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Under 15

È morto Alessandro Ursoleo: il Lucento piange l'amico, il padre, l'allenatore

Aveva 52 anni, il funerale lunedì. VIDEO: il saluto dei suoi ragazzi Roberto Melano, Federico Greco e Alessio Esposito

Chi é mai stato al Lucento, anche solo per il tempo di una partita, sa quanto sia un'arena sempre rumorosa, sempre festante. Chiunque sia mai stato al Lucento, quindi, può capire quanta sproporzione faccia il silenzio che aleggiava stamattina in corso Lombardia. Un silenzio necessario, dominante ma dovuto. Dovuto perché nella serata di ieri è morto Alessandro Ursoleo.

L'allenatore di 52 anni ha accusato un malore ieri sera dopo una partita di calcetto. D'un tratto l'amico, il padre, l'allenatore è venuto a mancare lasciando un vuoto incolmabile non solo in tutto il Lucento e in tutte le società che ha allenato, ma in tutto il panorama calcistico piemontese.
Coraggioso e passionale, Ursoleo ha sempre fatto della sua famiglia e dell'unità del gruppo la sua forza tanto da avere come immagine di profilo Facebook le esultanze di Melano e Piazzolla contro il Mirafiori. Se questo ha sempre fatto di lui un punto di riferimento per chiunque lo incontrasse, al tempo stesso rende ancora più dolorosa la perdita di una personalità così positiva.

Famiglia Ursoleo

La famiglia Ursoleo, sempre compatta dietro ad Alessandro. Dal figlio Dennis a sinistra, tutti a tifare papà Ursoleo. In questa foto sul campo del Volpiano alla finale del torneo All Stars contro il Chieri. 

UNA SQUADRA SCOSSA

Questa mattina, venerdì 15 aprile, il Lucento Under 15 sarebbe dovuto partire alla volta della riviera romagnola per partecipare a un torneo fino a lunedì sera. Nonostante la tragica notizia sia arrivata nella serata di ieri, l'appuntamento alle 9:00 non è stato disdetto. Tutti puntuali, il gruppo 2007 composto da genitori e ragazzi si è presentato di fronte al portone rossoblù. Per stringersi, capire e consolarsi. Con la dirigente Nadia a svolgere il suo compito, questa volta più arduo che mai.

In attesa di capire quando poter dare l'ultimo saluto al loro allenatore, i ragazzi esprimono forte un desiderio: se ci fosse la possibilità, compatibilmente con rosario e funerale, Roberto Melano e compagni vogliono andare al torneo, vincerlo e portare la coppa come miglior saluto per il loro allenatore. Questo però non è più possibile perché nella giornata di domenica si terrà il rosario, mentre in quella di lunedì il funerale a cui la squadra per intero parteciperà. 

«Era come un padre per me» commenta Adem Arfaoui, centrocampista tuttofare del Lucento. «Il prossimo turno c'è la Bruinese - spiega Carlo Piazzolla - Diceva che se avessimo vinto quella avremmo sicuramente vinto il campionato» e il capitano Roberto Melano gli risponde: «Lo vinciamo di sicuro! Ne sono certo!». Alessio Esposito non ci crede ancora, prova, ma non riesce a darsi spiegazioni. 

QUI LA VIDEO INTERVISTA A MELANO, GRECO E ESPOSITO

La squadra si compatta e sta vicina, per compensare una mancanza gigantesca e che vuole onorare facendo quello che Alessandro Ursoleo gli ha sempre insegnato: giocando a calcio divertendosi, anche se adesso sarà molto, ma molto più difficile. 

Lucento 2007

Il Lucento prima di questa estate al torneo All Stars. 

LA SOCIETA' LUCENTO

Da ogni società e da ogni conoscente arrivano il cordoglio e la vicinanza al figlio Dennis, attuale calciatore del Caselle, ma cresciuto col padre al Venaria fino all'esperienza nel professionismo a Novara, e a tutta la famiglia. Non può che arrivare in modo più sentito e puntale il messaggio di Paolo Pesce, scritto proprio mentre fuori dal cancello rossoblù si raduna la squadra:

Da ieri sera abbiamo un altro Angelo Custode lassù in cielo seduto accanto a Franco Riconda, con Sergio Pareti, Berto Garino e purtroppo tanti altri ancora, tutti lì a guardare le partite dei nostri ragazzi....E' stato un colpo tremendo Alessandro, quando è iniziato il tam tam e le voci hanno cominciato a girare nessuno voleva crederci, solo l'altro ieri eri al bar del Lucento a prendere il tuo solito caffè, e sorridente come sempre scherzavi con mia mamma, avevamo parlato Lunedi pomeriggio e con entusiasmo avevi accolto la nostra proposta di ricominciare dai più piccoli, portandoli con un biennio nel settore giovanile dove li avresti guidati magistralmente, come del resto hai fatto con i tuoi Giovanissimi, quest'anno, primo torneo del superoscar fermato solo in finale, un Caduti di Superga ed un Tappari magistrali, ma soprattutto un campionato incredibile, sempre li a lottare per i primissimi posti, e non hai mai smesso di crederci, e come ti dicevo l'altro giorno, in certi momenti solo tu continuavi a farlo.
Proprio stamattina dovevi partire con i tuoi ragazzi per andare a fare un Torneo a Rimini, era il suggello ad una stagione meravigliosa era la degna chiusura di un cerchio che avevi creato con tutti loro......ma il destino non te l'ha concesso! Sai una cosa Alessandro? Io sono qui a Lucento a scriverti e fuori davanti al cancello si sono radunati alcuni dei tuoi ragazzi, sono qui per te Alessandro e questi gesti fanno comprendere più di tante parole, quanto sei riuscito a trasmettere a loro a livello umano.....
La vita è ingiusta, io parlo di calcio e mi dimentico del vuoto che hai lasciato ai tuoi cari, non ci sono parole per descrivere il dolore che stanno provando.
Ti vorrei abbracciare e ringraziare per tutto quello che ci hai trasmesso, sempre con la calma e con il sorriso, non ti dimenticheremo mai Alessandro questo è certo.

Paolo Pesce

Il Lucento è una famiglia, un branco compatto. Lo è sempre stato e Ursoleo un lottatore col sorriso sempre stampato sulla faccia. Per questo non poteva fare a meno che lasciare il segno in tutti quelli che il Lucento lo vivono. Tra questi anche Alessandro Pierro che ci manda un messaggio:

Sinceramente Alessandro non ho avuto modo di conoscerlo molto fuori dal campo, ci trovavamo spesso a scambiare 2 parole nei cambi turni settimanali e tutte le volte mi ha sempre trasmesso sensazioni positive.
Lato calcistico uno di quegli allenatori che non fanno molto rumore ma che si faceva sentire, molto umile e silenzioso. Lui faceva parlare il campo, un uomo di società, sempre disponibile e mai polemico.
Un ricordo che mi lega a lui è la doppia finale di quest'anno del Superoscar al Chisola, mi colpì molto una sua frase, nonostante la grande delusione, ebbe ancora una parola di incoraggiamento per me. Gli dissi «peccato Ale, mi spiace» e lui mi rispose «ora pensa a vincerla tu anche per me».
Sicuramente lascia un vuoto pazzesco, non solo come allenatore ma soprattutto come uomo dal peso specifico importante.
Spero che i suoi ragazzi del 2007 possano qualificarsi alle fasi finali per potergli dedicare quel sogno che ricorreva con loro da 2 anni

Alessandro Pierro

La redazione di Sprint e Sport si stringe con un caloroso abbraccio al Venaria, ex squadra di Ursoleo, al Lucento, ma soprattutto a tutta la famiglia e piange insieme a tutti la perdita di un amico sincero.

IL ROSARIO SI TERRA' DOMENICA ALLE 18
IL FUNERALE LUNEDI' ALLE 8:30
Parrocchia Sant'Ambrogio, Corso Cincinnato 225, Torino

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