Under 15 Femminile
30 Giugno 2023
Foto FIGC
Dalle lacrime amare a quelle più dolci, dalla tristezza sconfinata di una finale persa ai rigori alla gioia più cristallina di uno Scudetto vinto in un derby! Il Milan lascia a Senigallia il tricolore Under 17 ma carica sul pulmann per il Vismara quello Under 15, annata che in casa rossonera rappresenta qualcosa di speciale. Il trionfo di Ilenia Prati e delle sue diavole è anche il trionfo di un'idea di calcio aggressiva e spregiudicata, unica nel panorama della categoria, inimitabile come le ragazze che hanno saputo tramutarla in vittoria anche nell'ultimo e più importante scontro con le rivali cittadine. L'Inter ci ha provato, ha saputo reagire, ha saputo combattere, ma alla fine ha dovuto arrendersi a ciò che è parso il finale scritto di una favola col 3-1 di Tomaselli.
Giocatrici che si conoscono tra loro, che si temono, che si ammirano, che si sono sfidate nella partita più importante della loro giovane carriera. La finale di Senigallia è stato uno spot per un calcio ancora troppo poco seguito e poco rispettato. Un peccato, perché la qualità calcistica di queste giocatrici, e di quest'annata 2008 in particolare, lascia intravedere un futuro entusiasmante per il calcio femminile. E l'augurio, è che sempre più persone se ne possano accorgere.
Le formazioni di partenza al Bianchelli sono quelle previste. Nel Milan Rabbolini gioca come quarta di centrocampo a destra ma con un occhio sempre alla fase difensiva. Allo stesso modo, Montaperto - punta assieme a Stendardi - ripiega sul binario laterale in fase di non possesso. Milan più vivace e pressante in avvio, l'Inter però regge bene il campo provando a mettere a fuoco il lavoro offensivo di Sasso, sempre in agguato. Il primo brivido arriva al 6' con una botta di Montaperto da una posizione molto defilata, che esalta il riflesso di Robbioni. Gara che si stabilizza nella parte centrale del primo tempo, con Zago che scambia di fascia Petrillo, partita a destra, con Palmeri. L'Inter sembra aver preso tutte le distanze, e ha una grossa occasione al 23': Hu è troppo leggera in disimpegno, il pallone arriva a Sasso che controlla, carica il fucile e spara impegnando Giulia Rai al volo plastico.
Nessun cambio nel primo intervallo, ma non c'è tempo di rimettere gli occhi sul campo che la partita che si stappa. Un colpo di testa in avanti di Hu arriva a Di Falco, che lancia un'occhiata a Robbioni per capirne la posizione, e poi la supera con tocco in anticipo di esterno sinistro. Il Milan prova subito il colpo del ko con una sfera tesa su cui Stendardi non arriva di un soffio, ma l'Inter rialza subito la testa e aumenta immediatamente i giri, con Petrillo che prova a suonare la carica. La partita e vibrante: Montaperto ispira Rabbolini che potrebbe calciare, ma sceglie il passaggio al centro che sfila tra una selva di gambe. Dall'altra parte Crippa supera in tunnel Peres e prova un velenoso tiro dalla distanza. Brivido enorme al 12': stavolta è Pomati a sbagliare l'appoggio consegnando di fatto il pallone a Sasso, ma la 9 questa volta sembra quasi incredula, non riuscendo a mantenere la freddezza per colpire. Gol solo rimandato, perché un attimo dopo la punizione lunga e invitante di Farroni trova lo stacco di Giudici ad anticipare tutti per l'1-1. Primi cambi: Maio per Verrini e Galluzzi per Di Falco, ma non c'è un attimo di sosta. Stavolta è proprio Giudici a concedere un pallone, Montaperto vince di forza il duello con Maio e calcia; sulla respinta di Robbioni c'è Stendardi che ribadisce in gol il 2-1 Milan.
Dentro Franco per Stendardi, e Parolo per Rabbolini nel terzo tempo, con l'idea rossonera di coprirsi leggermente di più, grazie alla 2009. L'Inter cambia il portiere inserendo Santambrogio. L'avvio di ultima frazione è un momento cruciale, con le nerazzurre chiamate a fare la partita e un Milan più guardingo. Le rossonere provano a innescare il loro Raptor biondo in avanti, mentre Montaperto va sempre a caccia della posizione più fastidiosa. Il destro debole di Bescapè su invito di Sasso non è abbastanza al 10', i minuti scorrono e il pallone si fa sempre più caldo. A scrivere la parola fine però ci pensa lei, capitano troppo spesso in questa stagione perseguitata dalla sfortuna: a pochi minuti dal suo ingresso in campo, Gaia Tomaselli raccoglie l'invito di Hu, prende la mira e incrocia di sinistro un gol di rara bellezza, un gol copertina, un gol che le restituisce tutto in un colpo solo. Ancora la 10, un attimo dopo, sugli sviluppi di un corner, salta secca l'avversaria scaglia una rasoiata a fil di palo. Mancano dieci minuti, sotto 3-1 l'Inter non ne ha più, e dopo un incrocio di Franco in un finale di gestione arriva triplice fischio. Il Milan di Ilenia Prati è meritatamente Campione d'Italia.
Milan-Inter 3-1
RETI (1-0, 1-1, 3-1): 2' st Di Falco (M), 14' st Giudici (I), 18' st Stendardi (M), 16' tt Tomaselli (M).
MILAN: Rai Giulia 7.5, Pomati 8, Rai Rebecca 8.5, Hu 9, Rabbolini 8 (1' tt Parolo 8), Montaperto 9 (13' tt Tomaselli 10), Stendardi 9.5 (1' tt Franco 7.5), Di Falco 9.5 (15' st Galluzzi 8), Peres 8. A disp. Atamo, Lopez, Spagliardi, Strecapede, Palopoli. All. Prati 10.
INTER: Robbioni 7 (1' tt Santambrogio 6.5), Casiraghi 8 (25' tt Avilia sv), Verrini 7 (15' st Maio 6.5), Giudici 8.5 (25' tt Gambirasio sv), Petrillo 7.5 (23' tt Dell'Orto sv), Farroni 8, Crippa 7.5 (20' tt Consonni sv), Sasso 8, Palmeri 7 (18' st Bescapè 7). A disp. Basellini, Clericetti. All. Zago 9.
ARBITRO: Latuga di Pesaro 7.5.
ASSISTENTI: Baldoni di Ancona e Longarini di Macerata.
AMMONITE: Tomaselli (M), Pomati (M), Galluzzi (M), Verrini (I).