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Si salva Esposito, rimandato Stankovic: le pagelle dell'Inter

bene anche Miconi e Zefi, Tamiozzo fuori dal gioco

Si salva Esposito, rimandato Stankovic: le pagelle dell'Inter

A sinistra Kevin Zefi e a destra Francesco Pio Esposito, talenti dell'Inter Under 17 di Polenghi

Un'Inter quasi irriconoscibile è costretta ad arrendersi al cospetto di un Milan quadrato e ben messo in campo, che s'impone al Vismara (2-1) e si prende la vittoria anche del secondo derby stagionale. Dopo il 2-0 maturato nel primo tempo ci ha pensato Esposito ad accorciare le distanze per i nerazzurri, mettendo la firma direttamente su calcio di rigore. Oltre al solito Pio, spiccano le prove di Zefi e soprattutto Di Maggio, mentre dietro da evidenziare l'ennesima dimostrazione di duttilità da parte di Miconi. Da rivedere invece le prova di capitan Stankovic, di Alexiou e dell'ex Pordenone Tamiozzo.

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Luca Di Maggio, talento classe 2005 dell'Inter Under 17 di Tiziano Polenghi

Tommasi 6 Un po’ come accaduto per il collega Torriani, è difficile valutarlo per la qualità di interventi effettuati. Sui gol è spettatore non pagante, mentre nella ripresa qualche intervento lo effettua anche ma risulta solamente normale amministrazione per uno come lui.
Aidoo 6 Il suo approccio non è neanche male, il problema è che col passare dei minuti il Milan inizia a sfondare proprio dalla sua parte. Non effettua errori evidenti, ma risulta fin troppo assente nella fase di non possesso. Meglio in avanti, visto che qualche lancio smarcante lo effettua anche.
1’ st Berenbruch 6.5 Entra in partita con personalità, piazzandosi sulla sinistra e iniziando a macinare gioco come solo lui sa fare. Ne esce un’ottima azione che porta alla traversa di Esposito, mentre in fase di copertura non ha particolari problemi se non nel finale, quando - giustamente - i suoi nerazzurri si sono trovati sbilanciati per cercare il gol del pareggio.
Miconi 6.5 Dimostra ancora una volta che su di lui ci si può contare eccome. Che sia a sinistra (primo tempo) o a destra (secondo tempo) il risultato non cambia: prova di carattere e personalità, nonostante nella ripresa abbia lasciato qualche spiraglio di troppo ai rossoneri. Ma vista la situazione di punteggio ci può anche stare (35’ st Vedovati sv).
Stankovic 5.5 Bocciato più che altro per le aspettative. Nella gara più importante è mancato il capitano, sotto ogni punto di vista fuori dal gioco: se tecnicamente ha avuto ben poco da fare contro un centrocampo a dir poco inarrestabile come quello del Milan, è mancata la reazione nella ripresa. Quest’ultima si è intravista solamente attraverso un po’ di nervosismo di troppo, ma un incidente di percorso in una stagione pazzesca come la sua ci può anche stare.
Guercio 6 In un pomeriggio decisamente complesso in casa nerazzurra, durante il quale la difesa è risultato essere il reparto più in difficoltà - tolte le buone prestazioni sulle corsie di Miconi e Berenbruch - si salva solamente Guercio, sempre attento e pulito negli interventi. Anche lui è però costretto a remare non poco per rimanere a galla, e col senno di poi tutto ciò non è bastato. Ma una cosa è certa: da un Guercio così si può ripartire eccome.
Alexiou 5.5 Si perde Mangiameli in occasione del gol, anche se la disattenzione è più di reparto. Fatica poi a riprendersi, visto che gioca una partita abbastanza disordinata che lo ha visto spesso in balìa del reparto offensivo rossonero. Anche in questo caso ci si aspettava di più, specie per il blasone della partita (28’ st Stabile sv)
Di Maggio 7 Ancora una volta il migliore dei nerazzurri. La sua sostituzione alla mezz’ora della ripresa ha lasciato molto perplessi, soprattutto per quanto visto in campo sino a quel momento. Una prova importante quella della mezzala della Nazionale, l’ultimo a mollare tra le fila nerazzurre. Qualche giocate del suo repertorio si vede anche, e con una prestazione di squadra di questo tipo era molto complesso provare a fare di più (28’ st Motta sv).

La formazione dell'Inter Under 17 che ha affrontato il Milan di Lantignotti

Bovo 6 Parte con il freno a mano tirato, soffrendo molto l’intraprendenza di Zeroli a fronte del quale - soprattutto nel primo tempo - non ha visto quasi mai il pallone. La situazione cambia nella ripresa, quando la sua fisicità ha iniziato a fare la differenza: nulla di eccezionale, ma in un pomeriggio così il suo carisma è stato importante.
Esposito 6.5 In avvio viene marcato stretto da Ferroni e Paloschi, bravi ad anticiparlo a più riprese e a limitarlo a giocare solamente spalle alla porta. Fisicamente trova comunque il modo di tenere botta, in più dimostra di avere la capacità di rimanere sempre sul pezzo e allerta. La traversa nella ripresa lo conferma, così come la freddezza con la quale ha segnato su rigore un minuto dopo.
Zefi 7 Un po’ in italiano e un po’ in inglese, ha provato a scuotere la squadra in più circostanze. La lingua che parla meglio è però quella del calcio, con la quale ha trovato il modo di prendersi la scena anche al Vismara. Gli manca solamente il gol, e questo è un peccato perché oggi come non mai sarebbero serviti i suoi sigilli. Tuttavia si è visto l’estro, la tecnica, il dribbling e la velocità.
28’ st Pedrini 6.5 Gioca meno di venti minuti, vero, ma è esattamente quanto gli basta per dimostrarsi una pedina importante, specie se inserito a partita in corso. Forse tardivo, il suo ingresso rivitalizza la manovra pur non cambiando l’esito della gara.
Tamiozzo 5.5 Fuori dal gioco e lontano dalla forma migliore. All’ex Pordenone non basta la voglia di spaccare il mondo, visto che tocca sì e no un paio di palloni senza riuscire praticamente mai a dialogare con Esposito e Zefi. Al suo primo derby di Milano è rimandato, ma la consapevolezza di aver di fronte un buon prospetto rimane.
1’ st Martins 6 La sua vivacità si vede a sprazzi, ma tanto gli basta per creare non pochi grattacapi alla retroguardia rossonera. Pecca però negli ultimi sedici metri, laddove fatica a trasformare in occasioni da gol concrete delle buone azioni individuali.
All. Polenghi 5 I suoi sbagliano l’approccio, lui col senno di poi sbaglia l’undici iniziale e le sostituzioni. L’Inter è ben altro e lo sa sicuramente anche il tecnico nerazzurro, che si è visto raggiungere in vetta dal Milan. Nel frattempo l’Atalanta ha surclassato il Vicenza: nessun dramma, certo è che un campanello d’allarme - specie dopo due derby persi su due giocati in stagione - è lecito che si accenda.

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