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Under 16

Enzo Ferrari, il bomber delle tre salvezze

Un faro di luce a Verbania, l'attaccante classe 2006 dopo aver dominato in Under 16 e segnato in Under 17 esordisce anche in Eccellenza con i biancocerchiati

Enzo Ferrari

16 presenze e 18 reti in Under 16 per il bomber biancocerchiato

Un cavallino che incanta in campo a suon di gol. Enzo Ferrari sta lentamente diventando uno dei simboli del Verbania, e lo ha fatto con le prestazioni e con la sua maturità non comune in un ragazzo del 2006. Ferrari nasce calcisticamente nel Cannobio, si trasferisce per due anni in Svizzera per poi tornare alla Cannobiese. Da lì il Verbania lo nota, lo ingaggia per un'amichevole e se ne innamora. Sono ormai cinque anni che i blucerchiati lo coccolano e lo schierano al centro dell'attacco. Spesso chiamato in Under 17 a rimpolpare il reparto offensivo, partendo spesso titolare, il ragazzo originario di Torino con il tempo si è ritagliato il suo spazio e nell'ultimo turno è arrivata l'inattesa, ma gradita, convocazione con la Prima squadra, condita dall'esordio ufficiale: «E' stata un'esperienza fantastica, a dirla tutta non me l'aspettavo neanche, ma mi sono trovato molto bene - commenta il ragazzo - I compagni sono stati molto bravi con me, mi hanno subito inserito in squadra e non mi hanno escluso. Sono stato tutto il tempo in panchina e non vedevo l'ora che mi chiamasse. Quando l'allenatore mi ha fatto cenno di entrare ero felicissimo, anche se un po' ansioso, ma ero troppo carico. Poi sono entrato in campo e da lì in poi è tornato tutto normale. E' stato bellissimo giocare contro gente molto più grande di me e in un campionato così difficile. In Prima squadra c'è un gruppo fantastico, spero di essere convocato altre volte, è un'esperienza che auguro a tutti».

Ferrari non è di certo nuovo a chiamate dall'alto. Nell'arco della stagione, infatti, i 2005 hanno spesso fatto ricorso al bomber, che li ha ripagati con prestazioni di livello e ben cinque gol segnati, che si aggiungono ai 18 in 16 presenze con i pari età: «Con i 2005 mi trovo davvero bene, sono amico un po' con tutti anche perché sono anni che gioco insieme a loro. Sono anche arrivati ragazzi nuovi che sono simpaticissimi e il gruppo è molto bello. Devo ringraziare entrambi gli allenatore, sia Corghi che Galli, perché anche loro hanno contribuito a creare questo ambiente e a farmi stare così a mio agio».

Il bomber ha poi risposto sulla delicata situazione di classifica che vede invischiate le tre categorie e di cui lui sarà inevitabilmente protagonista: «Sono consapevole della situazione ma per me non è un peso, non cambia niente, io punto solo a giocare a calcio e divertirmi. Ovviamente vorrei vedere tutte e tre le squadre salvarsi, sarebbe brutto vederle scendere, e darò sicuramente il massimo, darò tutto me stesso per l'obiettivo, ma è anche vero che uno da solo non può fare molto. In campo si va in undici, si gioca di squadra, si vince di squadra e si perde di squadra».

Traguardi personali? Ferrari ha le idee chiare anche su questo, nonostante due categorie e mezzo da salvare e il peso dell'attacco che grava anche sulle sue spalle: «Voglio assolutamente continuare ad essere chiamato in Eccellenza, e al termine di questa stagione vorrei rimanere stabilmente con la Prima squadra. Mi piace davvero tanto stare lì, è questo il mio obiettivo. Poi come penso tutti i ragazzi il sogno è quello di diventare un calciatore professionista. La pressione un po' la sento quando scendo in campo, ma sinceramente penso che non si dovrebbe contare solo su di me. Non sono un fenomeno, sono solo un ragazzo a cui piace giocare a calcio. Come ho detto si soffre e si festeggia in undici». Poi rassicura: «Adoro stare qui a Verbania, non ho intenzione di andarmene».

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