Under 17
26 Settembre 2021
Inter e Spal schierate in campo prima del calcio d'inizio
Prendetevi il tempo necessario e pensate alla partita più divertente a cui avete assistito. Fatto? Bene, dimenticatela e proseguite nella lettura. Fidatevi, ne varrà la pena. Perché Inter e Spal hanno dato vita ad uno scontro con pochi precedenti. Giocate di classe, intensità, duelli continui. E gol. Tanti gol. Per la precisione, sette per i nerazzurri, quattro per i biancocelesti. E nel lunapark del Suning Youth Development Centre, l'attrazione più grande ha un nome ed un cognome: Francesco Esposito. L'attaccante di Polenghi ha infatti dato vita ad un vero e proprio show, realizzando quattro delle reti dei suoi. Di destro, di sinistro, di potenza, di precisione. Ce n'è davvero per tutti. In generale, tante le note positive per i meneghini. Guercio ha giganteggiato in difesa, dimostrando un senso dell'anticipo e della posizione del tutto anormali per un ragazzo così giovane. Di Maggio e Berenbruch, dopo la prestazione odierna, potrebbero scrivere il manuale del centrocampista moderno. Dotati di un eccezionale dinamismo, hanno spaziato per tutto il campo, come una fisarmonica, per il lungo e per il largo, supportando sia la fase difensiva che quella offensiva. Ah, dimenticavo. Per il primo, anche due gol. Zefi ha deliziato gli spettatori con le sue fiammate, un perfetto mix di tecnica e velocità. Insomma, il tecnico nerazzurro può ritenersi più che soddisfatto. Malgrado il passivo, anche negli estensi si sono notate alcune interessanti individualità. In primis, Serigne, autore di una tripletta. E dire che la Spal non abbia costruito chissà quante palle gol. In altre parole, uno strepitoso livello di efficienza. Anche Angeletti, pur avendo sbagliato un rigore, merita una menzione particolare, avendo realizzato un gol di testa di pregevole fattura.
Botta e risposta. Non passano nemmeno dieci minuti che l'Inter è già in doppio vantaggio. Chi ha realizzato le prime due marcature, potete intuirlo da soli: il primo, proteggendo palla da dentro l'area e liberando un destro sul primo palo, mentre il secondo con un delizioso lob di sinistro. I nerazzurri dominano la prima mezz'ora, pressando alto i biancocelesti e facendo girare loro la testa. Di Maggio, Berenbruch, De Pieri e Zefi somigliano a trottole impazzite in continuo movimento alla ricerca di spazi liberi concessi dalla difesa avversaria, Miconi supporta la manovra con continue sgroppate sulla destra e Bovo, vertice basso del particolare rombo nerazzurro, funge da equilibratore. A buttarla dentro, ci pensa Esposito. Ma qualcosa si spezza e gli uomini di Rivalta si trovano all'improvviso in parità. Accorcia le distanze Serigne, su angolo di Parravicini, e riequilibra la contesa Angeletti, con un avvitamento in tuffo degno di Tania Cagnotto che scavalca Tommasi.
Gol su gol. Niente panico, però. Passato il blackout, ci pensa nuovamente Esposito ad accendere la luce. Sul finire del primo tempo, cinque giri di lancette dopo il doppio gol estense, riporta avanti l'Inter con un diagonale da dentro l'area e, dopo un quarto d'ora nella ripresa, servito da un cross di Motta, scaglia un sinistro sotto la traversa che gli vale il poker personale. Ma Serigne non ci sta a soccombere sotto i colpi dell'attaccante avversario e cerca di tenere a galla i suoi, accorciando nuovamente le distanze con una giocata d'alta scuola: dribbling secco su Stankovic e sinistro a incrociare nell'angolino. Nemmeno il tempo di esultare, però, che Di Maggio cala la doppietta che ammazza questa incredibile partita, ricca di colpi di scena. Il primo è un assolo in coast to coast, il secondo in acrobazia su punizione di Stankovic. Il giro sulle montagne russe di questa incredibile partita non è però finito: Serigne sigla la tripletta avventandosi come un falco sul rigore di Angeletti, respinto da Tommasi e, in chiusura, trova gloria anche Martins, entrato dalla panchina, con la complicità di Martelli, tradito anche dalla pioggia, chiudendo definitivamente il match. E anche sfortunatamente, data la mole di emozioni che ha regalato. Ma non preoccupatevi. Se volete divertirvi guardando calcio, sapete già a quali squadre rivolgervi.
INTER-SPAL 7-4
RETI (2-0, 2-2, 4-2, 4-3, 6-3, 6-4, 7-4): INTER (4-3-1-2): Tommasi 7, Miconi 7.5 (38' st Ndianefo sv), Motta 6 (27' st Aidoo 6), Bovo 6.5, Stankovic 6, Guercio 7.5 (27' st Stabile 6), Berenbruch 7.5, Di Maggio 8 (38' st Djibril sv), Esposito 8.5 (38' st Pedrini sv), De Pieri 6 (11' st Martins 7), Zefi 6.5 (11' st Fois 5.5). A disp. Cecchini, Casani T.. All. Polenghi 7.5.
SPAL (4-3-3): Martelli 6, D'Agata 6.5, Santella 6, Marrale 5.5 (11' st Simonetta 6.5), Verza 5.5, Galizia 5.5, Parravicini 6.5, Marcolini 6, Angeletti 6.5, Serigne 8, Marchioro 5.5 (11' st Longoni 5.5). A disp. Micai, Novi, Castaldo, Bamouni, Ladji, D'Elia, Costantini. All. Rivalta 6.
ARBITRO: Papale di Torino 7.
ASSISTENTI: Ercolani di Milano e Sola di Busto Arsizio.
AMMONITI: Motta (I).
NOTE: Rigore fallito 25' st Angeletti (S).
INTER
Tommasi 7 Non può intervenire in occasione dei gol: chirurgiche le conclusioni avversarie. Si toglie però lo sfizio di parare il rigore ad Angeletti.
Miconi 7.5 Nel 4-3-1-2 atipico di Polenghi, Di Maggio stringe la posizione e gli lascia libertà di galoppare sulla fascia. Nella ripresa si sposta a sinistra dopo l'ingresso di Aidoo e resta contenuto. (Ndianefo sv).
Motta 6 Ha compiti più difensivi che offensivi, visto che dalle sue parti c'è Serigne. Ma è suo l'assist per il quarto gol di Esposito, con un cross preciso.
27' st Aidoo 6 Uno strappo in avanti e contenimento nel tempo a disposizione.
Bovo 6.5 Imprescindibile la sua presenza in mezzo al campo. Quando le mezze ali si precipitano in avanti, lui fa guardiano al reparto arretrato.
Stankovic 6 Ottima chiusura in spaccata nel primo tempo sullo zero a zero. Nella ripresa la Spal esce fuori e lui ne risente un po', non perdendo comunque mai la calma.
Guercio 7.5 Un padrone. Non sbaglia un anticipo che sia uno, stesso discorso per i duelli aerei. Si fa anticipare da Angeletti in occasione del secondo gol estense, ma più che colpa sua, sono da elogiare i meriti dell'attaccante.
27' st Stabile 6 Un disimpegno maldestro su una rimessa dal fondo per iniziare, poi entra in partita e amministra bene la difesa.
Berenbruch 7.5 Ogni tanto stretto, ogni tanto largo. Da mezz'ala o da tornante, poco cambia. Correrà sempre più di tutti.
Di Maggio 8 Corre, lancia, scivola, svaria. Un giocatore che vale per tre. Segna anche i due gol che archiviano definitivamente la pratica. (38' st Djibril sv).
Esposito 8.5 La sua è una prestazione talmente totale che i gol passano quasi in secondo piano. Spalle alla porta è immarcabile e le sue sponde sono sempre precise. Dominante. (38' st Pedrini sv).
De Pieri 6 Qualche acuto dietro le punte, con le quali dialoga bene, soprattutto per essere sotto età.
11' st Martins 7 Entra dalla panca per fare a sportellate coi difensori avversari. Non sempre ci riesce, ma a fine partita trova il gol.
Zefi 6.5 A corrente alternata, ma quando si accende non lo tiene nessuno. Sfiora il gol con una super serpentina, ma Martelli gli dice no.
11' st Fois 5.5 In campo per poco più di mezz'ora, ci mette troppa foga e infatti finisce per commettere il fallo da rigore.
All. Polenghi 7.5 La sua Inter gioca un calcio piacevole e moderno, come testimoniano le quindici reti realizzate in tre partite.
SPAL
Martelli 6 Peccato per l'incidente finale sul gol di Martins, ma il passivo senza di lui avrebbe potuto essere più pesante ancora.
D'Agata 6.5 Bel cross per Angeletti in occasione del 2-2. Su Zefi si arrangia come può.
Santella 6 Senza infamia, né lode. Prestazione sufficiente.
Marrale 5.5 Dovrebbe fare da schermo davanti alla difesa, ma la qualità dell'Inter finisce per metterlo in difficoltà.
11' st Marrale 6.5 Entra col piglio giusto, procurandosi il rigore con furbizia.
Verza 5.5 Ci capisce poco nel primo tempo, ma non è colpa sua: Esposito è davvero incontenibile. Migliora nella ripresa.
Galizia 5.5 Come il compagno di reparto, fa parecchia fatica a marcare Esposito, pur crescendo nei secondi quarantacinque minuti.
Parravicini 6.5 Assist da corner per il primo gol e qualità nell'inserimento. Regge quasi da solo il centrocampo estense.
Marcolini 6 Prima da mezzala, poi da vertice basso. Si salva come può con una prestazione di buona personalità.
Angeletti 6.5 Il gol che realizza è da ammirare e riammirare. Sbaglia il rigore che gli regalerebbe la doppietta personale.
Serigne 8 Letteralmente da solo sull'isola. Ogni volta che la sfera transita dai suoi piedi, succede qualcosa di proficuo per la Spal.
Marchioro 5.5 Assente ingiustificato. Combina poco e niente e infatti viene sostituito.
Longoni 5.5 Segue la scia di Marchioro e non crea pericoli, malgrado ci provi.
All. Rivalta 6 L'Inter è palesemente di un'altra categoria, ma i suoi non mollano mai.
ARBITRO
Papale di Torino 7 Sicuro, autorevole, in controllo.