Under 16
08 Dicembre 2021
I mitici goleador della Mario Rigamonti
Si attendeva la neve sul Centro Sportivo di Buffalora ma a fioccare sono state invece le reti della Mario Rigamonti nella porta di Muchetti, ben 5 palle non di neve ma quasi, ugualmente ghiacciate come ghiaccioli sul morale dei ragazzi del Ciliverghe. Il 5-1 finale nello scontro dell’Immacolata non rende di certo immacolata la prova dei gialloblù, provati da una cocente sconfitta - forse anche eccessivamente severa - e da una situazione di classifica non di certo esaltante: in quest’ottica forse vanno lette le reazioni costate l’allontanamento dall’area tecnica dei due allenatori ospiti. Regna la tensione a Molinetto di Mazzano. Se è vero che il Cili è passato sotto su un’azione "dubbia", è anche vero che mancavano 70 minuti abbondanti per recuperare il misfatto. Più preoccupante la resa della ripresa, quando una volta pareggiato con Botta il Cili si è letteralmente sfaldato facendosi dominare dalla Rigamonti sotto una nevicata di palle inattive che potevano forse essere gestite in altro modo. Prova incoraggiante invece per i granata, ora vicini alla zona playoff e ancora dunque artefici del proprio destino.
Fuorigioco. Un problema nel riscaldamento costringeva gli ospiti a cambiare Scalari (rimasto indisponibile in panchina) con Amato, stravolgendo dunque al tecnico i piani tattici della settimana e facendo così partire fin dal pre-gara gli undici di Molinetto con il piede sbagliato. Un sentore preoccupante. Buizza viceversa poteva sopperire ad alcune defezioni con l’apporto dei 2007 in panchina (Arici, Orizio, Ferretti), molto utili in queste situazioni. Dopo una prima fase di tatticismo iniziale, con le squadre intente per lo più a trovare confidenza col fondo scivoloso dell’impianto in erba sintetica, ecco il vantaggio granata con Salvadori che era bravissimo nello sfruttare una ripartenza originata da Perotta quando il Cili era scoperto in avanti: qui a tu per tu con Muchetti per il bomber di casa era un gioco da ragazzi mettere dentro. D’altronde un Salvadori nel giorno dell’Immacolata non poteva mancare. Seguivano a quel punto feroci proteste locali per una sospetta posizione di offside che forse poteva anche starci: la definitiva risoluzione del caso però la lasciamo ai "moviolisti" presenti in tribuna. Intanto la pioggia rendeva molto veloce il campo e tanti controlli non erano di certo col vinavil, difficile però trovare il giusto dosaggio nel passaggio in situazione atmosferiche così estreme e precarie. Verso la mezz’ora ancora Riga pericoloso sulle palle inattive dello specialista Romano, ma Soldini in cielo alzava troppo la sua incornata. Anche il Cili provava poco dopo a rendersi pericoloso sempre su palla inattiva e qui metteva in mostra una gran combinazione sicuramente provata e riprovata in settimana fino allo sfinimento: Blasi dalla bandierina per Ferrari il cui velo favoriva la conclusione in corsa di Colosio, il quale impattava di prima intenzione salvo poi vedersi uscire la parabola esternamente dallo stesso effetto impresso al pallone. Da applausi però lo schema. Sempre a cavallo della mezz'ora altra occasione per i locali propiziata dal solito Salvadori, fermato e caduto di mestiere al limite: sulla mattonella Perotta e ben due tentativi a disposizione. Nel primo conclusione sulla barriera, nella ripetizione voluta dal direttore invece si faceva bloccare in due tempi da Muchetti, strepitoso nella circostanza. E dopo una fitta rete di passaggi da PlayStation della Mario Rigamonti tutti dentro per la meritata tisana rigenerante.
Botta e risposta. Al rientro gli ospiti a questo punto provavano a rimescolare le carte vedendo i suoi ancora in gara e desiderosi di rivalsa. Qualche spostamento sulla scacchiera e un cambio di modulo (dal 4-3-3 iniziale al 4-4-2) contribuiva a far confondere i riferimenti ai locali, perlomeno al rientro dagli spogliatoi. Non per nulla in questa fase arrivava anche l’agognato pareggio del Ciliverghe con Botta, bravissimo nel farsi trovare al posto giusto nel momento giusto per un botto artificiale anticipato davanti a Dallera. In effetti il Cili per quanto mostrato si sarebbe meritato il pari già da un quarto d’ora abbondante, e una grande azione partita da Blasi, lavorata sulla corsia sinistra da Ferrari per l’assistenza sul taglio di Botta portava così il punteggio nuovamente in parità (1-1). Tutto troppo bello per essere vero. E difatti ecco l’immediato 2-1 che tagliava definitivamente le residuali speranze ai gialloblù, da questo momento scioltisi come neve al sole: punizione calciata da Perotta, tacco fantascientifico di Romano a scavalcare Muchetti e sulla riga il pallonetto era facile preda del tocco sottomisura di Biena, anche lui puntuale come un orologio svizzero. Il Botta e risposta tagliava definitivamente le gambe al Cili, da quel momento in poi sempre più in difficoltà. Ecco dunque il tris su di un calcio di rigore procurato da Biena dopo un sandwich in area: era il momento di Perotta che spiazzava freddamente per il definitivo colpo del ko tecnico e la sua conseguente consacrazione a man of the match. Intanto arrivava il rosso anche per Luterotti, per proteste, e Botta armava quasi dal fondo Ferrari che per poco non la riapriva ma svirgolava da buona posizione. E allora c’è ancora il tempo per una tesi sulle palle inattive da discutere a Coverciano a firma del candidato Elia Romano, la cui punizione da posizione defilata portava i compagni direttamente sul 4-1 con la tipica parabola beffarda a rientrare sul secondo palo che nessuno tocca mai ma finisce ugualmente nel sacco. E non poteva mancare anche un Romano in questa giornata, per la lieta novella granata. Ciliverghe in totale down, solo Filippini cercava la gloria personale ma il suo tiro a botta sicura veniva murato dai guantoni di Dallera in angolo, lui sì quasi immacolato quest’oggi. E anche se a Natale si è tutti un po’ più buoni, ecco nel finale Piantoni smentire il detto e regalarsi una magia sotto l’albero: pallonetto magico per la cinquina definitiva da giocarsi alla tombola insieme ai numeri 4, 7, 9, e 10, quelli degli altri eroi di giornata.
MARIO RIGAMONTI-CILIVERGHE 5-1
RETI (1-0, 1-1, 5-1): 11’ Salvadori (M), 5’ st Botta (C), 7’ st Biena (M), 13’ st rig. Perotta (M), 22’ st Romano (M), 36’ st Piantoni (M).
MARIO RIGAMONTI (4-3-3): Dallera 6.5, Ballarini 6.5, Ziliani 6.5, Perotta 8, Visini 6.5, Porta 7 (8’ st Piantoni 7), Romano 7.5 (25’ st Orizio 6), Acampora 6.5 (5’ st Ferretti 6), Salvadori 7.5 (1’ st Zanola 6.5), Biena 7 (30’ st Arici sv), Soldini 6.5 (35’ st Castro sv). A disp. Bontempi, Bertolotti, Alvatroni. All. Buizza 7.
CILIVERGHE (4-2-3-1): Muchetti 6, Prandini 6.5, Pietta 6.5, Amato 7 (25’ st Sberna 6), Pagani 6, Ferrai 6 (29’ st Filippini sv), Blasi 6 (32’ st Gabossi sv), Assini 6.5, Botta 7.5 (15’ st Caldera 6), Colosio 6 (22’ st Aboussad 6), Ferrari 6.5. A disp. Bianchini, Colli, Sberna, Scolari. All. Brunelli 6.
ARBITRO: Peluso di Brescia 7.
AMMONITI: Blasi (C), Pagani (C).
MARIO RIGAMONTI
Dellera 6.5 Buone uscite con i piedi ad anticipare gli attaccanti avversari lanciati con palle lunghe dalle retrovie. Non ha particolari conclusione insidiose nella prima parte, nella secondo al di là del gol ordinaria amministrazione, anche se una presa gli sfugge per la pioggia.
Ballarini 6.5 Agisce sulla corsia di destra e non trasforma la zona in una zona franca, anzi la presidia con disinvoltura e si concede davvero pochissime sviste: sul velluto.
Ziliani 6.5 Come per il compagno sull’altro versante, non commette errori evidenti e anzi sembra molto sicuro nell’amministrare quei fondi concessagli da un dirimpettaio non sempre dirompente in quella zona: amministratore delegato.
Perotta 8 Devastante in mezzo al campo, davvero un argine quasi insuperabile e non per nulla origina anche l’azione del vantaggio. Nel mezzo è ovunque quasi fosse dotato del dono dell’obliquità, il rigore corona la sua grande prestazione.
Visini 6.5 Si concede poche distrazioni e anzi ci mette più di una pezza in qualche occasione, come quando nella ripersa spazza di testa una volta sfuggita la presa a Dellera: provvidenziale.
Porta 7 Preciso nell’intervenire con le sue lunghe leve per sbrogliare situazioni difficilissime, davvero tentacolare nella sua manovra e questo lo rende davvero performante. La fisicità lo aiuta ma anche un buon senso della posizione. Erculeo.
8’ st Piantoni 7 Bagna il suo ingresso in campo con una magia che cala il pokerissimo sulla sfida: un pallonetto pazzesco alla Francesco Totti, che personalità!
Romano 7.5 Inganna tutti con una palla pazzesca che muore sul secondo palo senza deviazione alcuna, nel più classico dei gol beffardi da calcio piazzato; oltre a quello è davvero molto ispirato ed è sua la magia che scavalca il portiere avversario in occasione del 2-1 di Biena: che giocoliere!
25’ st Orizio 6 Non fa rimpiangere il suo predecessore, buona prova.
Acampora 6.5 Bene la doppia fase, si prodiga molto per garantire equilibrio e briosità nella sua zona, il tecnico può contare ciecamente su di lui: sontuoso.
5’ st Ferretti 6 Buon impatto sul match.
Salvadori 7.5 Svaria su tutto il fronte d’attacco, dando buon dinamismo al reparto offensivo e scatta sul filo dell’offside per portare in vantaggio i suoi: limitarsi al gol per giudicare la sua prova sarebbe riduttivo, ha fatto molto di più per la squadra.
1’ st Zanola 6.5 Entra molto bene ed è subito della gara con i suoi guizzi.
Biena 7 Ogni tanto delizia con finezze come il tacco, nella prima parte fatica un po’ perché i suoi non spingono molto da quella parte e lui rimane un po’ ai margini del gioco: compare sulla linea per siglare il vantaggio come Jon Dahl Tomasson. (30’ st Arici sv).
Soldini 6.5 Bene il pressing a mordere le caviglie dei compagni, lotta su tutte le seconde palle con grande caparbietà e questo lo rende un elemento molto utile in mediana: il cambio non è una bocciatura (35’ st Castro sv).
All. Buizza 7 Ottima partita dei suoi, sempre sul pezzo e mai deconcentrati lungo tutto l’arco della gara: trova le chiavi tattiche per far sua la vittoria, alla prossima seduta di video-analisi poco da annotare.
CILIVERGHE
Muchetti 6 Nulla da fare sul gol, per il resto non ci sono altre occasione sul quale può sfoderare i suoi riflessi nella prima parte, tranne nel finale dove in due tempi salva su Perotta; nella seconda i gol sono tutti un po’ beffardi, forse qualche responsabilità sul quarto ma per il resto è l’intera difesa sul banco degli imputati: fa quel che può.
Prandini 6.5 Buono il gioco di gambe per districarsi nei momenti di pressing, buona la doppia fase e nel complesso garantisce ben apporto a Ferrari, poco più sopra. Essenziale.
Pietta 6.5 Anche per lui prova discreta sulla corsia di sinistra, certo cala nella ripresa ma forse risente del calo collettivo, finché ne ha regala anche cose pregevoli.
Amato 7 Buona aggressività nel mezzo, prova a garantire solidità non disdegnando nemmeno le maniere forti: tra i migliori dei suoi, anche se stavolta non trova i filtrante vincente.
25’ st Sberna 6 Poco tempo per mettersi in luce, la gara è già compromessa.
Pagani 6 In mediana lotta con buona decisione per tutta la prima parte, quando le palle inattive decidono le sorte della sfida in favore dei locali cala d’intensità, ci può stare.
Ferrai 6 Un po’ macchinoso nell’impostazione ma pur sempre efficace nell’arginare qual demonio di Salvadori circola nella sua zona: la personalità non gli manca, da migliorare la continuità lungo tutto l’arco della gara (29’ st Filippini sv).
Blasi 6 Trova saltuariamente la possibilità di fare male, i compagni non lo assistono moltissimo ed è un peccato, uno come lui potrebbe davvero fare la differenza (32’ st Gabossi sv).
Assini 6.5 Gioca da centrale per esigenze tecnico-tattiche, non è un pesce fuor d’acqua ma di certo accusa un po’ d’estraneità verso il ruolo: per queste ragioni la prestazione non è assolutamente negativa, fa quel che può in una gara di certo non facile.
Botta 7.5 Non male nel controllo della palla e nello smistamento per i compagni, a volte tarda la conclusione ma il suo rimane un importante lavoro al servizio del collettivo: nella ripresa mostra tutto il suo tempismo nell’avventarsi sulla palla del momentaneo pareggio, oltre ad invitare Ferrari al gol, in vano. Condor.
15’ st Caldera 6 Entra in un momento difficile, può fare ben poco.
Colosio 6 Prima agisce dietro a Botta ma non ha palle filtranti per buttarsi nello spazio, così Chiarini prova a cambiarli di posizione per renderlo più performante ma nella ripresa al di là della fiammata del pari le palle in quella zona transitano sempre meno: peccato, ci mette volontà.
22’ st Aboussad 6 Entra e fa quel che può.
Ferrari 6.5 Non male la sua prestazione al di là della sconfitta, lotta e si batte con ottima temperanza, inoltre nella ripresa mette una palla col contagiri per l’impatto sottomisura di Botta: poco da rimproverarsi stavolta, solo un liscio sul 3-1.
All. Brunelli 6 Squadra vivace solo a tratti, alterna buoni momenti ad altri di totale blackout: tutto bene fino al pari dove i suoi erano pienamente in partita sul piano mentale, dopo lo svantaggio invece subentra un po’ di scoramento che porta la squadra a gettare definitivamente la spugna.
ARBITRO
Peluso di Brescia 7 Arbitraggio molto criticato dai sostenitori ospiti e dallo staff tecnico gialloblù, sta di fatto che rimane uno dei migliori fischietti della provincia e non per nulla riesce a gestire perfettamente l’emotività del match e ad essere sempre fermo nelle sue decisioni senza lasciarsi condizionare dalle polemiche (l’esperienza in categorie superiori gioca a suo favore). Giusto il penalty e l’uso parsimonioso dei cartellini, la gara non è cattiva. Sul primo vantaggio locale lascia correre una posizione difficilissima da valutare anche col Var, la panchina ospite sbotta e da lì le sanzioni ai tecnici. Altri offside letti molto bene e pertanto la prova è ampiamente superata.
Al termine del match Stefano Buizza della Mario Rigamonti esprime tutta la sua soddisfazione per la prestazione dei suoi con queste parole: «Sono contento perché stiamo avendo continuità e a quest'età non è affatto facile. In realtà questa non è stata nemmeno la nostra miglior partita - secondo me - ma su di un campo del genere e con questo freddo non era di certo facile giocare. In più, tra chi era con i 2005 e chi infortunato, abbiamo dovuto schierare dei 2007: situazione difficile ma credo che tutti abbiano risposto bene, sono davvero contento». Il tecnico ha apprezzato anche la prova difensiva dei suoi, capitolati solo una volta per mano di Botta, sempre Buizza: «Inoltre abbiamo subìto solo una rete e questo è molto importante perché ci dà continuità anche sul piano difensivo». Prestazione collettiva davvero esemplare quantomeno dal punto di vista del risultato, il tecnico non manca di sottolinearlo così: «Tutti oltre la sufficienza, nessuno ha demeritato stavolta. Mi è piaciuto anche l’atteggiamento. Certo, in particolare Ziliani e Perotta hanno fatto davvero bene». Prima della tanto attesa cena di Natale granata, la squadra dovrà affrontare ancora due fatiche non di certo facili sulla carta. Chiude così il tecnico: «Adesso avremo Breno e Brusaporto, ma comune sono contento di questo gruppo, siamo tutti uniti e li vedo tutti migliorare, oltre ad esserci grande serenità: un obiettivo già raggiunto dunque».