Under 16 A-B
15 Ottobre 2023
David Bonacina autore del gol per il momentaneo pareggio in Torino-Sampdoria Under 16
Troppa Sampdoria per questo Toro, non a caso i blucerchiati sono primi a punteggio pieno e guardano dall'alto della classifica tutte le altre squadre (a pari merito con il Parma). Non riescono ad ingranare i granata di di Michele Vegliato, che incappano ancora in un'altra sconfitta, la seconda di fila dopo quella subita contro il Genoa.
CONTINUITÀ Il Toro non cambia fisionomia e continua a schierarsi con il solito 4-4-1-1 che in fase di possesso diventa quasi un 3-5-1-1, in cui alle spalle dell'unica punta Gabriele Falasca si aggira il capitano Andrea Luongo, uno dei pericoli maggiori per la difesa avversaria. A difendere i pali c'è Francesco Cereser, a proteggerlo ci pensano (da destra verso sinistra) Lucas Cekrezi, Mattia De Lucia, Edoardo Bergomi e Nicolò Berto. Sulla linea metodista troviamo Patrick Odendo sulla corsia destra e David Bonacina su quella opposta, in mezzo coprono Giovanni Zacchera e Samuel Amisano.
Squadra che vince non si cambia, ovviamente la Samp non stravolge e Bandinelli segue giocando con il 3-4-2-1, i cui interpreti sono: Luca Musio in porta, Schembre, Terranova e Viani compongono il terzetto difensivo, Fruscione e Semino larghi sulle corsie, capitan Parodi fa coppia con Scandi a centrocampo, il trio delle meraviglie è formato dal binomio Valenza-Mirto in qualità di seconde punte a supporto di Lorenzo Paratici.
TUTTO IN BILICO La reazione del Toro c'è e si vede, anche prima dell'inizio di gara quando tutti i giocatori e componenti dello staff si mettono in cerchio, liberano un urlo ricco di rivalsa e sono pronti a scendere in campo. Ogni calciatore granata vuole scacciare i fantasmi del brutto inizio di campionato e lo fanno provando a pressare forte la Sampdoria e giocando con il pallone a terra. La costruzione a tre mette in difficoltà i blucerchiati che fanno difficoltà nel prendere le misure ai giocatori con più qualità del Torino, uno fra tutti Luongo, sempre raddoppiato dagli avversari.
I ritmi sono altissimi, il primo spunto della partita arriva all'11' e sorride ai Torelli: una super azione nata sulla catena di sinistra, protagonista proprio Luongo che illumina il campo del Cit Turin con un tacco elegante per servire sulla sua verticale Falasca, vede dentro l'area di rigore Bonacina, il quale però non riesce ad arrivare sul servizio troppo lungo del compagno. Dopo il tentativo centrale di Zacchera da fuori area che non crea tanti pericoli all'attento Musio tra i pali, la Samp comincia a prendere le misure e inizia a bussare alla porta dei granata. Cercano il gol e lo trovano al 17' con una super azione manovrata, studiata e provata durante gli allenamenti: il possesso palla prolungato stagna il Toro dentro l'area, Paratici gioca di sponda allargando la palla dalle parti di Fruscione, punta e salta secco Berto e con un destro potentissimo riesce a sorprendere Cereser sul primo palo con una botta che s'infila sotto il sette.
Sembra essere caldo Fruscione, il quale dopo il gol sembra non voglia fermarsi e pochi secondi più tardi si rivede il duello sulla destra con Berto, al 18' lo lascia di nuovo sul posto e lascia partire un traversone diretto verso Paratici, ma la difesa in quale modo evita guai, mettendo il pallone in calcio d'angolo.
Che partita! Non ci si ferma un attimo, la palla gira da una parte all'altra tenendo tutti con il fiato sospeso. Il Toro non smette di pressare i difensori della Samp e infatti al 21' sfrutta l'errore in disimpegno di Fruscione e arriva il gol che vale il pareggio, meritato, per i granata, a cui sorride la dea bendata sul tiro forte sì, ma non irresistibile dal limite dell'area di Bonacina, che si infila alla destra di Musio, spiazzato per colpa di un leggero tocco che lo mette fuori causa.
Il Toro segue sulla scia positiva, e con un Luongo in fiducia può essere tutto più semplice. Al 27' dal nulla cambia passo e parte in velocità contro tutto il muro blucerchiato, ma un super Terranova evita pericoli e ribalza l'azione da difensiva in offensiva, vede Paratici sul filo del fuorigioco, si immola verso la porta, calcia, ma trova solo l'illusione del gol, trovando solamente l'esterno della rete.
Ora la Samp cerca di alzare il baricentro e si fa vedere Valenza al 34' con un tiro che finisce di poco a lato dopo il bello scambio rapido con Semino. Gli basta solo il secondo tentativo quattro minuti più tardi per trasformare la conclusione in gol, servito in modo preciso da Mirto, che scivola ma trova lo stesso l'assist dopo essersi ritrovato la palla vicino in modo fortunato su un rimpallo vinto e a Valenza resta solo che appoggiare in porta.
ENTRO E SEGNO La Sampdoria chiude la prima frazione di gara attaccando e rientra dagli spogliatoi proprio con lo stesso atteggiamento di come aveva finito, cambiando solo una pedina nel suo scacchiere, ovvero Scandi per Tomas Svietkin. In questo modo si abbassa Valenza sulla linea di centrocampo, mentre Svietkin fa coppia con Mirto.
Ambedue le difese sembrano leggermente lezione: quella del Toro pare leggera sui cross e sulle uscite, mentre la blucerchiata si prende rischi non da poco, ad esempio il dribbling di Terranova nella sua area di rigore, fortunato a riconquistare la palla dopo che Amisano gliel'aveva rubata.
Al Toro sono mancate soprattutto le galoppate di Odendo, il quale ne tenta qualcuna nel secondo tempo senza trovare troppa fortuna. Ci prova anche colui che gli subentra, Riccardo Sheji, con i suoi guizzi interessanti cerca d'infilarsi tra le maglie della Samp.
Il nuovo duetto formato da Mirto e Svietkin sembra coesistere alla grande, anzi, alla grandissima. Mirto cala la giocata da fuoriclasse con un cross che è una pennellata indirizzata in modo preciso sulla testa dell'ex Priamar Savona, che stacca più in alto di tutti e la sua conclusione aerea prima bacia il palo e poi si insacca alle spalle di Cereser.
L'1-3 sembra abbia tolto qualcosa in termini di fiducia ai Torelli, dalla panchina entrano tanti volti nuovi, si fa notare Riccardo Bianchi con la sua grinta a guidare dalla difesa e Turola con la sua velocità che potrebbe incidere sul match. Resta in campo fino all'ultimo minuto Falasca, che al 21' cerca di sorprendere Musio con una rovesciata tanto bella e spettacolare quanto difficile. Il bomber ringrazia Amisano per il passaggio. Si rivede il Toro.
L'occasione più grande per cercare il gol che almeno avvicinerebbe i granata alla Samp è quello di Cekrezi al 33': Turola sulla sinistra semina il panico, brucia l'erba e brucia anche in dribbling Schembre, arriva sul fondo, mette la sfera dentro con l'idea di servire Falasca, trovando in realtà Cekrezi, il muro blucerchiato fa da scudo a Musio che tira un sospiro di sollievo.
La partita di Cekrezi si trasforma in incubo solo due minuti più tardi: con il Toro a trazione ultra offensiva, le praterie per la Samp sono all'ordine del giorno e sullo sviluppo di un corner in favore di granata, Bovio conquista il pallone ed è lucido a servire Paratici tutto solo che ricerca la profondità, la afferra e se la mangia. A tu per tu con Cereser, arriva da ultimo uomo proprio Cekrezi che, senza pensare alle conseguenze, a pochi centimetri dalla linea di rigore, atterra da dietro l'avversario e il direttore di gara Sacco della sezione di Novara non ci pensa due volte ed estrae il cartellino rosso. Punizione dal limite affidata a Paratici ma che non riesce a trasformare, colpendo male con il destro senza trovare la traiettoria ad entrare o una deviazione.
Sacco fischia tre volte ed è gioia grande a Torino per la Sampdoria che si gode il primo posto condiviso con il Parma uscito vincitore sul campo del Pisa per 0-4. I torelli di Vegliato hanno l'obbligo di rialzarsi e la prima opportunità per farlo è una sfida tutt'altro che banale: il derby della Mole a Vinovo, una stracittadina dal sapore ancora più importante per il Torino ancora a secco di successi in questo campionato.
IL TABELLINO
TORINO-SAMPDORIA 1-3
RETI (0-1, 1-1, 1-3): 17' Fruscione (S), 21' Bonacina (T), 38' Valenza (S), 12' st Svietkin (S).
TORINO (4-4-1-1): Cereser 6, Cekrezi 6.5, Berto 6 (17' st Bianchi 6.5), De Lucia 6, Bergomi 6, Odendo 6 (33' st Turola sv), Amisano 6.5, Zacchera 6.5 (33' st Reci sv), Bonacina 7 (17' st Sheji 6), Luongo 6.5, Falasca 6.5 (37' st Moretti sv). A disp. Martena, Ciucci, Molon S., Calderone. All. Vegliato 6. SAMPDORIA (3-4-2-1): Musio 6.5, Schembre 6.5, Semino 6.5, Terranova 7, Scandi 6.5 (1' st Svietkin 7), Viani 6.5, Fruscione 7 (9' st Scarfò 6.5), Parodi 7, Mirto 7.5 (26' Bovio 6), Valenza 7, Paratici 6.5 (42' st Zenati sv). A disp. Zoppelletto, Reffo, Zanini, Rossano, Lelli. All. Bandinelli 6.5.
ARBITRO: Sacco di Novara 6.5.
COLLABORATORI: Merlina di Chivasso e Ripa di Collegno.
AMMONITI: 24' Parodi (S), 39' De Lucia (T).
ESPULSI: 35' st Cekrezi (T).
LE PAGELLE
TORINO
Cereser 6 Sui gol non c'è davvero niente da fare, dato che i tiri sono imparabili e precisi. Cerca di tenere viva l'attenzione della sua squadra facendosi sentire tra i pali.
Cekrezi 6.5 Quando si sgancia crea i pericoli maggiori e può essere decisivo. Ha una buona possibilità per segnare ma è sfortunato a trovare la deviazione del muro blucerchiato. Ci mette tutto se stesso per cambiare il risultato, letteralmente, non a caso si sacrifica prendendo un rosso che pesa in vista del derby.
Berto 6 Ottimo lavoro fase offensiva, sulla sinistra è quasi un'ala in più: si sovrappone sempre e la superiorità numerica è assicurata. Ha un po' di difficoltà nell'uno contro uno con Fruscione, il quale lo mette in apprensione nei duelli.
17' st Bianchi 6.5 Entra dimostrando tanta solidità, ma soprattuto grinta e determinazione. Sembra che giochi senza pensare al risultato, gestendo in maniera perfetta il pallone e dando sicurezza dietro alla sua squadra.
De Lucia 6.5 Non si stacca un secondo da Paratici, sgomita e vince tanti duelli contro l'attaccante blucerchiato con la sua marcatura asfissiante su di lui, senza lasciargli tempo per ragionare.
Bergomi 6 Gara solida e senza sbavature, gioca con buon applicazione e non ha paura di intervenire forte e in modo determinato sui contrasti.
Odendo 6.5 Partita di tanto sacrificio del numero 11, costretto ad aiutare la difesa sulle sovrapposizioni di Semino. Quando ne ha l'opportunità, non si tira indietro nel cercare la giocata, aiutandosi con il fisico e sgaloppando sulla sua fascia destra
Amisano 6.5 Instancabile. A fine gara il suo conta chilometri è quello più alto di tutti, corre e non si ferma mai, si sovrappone e crea sempre pericoli. Unisce la sua resistenza alla sua tecnica palla al piede e per poco che è decisiva al momento del gol del momentaneo pareggio granata.
Zacchera 6.5 In mezzo al campo è una vera e propria diga. Tutte le seconde palle sono sue e ne recupera a valanga. Le situazioni sporche sono il suo pane, riuscendo a mettere ordine su ogni pallone a metà strada.
Bonacina 7 Se sulla sinistra il Toro è più pericoloso, deve ringraziare soprattutto il suo numero 10. Nel primo tempo lascia il segno, non sbagliando nemmeno una giocata; il gol è il regalo meritatissimo per una prestazione importante. Spunti, imprevedibilità e tiro potente. Tre tra le sue tante qualità, unite nell'azione del pareggio.
17' st Sheji 6.5 Subentra a metà del secondo tempo e si dimostra un uomo in grado di essere decisivo. Possiede tutte le caratteristiche di un calciatore capace di risolvere da solo con i suoi dribbling una partita, anche con un solo guizzo.
Luongo 6.5 Il capitano è l'ultimo ad arrendersi. Il primo tempo è sublime, viene raddoppiato e triplicato dagli avversari che fanno fatica a contenerlo, ma grazie ai suoi movimenti difficili da leggere e una tecnica sopraffina, fa sembrare facile ogni sua giocata.
Falasca 6.5 Ingabbiato dai difensori blucerchiati con cui fa a sportellate, non riesce a segnare, seppur per poco. Se lui non riesce ad entrare a far parte del tabellino dei marcatori, cerca di farci entrare i suoi compagni mettendo tanti palloni interessanti in area, peccato per il troppo poco cinismo sotto porta.
All. Vegliato 6.5 Riesce ad interpretare bene il primo tempo, infatti soprattutto la posizione di Luongo fa restare in guardia la difesa avversaria che fatica a prendere le misure. Cerca con i cambi dalla panchina di invertire la rotta, ma la sua squadra resta ancora a secco di vittorie. Non può permettersi di sbagliare il derby.
SAMPDORIA
Musio 6.5 Dorme sogni tranquilli, sul gol preso è sfortunato a causa della deviazione che gli impedisce l'intervento
Schembre 6.5 Per i primi venti minuti deve contenere le cavalcate di Berto e compagni. In difesa è preciso e pulito, dimostrando anche fiducia sulla conduzione con il pallone tra i piedi.
Semino 6.5 Doppia fase pazzesca dell'esterno doriano che non si limita a guardare, bensì ad attaccare lo spazio ogni volta che vede un briciolo di campo scoperto. Dialoga bene con i compagni dando lo sbocco a sinistra, dove è quasi sempre smarcato.
Terranova 7 I piedi da centrocampista si vedono, in difesa è lui che comincia tutte le costruzioni dal basso, incaricandosi persino dei rinvii dal fondo. Non ha paura di rompere la linea e per poco non regala l'assist a Paratici.
Scandi 6.5 Roccioso. Dà equilibrio e smista i palloni a destra e sinistra senza avere mai paura di sbagliare la giocata. Gli anticipi sono tutti suoi, rimanendo sempre attento e concentrato per tutti gli 80' minuti più recupero.
1' st Svietkin 7 Decisivo. Tira fuori dal cilindro un colpo di testa perfetto, dai tempi di stacco incredibili da far vedere e rivedere nelle scuole calcio. Nei restanti 40 minuti rischia di metterne a segno altri due di gol con diverse conclusioni che si spengono a fil di palo.
Viani 7 Prima centrale, poi esterno a tutta fascia. Grande duttilità del tutto fare blucerchiato che, nonostante venga spostato di ruolo gioca senza paura in modo più che naturale in ogni posizione.
Fruscione 7 Sulla destra fa ubriacare con i suoi dribbling Berto che non riesce a stargli dietro. Il gol nasce proprio da un suo dribbling ed è di pregevole fattura. A volte deve essere più determinato su alcune giocate semplice, sulle quali ci va con un pizzico di leggerezza, nel complesso super partita del numero 7.
9' st Scarfò 6.5 Entra con concentrazione, anticipando sempre le giocate degli avversari e leggendo sempre le giocate degli avversari con un tocco di velocità in più.
Parodi 7 Il capitano della Doria è dotato di un'intelligenza tattica impressionante e lo si nota dalle linee di passaggio che gli altri non vedono. Decisivo nei cambi di campo e nelle sventagliate ad aprire la difesa avversaria, che arriva sempre con un pizzico di ritardo sui suoi passaggi precisi e intelligenti.
Mirto 7.5 Il premio di migliore in campo è tutto suo. Decide la partita con due assist stupendi, il secondo è una pennellata su una tela perfetta. Rapidità, qualità e soprattutto incisività. Trova in ogni caso il modo di lasciare il segno, sia da fermo sia con azioni in percussione, diventando imprendibile per i difensori granata.
26' Bovio 6.5 Non trova tanti palloni giocabili in quanto deve coprire sulle avanzate del Toro che cerca il tutto per tutto, nell'unico buono lancia Paratici in profondità in campo aperto con ottima lucidità e precisione.
Valenza 7 Il suo gol se lo crea e se lo porta a casa con un tiro da rapace d'area. Nel secondo tempo si vede il suo sacrificio da vero numero 10, ricoprendo la posizione di interno di centrocampo. Nonostante ciò riesce a fare lo stesso la differenza.
Paratici 7 Stranamente non trova il gol, lo sfiora però diverse volte, illudendo spesso i suoi tifosi con alcune conclusioni che escono di pochissimo dalla porta. Riesce ad essere decisivo lo stesso con l'assist per Fruscione e con giocate di una qualità sopraffina.
All. Bandinelli 7 I primi venti minuti non son facili, poi trova una quadra e con questo sistema camaleontico riesce a superare in scioltezza il Toro. I cambi sono decisivi e l'intuizione di schierare Svietkin ad inizio secondo tempo è risultata vincente.