Cosa dà più soddisfazione di diventare matematicamente campionesse d'inverno con quattro giornate di anticipo? Sicuramente riuscirci in occasione dello scontro diretto contro la seconda in classifica, l'Aosta 511 di Eric Filippone, che, rispetto alla gara molto combattuta dell'andata, non riesce a replicare la prestazione sul campo del Bacigalupo e soccombe con un netto 9-2 per le padrone di casa. Le granata di Fulvio Francini infatti dominano quasi incontrastate la partita, assediando senza sosta la porta avversaria protetta da Yousr Hamrouni - non di ruolo trovatasi a sostituire l'assente Aurora D'Asta - e affidando la difesa della propria alle solidissime Serena Zoia, Alessia Chiarello ed Eleni Falconi, oltre all'insuperabile Matilde Morando tra i pali. Un calo di concentrazione degli ultimi minuti però, costa al Torino due gol subiti nel giro di tre giri d'orologio, rovinando la prestazione fino a lì sostanzialmente perfetta delle granata.
Inizia la partita con possesso per le gialloblù. Il loro giro palla viene subito fermato dal reparto centrale granata di Nicole Nardi e Alessia D'Aguì che restituiscono la sfera alla squadra. Dopo cinque minuti arriva il primo gol con Alessia Scolamiero che, ricevuto un lancio lungo dalla difesa, scavalca la propria marcatrice con un controllo di testa e insacca con facilità. Passano altri 4 minuti e di nuovo Scolamiero, impossessatasi della sfera in area di rigore, calcia con decisione, non lasciando scampo a Yousr Hamrouni, nonostante il suo tentativo di parata; 2-0.
L'Aosta tiene inizialmente testa alle azioni delle avversarie con un pressing a tutto campo portato in particolare dalla capitana gialloblù Greta Allamani e da Sophie Careri, che riescono a mettere in difficoltà in alcuni frangenti il possesso granata. La loro reazione però, oltre a non durare molto, viene stroncata dal terzo gol di Scolamiero che segna questa volta su una ribattuta dopo un calcio di punizione respinto debolmente dalla portiera gialloblù; 3-0.
Nel secondo tempo il Torino lascia leggermente la presa, consentendo alle avversarie di riprendersi i propri spazi e creare qualche pericolo per la porta di Matilde Morando, ancora con Greta Allamani e Sophie Careri, le due giocatrici dell'Aosta che più hanno combattuto per la causa della propria squadra, correndo instancabilmente per tutti i 75 minuti di gioco. Careri in particolare si rende autrice di un'incredibile occasione al 5' minuto, realizzata grazie al suo talento da centravanti e neutralizzata solo da un grande intervento di Morando. Complici anche alcune decisioni arbitrali discutibili, le azioni gialloblù si spengono ancora nel vuoto, vanificando gli sforzi delle ragazze di Filippone. Il Torino riprende l'iniziativa a fine tempo e, nonostante venga inizialmente fermato dagli interventi difensivi di Valentina Pontiggia, Jael Trapani e Sharon Filippone, segna ancora al 24' minuto, questa volta con la neo-entrata Gaia De Francesco. La numero 11 granata riceve un lancio lungo e, dopo un controllo a seguire che neutralizza Pontiggia, incrocia di potenza nell'angolino lontano; 4-0 che conclude la seconda frazione.
Nella ripresa sono le granata a mantenere l'iniziativa e tornano subito in gol di nuovo con Gaia De Francesco, ancora dalla destra, ancora con un tiro potente sul secondo palo. Un minuto dopo Alessia Scolamiero, servita in area da Sofia Tundo, segna alla cieca di tacco restando di spalle alla porta. Al 5' minuto un innocuo cross in area si trasforma nell'ennesima rete quando, dopo una deviazione della difensora Jael Trapani, la portiera gialloblù non riesce a trattenere il pallone che finisce in rete. Poi ancora al 9' minuto De Francesco, con tutta l'intenzione di pareggiare con Scolamiero, segna la sua personale tripletta con un tiro al volo di piattone su assist ancora di Sofia Tundo; 8-0.
Non c'è bisogno di farsi grandi illusioni: ormai la direzione della partita è chiara e inevitabile. Ma a mollare non è l'Aosta, per quanto abbattuta dal risultato, bensì il Torino che, anche continuando ad attaccare con Alessia Scolamiero (esausta ma ancora desiderosa di segnare), si rilassa sempre più, consentendo alle avversarie di riprendere l'iniziativa. Nonostante la stanchezza infatti, le ragazze di Filippone ricominciano a spingersi in avanti e ad attaccare con Kristel Zorzato e Sophie Careri. E' proprio quest'ultima ad approfittare di una gravissima leggerezza difensiva granata su un rinvio dal fondo dell'Aosta che, lasciato sfilare, consente alla bomber gialloblù di inserirsi in area e allungare la palla in porta. Subito dopo Zorzato prova a diminuire ulteriormente il distacco con un tiro pazzesco, allontanato da un altrettanto incredibile intervento di Matilde Morando, che toglie la palla dall'angolino. Due minuti più tardi, dopo una prolungata azione offensiva dell'Aosta, la palla arriva a Rita Zappia che, trovatasi in una buona posizione, tira di prima intenzione e piazza la palla sul secondo palo su cui rimbalza per poi depositarsi in rete; 8-2.
Manca ormai poco alla fine dei giochi, ma il Torino sembra essersi risvegliato dal suo torpore e ancora Scolamiero si fa carico del suo impegno offensivo, procurandosi un rigore - dubbio - per un contrasto con Valentina Pontiggia. Sul dischetto si presenta Nicole Nardi la quale calcia con semplicità sul lato destro, senza ricevere alcun tipo di opposizione dalla portiera avversaria; 9-2. La partita si conclude poco dopo.
Per quanto la superiorità tecnica e tattica del Torino fosse evidente, le granata non sono riuscite a imporre il proprio dominio a 360 gradi, come ci si sarebbe aspettati dopo il faticato 5-6 dell'andata. Il valore della squadra è indiscutibile, ma ciò su cui Fulvio Francini dovrà lavorare è la tenuta mentale del gruppo: per essere veramente la squadra migliore è necessario sviluppare un cinismo tale da impedire a ogni avversaria si incontri la minima possibilità di reazione, anche dopo aver accumulato un così netto vantaggio. Questa stessa capacità è stata molto ben acquisita dalla Juventus di Luca Vood che in un modo o nell'altro rimane sempre un passo avanti alle rivali; certo, non solo per questa ragione, ma ne comporta comunque un netto distacco di rendimento. Nulla su cui Francini non possa mettere mano e lavorarci.
IL TABELLINO
TORINO-AOSTA 511 9-2
RETI (8-0, 8-2, 9-2): 5' Scolamiero (T), 9' Scolamiero (T), 19' Scolamiero (T), 24' st De Francesco (T), 2' tt De Francesco (T), 3' tt Scolamiero (T), 5' tt aut. Hamrouni (A), 8' tt De Francesco (T), 19' tt Careri (A), 21' tt Zappia (A), 24' tt rig. Nardi (T).
TORINO: Morando 7, Falconi 6.5 (1' Rossi 6), Zoia 7 (12' tt Brandi sv), Nardi 7, Chiarello 7, Mirto 6.5 (14' st De Francesco 8), Tundo 7 (8' tt Di Perna 6), D'Aguì 7 (17' st Romano 6.5), Scolamiero 8. A disp. Avonto, Ruffin, Daniele, Rabbione. All. Francini 7. Dir. De Mauro - Sapuppo.
AOSTA 511: Hamrouni 6, Pontiggia 6.5, Trapani 6, Filippone 6, Allamani 7, Bosonin 6 (1' st Branche 6), Zorzato 6, Zappia 6.5, Careri 7. A disp. Bordet. All. Filippone 6 - Cerri.
ARBITRA: Simona Chirivì di Collegno 5.5.
LE PAGELLE
TORINO

Morando 7 Chiamata in causa in diverse occasioni, si fa sempre trovare preparata, confermando la sua affidabilità alla squadra. Si prodiga in spettacolari parate su Careri e Zorzato, rimediando agli errori delle compagne.
Falconi 6.5 Nelle vesti di capitana amministra la difesa a tre e porta il suo contributo anche a centrocampo, dove assiste Nardi e D'Aguì. Svolge un buon lavoro di copertura della fascia destra con tanti interventi in chiusura nei confronti delle attaccanti avversarie.
1' tt Rossi 6 Entra in campo non completamente concentrata, riuscendo a fermare in alcune occasioni le offensive gialloblù, ma lasciandone passare altre, mancando di opporsi come sarebbe in grado di fare.
Zoia 7 Pilastro della difesa granata, si dimostra un ostacolo insormontabile sia nell'uno contro uno sia in velocità, impedendo ogni via di passaggio alle attaccanti dell'Aosta e riuscendo a resistere egregiamente al loro pressing.
Nardi 7 Con il contributo di D'Aguì impone il gioco del Torino a centrocampo e segue gli svolgimenti della maggior parte delle azioni della squadra. Partecipa molto anche alla fase offensiva con alcuni tiri insidiosi che non centrano mai lo specchio della porta, finendo alti o sull'incrocio dei pali. Si rifà con il gol su rigore che chiude la partita.
Chiarello 7 Gioca centrale di difesa, posizione che le consente, oltre di compiere numerosi e ottimi anticipi sulle attaccanti avversarie, di prendere palla e andare in progressione come un treno sulla fascia centrale, lasciando la retroguardia a Zoia e Falconi. In fase difensiva si compatta con le due compagne, formando un muro invalicabile.
Mirto 6.5 Corre molto sulla fascia dalla quale serve molti cross in mezzo all'area per Tundo e Scolamiero. Con quest'ultima in particolare scambia diversi palloni nella trequarti avversaria, che consentono alla numero 9 granata di arrivare al tiro in molte occasioni.
14' st De Francesco 8 Entra decisa a lasciare il segno nella partita riuscendoci egregiamente. Non solo segna dopo più di un mese di digiuno, ma lo fa per ben tre volte, siglando la sua prima tripletta stagionale con reti di pregevole fattura. Arricchisce la sua già ottima prestazione con tante discese sulla fascia e con il suo dribbling fulminante, che lascia spesso sul posto l'avversaria.
Tundo 7 Gioca una partita d'alta intensità nella quale partecipa alla fase d'impostazione del gioco e torna con frequenza in difesa quando la situazione lo richiede. Il suo contributo maggiore però è quello offensivo, poiché con i suoi innumerevoli scatti sulla fascia e i suoi altrettanto numerosi cross, riesce a creare tante occasioni ghiotte per le compagne, servendo due preziosi assist per Scolamiero e De Francesco.
8' tt Di Perna 6 Riporta velocità sulla fascia destra, sostituendo un'esausta Tundo. Partecipa con determinazione alle fasi offensive, durante le quali cerca spesso di raggiungere il fondo con palla al piede per servirla in mezzo alle attaccanti.
D'Aguì 7 Sfrutta la sua altezza per imporsi bene al centro del campo, dove gestisce con tranquillità il possesso assieme a Nardi, con cui trova un'ottima intesa. Possiede un buon controllo e buone doti di protezione palla, mentre il suo tiro lo si vede in una sola occasione che finisce però alta di poco sopra la traversa.
17' st Romano 6.5 Tiene alto il ritmo di gioco, che con le sue finte e la sua qualità rimane a lungo nelle mani del Torino. Subisce però un leggero calo verso metà del terzo tempo, influenzata dal risultato e dal generale spirito della squadra in campo.
Scolamiero 8 Non esiste mondo in cui la bomber granata non porti alla vittoria la propria squadra anche contro la seconda in classifica, segnando quattro gol da punta nata. Continua a cercarne altri fino ai minuti finali con ottime girate e una grinta invidiabile, grazie alla quale corre e lotta per tutti i 75 minuti, finendo anche a terra coi crampi nel finale di partita. E' forse lei a rappresentare maggiormente lo spirito guerriero necessario alla sua squadra per vincere senza problemi ogni partita.
All. Francini 7
Affronta la partita deciso a mostrare il proprio valore alle avversarie valdostane, ma non riesce a infondere lo stesso spirito in tutte le ragazze, poiché alcune, nonostante i primi due tempi di dominio, perdono la presa nei minuti finali. Si va a complimentare con Filippone a fine partita - gesto assolutamente non scontato - dimostrando grande sportività verso la squadra avversaria.
AOSTA 511

Hamrouni 6 Imparare a giocare in porta dall'oggi al domani è un compito quasi impossibile, che lascia inevitabilmente in difficoltà chi si cimenta. Yousr Hamrouni ci prova, opponendosi come può ai tiri delle granata, ma raramente il risultato è buono.
Pontiggia 6.5 Si oppone con forza e decisione alle iniziative dell'attacco avversario, limitandone il più possibile lo spazio d'azione. Fa sentire la sua presenza a Scolamiero e De Francesco e, anche non riuscendo sempre a bloccarle, ne ferma talvolta l'avanzata con ottimi interventi decisivi.
Trapani 6 Si impegna per chiudere le linee di passaggio tra le attaccanti avversarie, fermando, quando ci riesce le loro azioni. In fisicità e tecnica però non riesce a competere con Scolamiero, dalla quale viene sempre superata nell'uno contro uno.
Filippone 6 Cerca di limitare come può le iniziative delle attaccanti avversarie, non sempre con successo, stringendosi in difesa con Trapani. All'ultimo secondo di gioco salva la squadra da un ulteriore gol con un intervento provvidenziale in scivolata che toglie la palla dai piedi di Di Perna, lanciata in porta.
Allamani 7 Corre, lotta, suda e si sacrifica dal primo all'ultimo minuto a suon di interventi salvifici nella propria difesa, tantissimi recuperi palla e una serie di finte ubriacanti, che lasciano sedute per terra le avversarie. Pressando costantemente, riesce in alcune occasioni a rubare palla alle difensore, andando così al tiro o servendo palloni in mezzo alle compagne. La capitana si carica la propria squadra sulle spalle.
Bosonin 6 Cerca spunti in avanti, non ricevendo però palloni dalle compagne, impegnate a contrastare il dominio del Torino. Talvolta avanza palla al piede verso l'area avversaria, ma non riesce mai a sfondare il muro eretto dalle difensore granata.
1' st Branche 6 Aiuta Zorzato e Careri a spingere in avanti la squadra nella fase finale della partita con il suo pressing e la sua corsa sulla fascia destra. Nelle fasi di maggiore difficoltà preferisce giocare bassa e fornire supporto alle difensore per bloccare le azioni del Torino.
Zorzato 6 Si rende molto presente negli sviluppi offensivi dell'Aosta, lanciando lungo le compagne e cercando il gol in diverse occasioni. In una di queste - clamorosa - tira con precisione mirando all'angolino e solo un miracolo di Morando le impedisce la gioia della marcatura.
Zappia 6.5 Da centrocampista contribuisce molto sia in fase difensiva che in attacco, tornando molto in difesa per bloccare l'avanzata di Romano, le cui finte non la scompongono, e impegnando molte volte Morando con i suoi tiri. In un'occasione viene stesa in area dalla stessa portiera granata, rischiando di farsi fischiare un rigore a favore, non giudicato tale dalla direttrice. Segna infine il secondo gol dell'Aosta, piazzando con precisione la palla sul secondo palo.
Careri 7 Assieme ad Allamani costituisce la principale spina nel fianco per la squadra di casa con un pressing costante portato fino ai minuti finali nonostante la stanchezza accumulata nelle gambe. Il suo impegno viene premiato quando negli ultimi 10 minuti di partita sfrutta l'indecisione della difesa, sbuca dal nulla e, toccando la palla in porta, segna il gol che risolleva l'umore della propria squadra.
All. Filippone 6 Non riesce a replicare il risultato conquistato sul campo di casa, dovendo soccombere al denso possesso palla del Torino. Si innervosisce nel corso della partita per il suo andamento e per la gestione arbitrale, non sempre lucida nei suoi interventi.