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Under 15 Femminile

Le pagelle della finale: il lieto fine di Gaia Tomaselli vale un dieci; un altro dio è caduto per mano di Di Falco

All'Inter di Zago è mancato l'ultimo titolo, il più importante: ma che stagione per Casiraghi e le sue compagne

Le pagelle della finale: il lieto fine di Gaia Tomaselli vale un dieci; un altro dio è caduto per mano di Di Falco

Iris Di Falco

Due squadre arrivate meritatamente in finale. Due squadre differenti per dna e per interpreti, ma simili per qualità e prospettive verso i rispettivi volori. A marzo, nella finale dell'Annovazzi, vinse l'Inter, anche se alle rossonere mancavano alcune delle giocatrici più pronte di quest'annata. Stavolta il Diavolo era al completo, ma si è trovato di fronte un avversario che non ha mai smesso di crescere in questa stagione, conquistando un trofeo dopo l'altro. È stata partita vera, giocata giocata sui momenti e sui dettagli, decisa - come spesso accade nelle grandi sfide - dai colpi di classe delle singole.

MILAN

Rai Giulia 7.5 L'Inter non calcia tantissimo nello specchio della porta in questa finale, ma sull'occasione di Sasso nel primo tempo lei ha un balzo da giaguaro. E tanto basta per promuoverla ampiamente. Brava anche nel disinnescare una traiettoria velenosa di Farroni dalla distanza.
Pomati 8 Abituati a standard da numero uno, vederla sbagliare un pallone come quello regalato nel secondo tempo ha fatto spalancare gli occhi. Unica macchia in un'altra prova maestosa da parte di una giocatrice che, tra i difensori, è probabilmente la più forte d'Italia. Anzi, senza il probabilmente.

Rai Rebecca 8.5 Per Rebecca è stata la stagione della maturazione. Con Pomati sempre con le Allieve è toccato a lungo a lei reggere il delicatissimo equilibrio difensivo del Milan. In finale è praticamente perfetta contro avversarie di rango altissimo. Può essere ben fiera di se stessa.
Hu 9 Che grande rivincita anche per lei, che aveva vissuto sulla pelle la delusione della finale di martedì. La sua partita è un concentrato di personalità e scienza calcistica applicata. La sensazione è che potrebbe giocare in tutti i ruoli e sempre ad altissimi livelli. Impressionante come vada in crescendo, chiudendo la sua prova con l'assist per il gol di Tomaselli.
Rabbolini 8 La prova di Ginevra è stata tra le più preziose da un punto di vista tattico. Non era un difensore e non era una centrocampista: era entrambe le cose. Per due tempi abbina sacrificio e iniziativa dimostrando di meritarsi appieno la maglia da titolare.
1' tt Parolo 8 Tra le migliori 2009 del vivaio. Se all'Annovazzi era andata in sofferenza sul grande ritorno nerazzurro, questa volta entra con perfetta concentrazione, aiutando a soffocare gli ultimi sforzi avversari. Doveva fare quello: blindare la difesa e proteggere il risultato. E il Milan non ha rischiato più nulla.
Montaperto 9 Super Angy è uno dei grandi fattori di questa squadra. Come Rabbolini il suo ruolo in campo è ibrido, ma dovunque si trovi, la sua presenza mette ansia alle rivali. È la prima a provarci con un gran destro. Ed è sempre lei che va via di forza propiziando il 2-1 di Stendardi.
13' tt Tomaselli 10 Se questa finale fosse stata un film, non poteva avere un finale più bello. Torna in campo dopo l'infortunio alla caviglia contro la Juve che pareva doverla escludere da tutto in una stagione maledetta, e mette il punto sullo Scudetto con un gol che nemmeno nei sogni. Ma ancor più di questo, le bastano quindici minuti di partita per far vedere che come tocca il pallone lei non lo tocca nessuno. 
Stendardi 9.5 Si era ampiamente riscattata col Napoli, e in finale dimostra perché l'avevamo definita l'attaccante perfetta. Con Montaperto che svolazza da una parte all'altra lei è il punto di riferimento principale davanti. Ma Annais non è una punta di quelle che aspettano il pallone. Lei partecipa sempre, partecipa a tutto, e alla fine la mette dentro su una delle pochissime palle concesse dall'Inter. Proprio come fanno i veri campioni.
1' tt Franco 7.5 Entra col piglio e la determinazione giusta, raccogliendo ottimamente l'eredità della compagna e arrivando anche a un soffio dalla gioia personale.
Di Falco 9.5 L'"ammazza dei" colpisce ancora: dopo aver matato la Juventus, Iris lascia un segno profondissimo anche in finale con un gol di intuito, tecnica e intelligenza. Giocatrice assolutamente micidiale per corsa, tiro e carattere. Se Prati usa questo sistema di gioco è anche perché può contare su una godslayer come lei.
15' st Galluzzi 8 La giocatrice che per classe più ricorda Tomaselli, tanto da esserne stata la prima sostituta quando Gaia è mancata per infortunio. Colpisce la sua spavalderia nel tentare con semplicità colpi dal coefficiente estremo. In finale Scudetto, sotto età, prova un pallonetto di piatto alla Veron come fosse al parco a giocare coi cuginetti.
Peres 8 In Under 17 aveva giocato una buona finale, in Under 15 ne disputa una grandissima tenendo insieme i reparti mentre Hu è più libera di strappare. Probabilmente l'ultima giocatrice a cui Prati rinuncerebbe, con il paradosso che vi ha dovuto in realtà rinunciare per tutta la stagione. 
All. Prati 10 Come scritto in apertura, questa è anche la vittoria di un'idea di calcio offensiva e per certi versi temeraria. C'è solo una squadra capace di giocare in questo modo, e adesso anche di vincere, in questo modo. Quella di Ilenia Prati. La migliore espressione italiana del calcio giovanile femminile.

INTER

Robbioni 7 Da premiare il riflesso iniziale sul bolide di Montaperto, assieme a una soglia di attenzione sempre elevata al cospetto di un attacco infernale come quello rossonero. Sul secondo gol respinge, purtroppo per lei, in zona Stendardi.
1' tt Santambrogio 6.5 Entra e fa il suo in un momento molto difficile per la squadra, il cui morale si affievolisce dopo un gol su cui serviva probabilmente più di un miracolo.
Casiraghi 8 Una guerriera che onora la fascia indossata al braccio. Gran duello nel primo tempo con Di Falco, si rialza e torna a lottare anche dopo i contrasti più duri. Come un vero capitano non abbandona la nave fino alla fine. (25' tt Avilia sv)
Verrini 7 Era a mezzo servizio, e si è visto. Ciò non le ha però impedito di essere protagonista e di confermarsi una delle giocatrici più pronte, sotto tutti i punti di vista, per un futuro da professionista.
15' st Maio 6.5 Montaperto, che è il "doppio" di lei, le scappa via quando non ha ancora fatto in tempo a calarsi al meglio in partita. Cresce però col passare dei minuti e gioca una finale più che dignitosa.
Giudici 8.5 È uno dei crack della squadra e lo dimostra anche questa volta, con un gol da centravanti navigato e la solita partita onnipresente. Il secondo gol nasce da una sua mezza leggerezza; senza quella il voto sarebbe stato ancora più alto. (25' tt Gambirasio sv)
Petrillo 7.5 La sua prova è come spesso accade specchio di quella di squadra. Cerca spesso giocate intraprendenti, qualche volta un po' velleitarie. Parte forte, dando la scossa e trascinando le compagne, ma finisce in calando (anche per problemi fisici), proprio come l'Inter. (23' tt Dell'Orto sv)
Farroni 8 Il piazzato con cui pesca Giudici sul gol è poesia; la maturità mostrata al centro della difesa è da alzarsi in piedi e batterle le mani. Da centrale adattata tiene testa all'attacco più forte d'Italia uscendo dal campo a testa non alta, di più.
Crippa 7.5 Alessia Crippa è tra le giocatrici che più sono cresciute nella stagione nerazzurra. Un cigno di centrocampista capace di palleggiare con con grazia e padronanza. Le è mancata la giocata risolutrice, forse, ma si è meritata il palcoscenico più alto. (20' tt Consonni sv)
Sasso 8 Mai come stavolta (almeno nei casi in cui l'abbiamo vista in azione) Lucrezia ha dimostrato di essere non solo una grande realizzatrice, ma anche un'attaccante in grado di dialogare bene con la squadra. La sua presenza destabilizza le avversarie, che le fanno due regali di fatto. Sul primo fa il massimo ed è brava Rai. Sul secondo esita un istante di troppo e non riesce a sfruttare una chance che poteva cambiare la partita. Quando dicevamo che lo Scudetto si è giocato e risolto sui dettagli...
Palmeri 7 Prestazione generosa per Francesca, che aveva aperto le marcature nella semifinale contro la Roma. Ci prova prima dalla parte di Rebecca, poi da quella di Pomati quando Zago la scambia con Petrillo. Non riesce a graffiare ma partecipa sempre alla manovra di un'Inter che tiene bene il campo. Almeno per due terzi di gara.
18' st Bescapè 7 Marta entra in un momento parecchio critico, riuscendo però a gestire bene diversi palloni, e regalando anche dribbling emozionanti.
All. Zago 9 Dopo il Quarenghi, il Pre-Season, il Campionato Invernale, quello Primaverile, e la Bracco Cup Annovazzi... è mancato il titolo più importante. Con il piccolo grande rimpianto di non aver potuto utilizzare una giocatrice come Lucrezia Corti. Ha preso in mano un gruppo promettente e l'ha trasformato in una grandissima squadra. Complimenti Matteo, anche per questa finale.

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