Under 15
16 Settembre 2022
Filippo Caputi, nuovo innesto dell'Alpignano dal Lascaris. Foto Marco Giorgio
«20 o 25 minuti per tempo… cosa vuoi che dicano?». Forse non tutto, ma qualcosa sicuramente sì. A poche ore dall’inizio dei campionati regionali si avvia alla conclusione il grande antipasto della stagione sportiva torinese e come ogni anno il SuperOscar dice qualcosa.
Dà indicazioni sulle corazzate torinesi, che nella passata stagione hanno tiranneggiato sui 5 titoli regionali in palio, dice quali squadre possano incarnare il ruolo di mine vaganti nei vari campionati, dice qualcosa sulle campagne di rinforzo. Insomma, dà tanti indizi per leggere l’avvio di stagione delle torinesi e che quindi interessa a tutti, tanto alle società cuneesi (che hanno spesso e volentieri a che fare con Chisola e altre squadre della cintura sud), quanto alle vercellesi e novaresi che ospitano in pianta stabile il Volpiano Pianese nel girone A.
Le Finaliste
Notizia: non c’è il Chisola. Doveroso soffermarsi sul dato che all’appello manca chi la passata stagione ha cannibalizzato competizioni, partite, numeri e gioco. A farla fuori è il Chieri di Matteo Negro grazie alle reti di Omar Shaker e Stefano Palumbo. Un 1-2 che se fa apparire nuvole nuove sul cielo di Vinovo (pur senza scalfire le certezze di D’Acierno e compagni), dall’altro schiarisce un cielo di colore azzurro su Chieri.
Al Rosato ci sarà una finale con i padroni di casa ringalluzziti e rinforzati da mercato e risultati e un Alpignano che mastica ancora amaro per la finale regionale persa in rimonta nella passata stagione e quella persa ai rigori del SuperOscar. Entrambe contro il Chisola. Sulla strada di Baseggio ora non c’è più la bestia nera, ma una corazzata diversa e forse altrettanto pericolosa, ma la sua squadra, già rodata e tecnicamente invidiabile l’anno scorso, ha i giusti rinforzi per affrontarla in uno scontro spettacolare. Ai soliti Curri, Molon, Fioccardi,… si sono aggiunti il mastino difensivo scuola Lucento Ferjani, l’ex Toro Cretu e un’alternativa a Ledda come punta centrale Pennucci dal Pianezza. Insomma, un’iniezione che rende l’Alpignano più completo e quindi più determinato a raggiungere ciò che nella passata stagione ha solo accarezzato.
Dati e statistiche
Tanti i marcatori che brillano in questo avvio. Di fronte a conferme su cui nessuno aveva dubbi (Giambertone 4 gol, Palumbo 5, …) si registra qualche novità: vuoi per il mercato, vuoi per i calciatori in sé. Scettro in mano ad Alessio Gaetano Ietto. Già protagonista col Gassino nella passata stagione, si è dimostrato subito pronto anche con la nuova maglia delle Foxes in quanto ha messo a segno 5 reti (4 nei gironi e una ai quarti) più un gol dal dischetto nella batteria contro il Lucento.
Stefano Palumbo attaccante del Chieri.
Una conferma mica da ridere perché così va a rendere il tandem con Edoardo Reci, suo rivale nella classifica marcatori nella passata stagione, un mix esplosivo che rende la Volpiano-Pianese ancora più grande. Ottime prime impressioni anche per Samuele Calamita, dal Toro al Chisola, capace di mettere a segno 4 marcature. L’intesa con Giambertone c’è, ma va ancora più affinata per rendere il reparto offensivo di Mandes senza paragoni. Ottimo SuperOscar anche per due calciatori che l’anno scorso han vissuto una parabola ascendente senza troppi riflettori addosso. Ovvero Christian Piras della Pro Eureka e Federico Halip del Lascaris.
Corazzate ambiziose
Già detto quello che si doveva sul Chisola, un occhio va messo su Pro Eureka e Lucento. I settimesi di Augusto Dotto, inseriti nel girone A, hanno margine per continuare quel cammino fatto la passata stagione sotto la guida di Marco Ferreri. Inizio sotto traccia e risultati che man mano si stabilizzavano in senso positivo fino alla conquista del secondo posto. Un mercato accurato e una fisicità di rincorsa che sta arrivando può aiutare la Pro a compiere quei gradini che li dividono da diventare una big di categoria.
Christian Piras, esterno della Pro Eureka di Augusto Dotto
La prima squadra a far registrare una sconfitta al Chisola nel settore giovanile è stato il Lucento di Alessio Rapisarda che si candida a essere una vera e propria palla pazza. La sconfitta col Bsr (squadra comunque ostica, come già dimostrato l’anno scorso) rende spaesato l’osservatore della vittoria col Chisola. Il Lucento è questo: Loris Cirri e compagni sono capaci di tutto e il contrario di tutto devono però rincorrere quella continuità tenuta l’anno scorso.
Impossibile dimenticarsi del Lascaris di Luca Meschieri: i bianconeri sanno chi sono e cosa possono fare e come raggiungere gli obiettivi e superarli. La maturità e l’intelligenza è la loro forza. Un passo falso (anche se 3-0 fa rumore per una delle migliori difese 2008) ci può stare contro un Volpiano molto offensivo; così come perdere 1-0 ai quarti col Chisola. Ma il cammino fatto vedere finora continua a descrivere un Lascaris equilibrato che forse deve integrare ancora un po’ quei pochi innesti mirati che dovrebbero servire a portare più gol. Masi, Perucca, Caglioti e Comolli han già fatto vedere cosa sanno fare prima della sosta. Il Lascaris rimane in agguato, pronto a stupire.