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Under 15 Femminile

4-3 in finale alla Juventus, le ragazze di Zago assaporano il gusto del "tricolore"

Inter vittoriosa a Chiusi nell'atto finale del Pre Season; Farroni sigilla allo scadere, battuta anche la Roma in semifinale

Ap

Le ragazze dell'Under 15 nerazzurra con la coppa Pre Season

Non è uno Scudetto, ma comunque un trofeo ufficiale tinto di tricolore quello conquistato dall'Inter la scorsa domenica a Chiusi, in provincia di Siena. Le ragazze di Matteo Zago si aggiudicano il Torneo Pre Season Under 15 in un crescendo entusiasmante fino alla finale vinta contro la Juventus (che nel nel girone aveva strapazzato proprio le nerazzurre), dando prova di qualità tecniche ma anche di grande affiatamento: tutti ottimi segnali in vista della stagione che ora può a tutti gli effetti cominciare.

La possibilità di vivere subito un'esperienza di questo calibro contro le avversarie più forti della penisola è stato senza dubbio un valore aggiunto, non soltanto per l'Inter, in un processo di forgiatura di squadra che dovrà arrivare a maturazione in inverno, quando, secondo la nuova struttura, prenderà già il via la fase interregionale. Si è partiti col botto, quindi, e i fuochi artificiali delle nerazzurre sono stati i più spettacolari. Ma andiamo con ordine...

LA SEMIFINALE

La cornice è importante, più si avvicinano le partite e più l'emozione sale tra le ragazze. La prima sfida è contro la Roma (a giugno l'Inter aveva perso proprio contro le giallorosse la finale 3°-4° posto di Under 15); è una partita estremamente difficile, le capitoline passano in vantaggio e conducono fino ai minuti finali, quando l'Inter trova il pareggio con Nora Spatuzzi (che lo scorso anno avevamo osservato con la maglia del Fiammamonza prima del suo trasferimento estivo in nerazzurro), su assist di Gambirasio.

Il gol è un'iniezione di adrenalina che porta, poco dopo, al gol partita messo a segno Lucrezia Corti sugli sviluppi di un'azione di calcio d'angolo. Nell'altra semifinale, la Juventus di Luca Vood batteva largamente il Napoli nel rematch della finalissima scudetto di Cesena, confermandosi la squadra più quotata per la vittoria finale alla luce di tutto il percorso nel torneo.

LA FINALISSIMA

Contro le bianconere è una gara sentitissima. Ancora vivo il ricordo del 5-1 inflitto da Piccardi e compagne soltanto poche settimana fa, e tanta è la voglia di rivincita. L'Inter approccia benissimo, sorprendendo le avversarie e chiudendo il primo tempo in vantaggio 2-0. Il primo gol è di Petrillo, ispirato da Verrini, il raddoppio arriva invece su calcio di rigore, procurato dalla stessa Viola Petrillo e trasformato da Rachele Giudici. La Juve rientra in partita anche grazie a un mezzo episodio: l'Inter tentenna dopo un presunto fallo non concesso, distrazione fatale che permette alle bianconere di pareggiare, prima del gol del 2-2 messo a segno con un bellissimo tiro dalla distanza. È il momento chiave dell'incontro: la rimonta subita potrebbe fiaccare il morale delle nerazzurre, che invece rispondono alla grande, restando pienamente in partita senza deconcentrarsi o abbattersi. 



Ancora Giudici segna il 3-2 su azione da corner prima della fine del secondo tempo, ma la Juve risponde pareggiando in chiusura di terza frazione in una partita è bellissima e incerta. L'Inter, però, questa volta ne ha di più, e appena prima del fischio finale segna la rete del definitivo 3-2. Punizione dalla trequarti ancora di Verrini e colpo di testa vincente di Farroni che sigilla la partita e consegna la coppa alle milanesi.

Partecipazione e grande affiatamento, come detto, sono state caratteristiche vincenti di un gruppo altamente inclusivo, dove le ragazze si proteggono l'una con l'altra. Ma nella vittoriosa cavalcata sono state particolarmente evidenti (senza voler per questo sminuire le altre) le prestazioni di Alessandra Maio, in campo per tutti i minuti della finale in un percorso che l'ha portata a guadagnarsi con merito una maglia da titolarissima; di Lucrezia Corti, la nuova arrivata da Lecco che ha giocato un torneo fuori categoria; e di Sofia Verrini, sicuramente tra i profili più interessanti in chiave futura per classe e mentalità.

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