e ‘dimenticato’ il patrimonio tecnico-culturale del nostro calcio e della nostra scuola di calcio all’italiana - l’onda lunga delle ‘invenzioni’ a tavolino ha ormai invaso anche la sfera di quello che era il gioco più semplice del mondo: 11 contro 11, chi segna un gol in più vince, punto.

Troppo semplice? Per alcune ‘menti’ evidentemente sì. Quella semplicità non è sufficiente e non è abbastanza per gli ‘illuminati’. Che oltre alla scuola calcio stanno trasformando anche campionati di società professionistiche e ragazzi di 14 anni (e non società di promozione sportiva, oratoriale o amatoriale) in qualcosa che piace e può piacere soltanto a chi ha confuso la pratica di uno sport, il calcio, con un percorso psicologico-formativo-ludico-motorio-amatoriale-parrocchiale. Che nulla o quasi ha più a che fare con quello splendido gioco del calcio così semplice e immediato.

Prima il paradosso del campionato Under 13 Pro, con in campo formazioni professionistiche di Serie A e Serie B (e non rappresentative di paese), trasformato in un ‘giochino’ da tavolo in varie manche con punteggi che danno più valore ad una distinta o a un giochino o una ‘meta’, invece che premiare la semplicità del ‘chi fa un gol in più’. Con scene imbarazzanti di staff che a fine ‘partita’, per capire chi ha vinto, devono mettersi a tavolino, calcolare mete, numero di giocatori e altri criteri che, quando hanno finito, i ragazzi sono quasi a casa, ovviamente senza sapere chi abbia vinto… E che a fine ‘campionato’ vede promosse alle fasi finali squadre che sul campo hanno fatto meno gol e punti delle altre ma hanno messo più ragazzi in distinta, magari anche qualche ragazza perchè fa più ‘inclusività’, alla faccia del merito e di quel gioco del calcio così semplice e stupendo. Trasformando la gioia e l’attesa delle partite (la cosa per cui ogni bambino o ragazzo gioca a pallone) in qualcosa che può piacere solo a psicologi e pseudo filosofi di ciò che non è più calcio.


Poi, con la pubblicazione del regolamento per la Final-Four del campionato Under 14 Pro, che vede in campo ragazzi di 14 anni di squadre professioniste al massimo livello in Italia (dalla Juventus alla Fiorentina e con altre big ‘perse per la strada come Inter, Milan eccc…) e stravolge la semplicità e si vanta di aver pensato ad una ‘formula innovativa’ inventandosi di far giocare anche due partite 8 contro 8 in contemporanea in un girone all’italiana per assegnare lo Scudetto, si è forse raggiunto il massimo del minimo….

Ebbene sì, a ragazzi di 14 anni che giocano a calcio da almeno 7 anni, ad un livello professionistico di impegno, le ‘menti’ della Figc cosa ’apparecchiano’? Un nuovo regolamento per la disputa delle gare, della formula e dei punteggi, trasformando l’evento e il momento più importante della stagione, in un torneo di parrocchia! Ed il ‘bello’ è che se ne vantano pure… Scrivendo anche a chiare lettere nella presentazione del regolamento, il loro ‘orgoglio’:

«è stata elaborata la proposta che viene indicata nel presente Regolamento della Fase Finale Nazionale, attenuando quanto più possibile il livello competitivo del Torneo, e sviluppando l’attività con maggior coinvolgimento dei giovani calciatori»

L'estratto della Premessa al Regolamento della Final-Four Under 14 Pro: 'leggere per credere'...



Perchè il nuovo nemico da combattere è sempre più ‘l’agonismo’, la ‘competizione’ secondo gli ‘illuminati’… Dimenticando che sia proprio il confronto, la voglia di migliorarsi, di superarsi (ovviamente in un contesto di regole e comportamenti) ciò che fa progredire individualmente i ragazzi e trasforma un gruppo in una squadra. Nascondersi dietro ‘il coinvolgimento dei giovani’ quando si parla di una partita di calcio tra squadre professionistiche e assegnando uno Scudetto, significa confondere le cose, le idee e stravolgere quello splendido gioco del calcio così semplice.


A ragazzi di 14 anni la Figc e il Settore Giovanile e Scolastico dicono che lo scudetto non verrà assegnato giocando 11 contro 11 e dovendo segnare un gol in più. No, troppo semplice. Troppo bello… Ci si inventa, solo ed esclusivamente per la Final-Four (ancora più incredibile) che ogni squadra giochi contro l’altra in un girone all’italiana. Con la ‘vera partita’ 11 contro 11 che dura soltanto 2 tempi da 20’, e poi, in contemporanea, giocare altre due partite, su un campo ridotto, 8 contro 8. Quindi: invece di giocare 1 partita 11 contro 11 e dare la vittoria a chi fa un gol in più si aggiungono altre due partite, 8 contro 8 in contemporanea, che hanno lo stesso valore e anzi, varranno di più della ‘vera partita 11 contro 11’. Una vera genialata! Il risultato? Un mega 'torneo della parrocchia' di 2 giorni che assegnerà lo Scudetto Under 14 Pro 2022-2023!

Final Four per lo Scudetto del Campionato Under 14 Pro o 'torneo della parrocchia'?



Per la felicità e l’orgoglio soltanto di quelle menti che pensano di inventare e reinventare anno dopo anno, quello che non è più lo sport più semplice e bello del mondo! Con il paradosso dei paradossi che, invece di prendere atto di quella che era stata la final-four dello scorso anno, tra le finali più belle di tutto il panorama giovanile, con Empoli e Inter a dare spettacolo, e migliorare quella formula - consentendo alle formazioni migliori di arrivare a giocarsi lo Scudetto -, si è ‘distrutto tutto’, inventandosi un 'torneo della parrocchia'.

Senza nulla togliere infatti alle quattro squadre che si sono guadagnate sul campo la qualificazione, ovvero Juventus, Fiorentina, Parma e Padova, la scorsa edizione vide l’Inter campione in finale sull’Empoli con Juventus e Roma eliminate in semifinale e forse si sarebbe dovuto, al massimo, ricercare una formula che vedesse più formazioni d’elite alla fase finale, perchè è proprio il confronto a far migliorare e progredire. E invece si sono visti triangolari di qualificazione in stile Champions (vedi il triangolare Juventus, Inter e Atalanta…) per poi arrivare alla Final Four e giocarsi l'atto più significativo con una due giorni in stile torneo amatoriale...


Con il record e il primato poco invidiabile per le ‘menti illuminate’ della Figc e del Settore Giovanile e Scolastico, di aver scontentato e lasciato quantomeno sorprese le stesse società professionistiche partecipanti. I commenti infatti si sono ‘sprecati’ e anche il portale del Parma, ha lanciato la notizia della final four, rimarcando nel titolo e mettendo tra virgolette, proprio quella ‘formula innovativa’ che sa di totale bocciatura…

La notizia sul sito del Parma sul regolamento: la parola 'innovativa' tra virgolette (non) a caso?

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