GiovanniPisano, tecnico dell’Under 15 dell’Uboldese, è arrivato nella società rossonera due anni fa, dopo essere stato per quattro anni alla Robur Saronno, sempre accompagnato dal suo collaboratore e dirigente Marcello Nocera.
In passato Pisano ha giocato a calcio, i primi anni ha sempre nei campionati Regionali con le maglie di Sporting Cesate e Rhodense, e ha concluso la carriera all’Oratorio di Gerenzano, che militava in Terza Categoria.
Pisano presenta la sua squadra e racconta il rapporto che ha con la società dell'Uboldese: «Ormai questo è il mio secondo anno, riensando alla scorsa stagione posso dire che a febbraio stavamo facendo molto bene, in campionato ce la giocavamo con tutti, tranne con le top del girone che adesso giocano quasi tutte nei regionali. Quest’anno a settembre ci siamo ritrovati in 23, tre giocatori titolari che avevamo l’anno scorso sono andati via, uno al Legnano, uno alla Gerenzanese e uno all’Airoldi, ma in compenso sono arrivati 5 nuovi innesti, due di questi sono molto bravi e con grande margine di crescita, con gli altri c’è da lavorare, così come con il resto della rosa. L’obiettivo mio e della società è quello di fare crescere e migliorare i giocatori; quando sono arrivato la squadra non era molto buona e quindi ci siamo imposti questo obiettivo, che, fino a febbraio stavamo portando a termine. Dopo i quattro anni alla Robur Saronno, pensavo di prendermi un anno sabbatico per prendermi il patentino UEFA C, ma mi è arrivata la chiamata del Direttore Sportivo dell’Uboldese, che mi ha offerto questa esperienza con i 2006 e ho subito accettato, è una categoria a cui sono affezionato. Ho sfruttato questo stop per prendere il patentino UEFA C, non è stato facile gestire il lavoro, la famiglia e lo studio per prepararsi a questo esame, ho passato molte sere fino a tarda ora per studiare e seguire le lezioni; penso che il calcio non sia fatto di libri, ma di allenamenti e partite, solo sul campo si può dimostrare qualcosa».
Successivamente l’allenatore presenta la sua squadra: «Ho una rosa molto ampia, composta da giocatori con capacità tecniche e con giocatori con cui si deve lavorare molto; abbiamo grande qualità dalla trequarti in poi, esterni di attacco, centroavanti e qualche centrocampista; in difesa ci stiamo lavorando, con tempo possiamo migliorare; il difensore centrale e capitano ChristianDamiani è l’esempio da seguire, l’ho scelto io personalmente come capitano, perché mi sembrava quello con più carisma e con la testa sulle spalle, è un leader nello spogliatoio, un ragazzo che viene ascoltato da tutta la rosa. Per quanto riguarda i due portieri, sono entrambi bravi, si impegnano e anche loro hanno margine di crescita».
Infine, il tecnico conclude l’intervista presentandoci lo staff che lo segue il weekend: «Inizio col dire che non ho un vice allenatore, alleno da solo; per quanto riguarda i dirigenti sono due, Claudio Belfanti e MassimilianoPappacoda, sono entrambi genitori di due ragazzi che ho in rosa, sempre molto disponibili e presenti per ogni evenienza».
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