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Juventus-Bologna è un pareggio di rimpianti e sorrisi. A Rava-gol risponde il 'poeta' Finocchiaro

Un punto a testa, una magia per parte ma qualcosa manca sia alla Signora che ai rossoblu per godere davvero

Juventus-Bologna è un pareggio di rimpianti e sorrisi. A Rava-gol risponde il 'poeta' Finocchiaro

Un pareggio bello e con qualche rimpianto per parte. Due gol non casuali nè banali dei due giocatori ‘simbolo’ delle due squadre (l’attaccante Ravaglioli in maglia Bologna e l’esterno offensivo e non solo, Finocchiaro in maglia bianconera) e un finale che avrebbe potuto scrivere pagine diverse da quelle che invece raccontano l’1-1 tra la Juventus e il Bologna, il meglio che la categoria possa presentare sul piatto. Tra i rossoblu ereditieri di un tricolore e a soli tre punti dalla Juventus capolista e ambiziosa e una squadra bianconera a cui manca ancora qualcosa per poter davvero fare e marcare la differenza con le rivali.


Bagliori e splendori Juventus che si schiera con un 4-3-3 che poi scivolerà più su un 4-3-2-1 con linea di difesa con il tango a destra con Meringolo, l’alta velocità di Pagnucco a sinistra e la coppia centrale Nobile-Bassino. In mezzo al campo dirige dal centro dell’orchestra Crapisto, con la gamba di Ngana a destra e l’incursore Boufandar a sinistra. Perno d’attacco il generoso Pugno con a destra Biliboc e a sinistra Finocchiaro. Che partono più larghi ma poi cercano più il campo venendo qualche passo verso il centro vista la qualità della fase difensiva del Bologna. Bologna che risponde con un 4-3-1-2 con Barbaro sempre attento a destra, un sempre vigile e dinamico Nesi a sinistra con la bella coppia centrale con Zilio, più fisicato e un po’ meno vellutato di Soldà che ringhia come il compagno ma ha piede più dolce. In mediana un infinito Gian con a destra Lai e a sinistra Gattor, doppietta di interni totali e di qualità. Speedy-De Stefano viaggia tra le linee con Tordiglione e Ravaglioli terminale offensivo dall’altissima intensità e pericolosità soprattutto con il numero 9 rossoblu, Ravaglioli, attaccante di razza pura.


Giù dalle torri Fin dai primi minuti si capisce la qualità e il rispetto che hanno le due squadre, dei propri mezzi e delle capacità altrui. Così, nella fase di ‘conoscenza reciproca’ è il piano gara prevedibile a prevalere. Con la Juventus che prova a tenere il pallino del gioco e dei ritmi in mano e col Bologna che con grande pulizia e organizzazione attende e riparte, conscio del potenziale offensivo. Juventus che arriva al tiro al 9’ sugli sviluppi di un’azione manovrata prolungata con Crapisto che prova il destro un po’ troppo d’esterno con la palla che si perde a lato. Al 10’ ripartenza Juve, con Finocchiaro che vede il taglio di Pugno ma lo serve un po’ troppo in profondità. E se di occasioni vere non ne arrivano, sembra riproporsi il tema già visto anche nel derby col Torino. Con una Juve che fatica a trovare soluzioni e ritmi alternativi nel momento in cui la squadra avversaria tiene gli uno contro uno con raddoppi puntuali e puliti, occupa bene gli sopazi e offusca le linee di passaggio, costringendo sempre alla giocata orizzontale o un po’ forzata i bianconeri che non sembrano trovare le risposte giuste. Di contro il Bologna che col passare dei minuti prende confidenza e fiducia. Arrivando al tiro al 17’ quando Ravaglioli prova il destro dalla distanza senza preoccupazioni per Zelesny. La Juve, in una gara piacevole, risponde al 20’ con bella azione innescata da Pugno, arricchita da Ficnocchiaro con inserimento e tiro di Ngana, che non colpisce in modo pulito la palla che termina a lato. Occasione che però, sveglia il Bologna. Che al 21’ costruisce la prima grande occasione: De Stefano vince rimpallo in area e crossa basso per Ravaglioli che strozza la conclusione e permette la bella parata a Zelesny in contrattempo. Al 24’ ancora Bologna con il cross di Ravaglioli, Tordiglione che stacca più alto di Bassino ma Zelesny para. Poi ancora al 26’, con il cross di Barbaro, l’inserimento con colpo di testa di Gattor e la alla che vola alta. Preludio al gol che arriva al 28’: su un’uscita dalla difesa la palla viene recuperata da Ravaglioli a centrocampo con la Juve un po’ troppo aperta. Ravaglioli, da attaccante di razza e qualità qual è, porta avanti la palla e quando vede che Bassino gli concede l’avanzata, abbassa la testa, sposta la palla sul destro arrivato poco fuori dall’area di rigore e lascia partire un destro violentissimo, preciso e imparabile sul palo lungo che fa 0-1 Bologna. Vantaggio che la Juve prova a raddrizzare senza però trovare soluzioni al rebus rossoblu che, anche dopo il vantaggio, non concede e non consente nulla nella zona rossa ai bianconeri, arrivando all’intervallo senza brividi o scossoni.

Parata e risposta Al rientro in campo solo il cambio di centrale in casa Juve con Scarpetta che subentra a Bassino, poi lo spartito riparte da dove era stato interrotto. Primo brivido in partenza con Gian che serve Tordiglione per quello che sarebbe lo 0-2 ma la bandierina, giustamente, si alza. Bologna che sembra poter mettere le mani sulla partita con Lai che al 4’ sfiora la traversa con bel sinistro da fuori ma l’ingresso di Scienza nella Juve dona nuova energia. Proprio il neo entrato, al 10’, pesca bene Biliboc che prova il sinistro appena deviato dalla difesa in angolo. Poi al 12’ è Finocchiaro a innescare la miccia servendo in profondità Pugno che si fa trovare, fa tutto bene ma manda il suo sinistro di poco a fil di palo. Con la Juve che cresce e il gol che arriva al 18’: cross di Pagnucco poco fuori dal vertice dell’area che pesca il taglio di Finocchiaro che stoppa e affonda in rete con la velocità e la qualità che fanno parte del repertorio: 1-1! Nel momento chiave del match poi, arriva il rosso che cambia i contenuti del film. Scienza commette un fallo su Nesi, si prende il giallo ma poi si lascia scappare qualche parolina di troppo che l’arbitro sente e che porta al secondo giallo con rosso ed espulsione e a poco serve la ‘giustificazione’ del bianconero e dei bianconeri sul fatto che quelle ‘paroline’ non fossero destinate all’arbitro bensì all’avversario. Un’espulsione che diventa macigno con obbligo di assestamento di uomini e tattica per Panzanaro (che butta dentro Giorgi e Balzano per Pagnucco e Biliboc) e occasione per il Bologna che ci prova, anche dalla panchina, inserendo Mazzetti a fare da terza punta vera al posto di De Stefano. E una gara che ‘paradossalmente’ si blocca. Con la Juventus che ordinatamente difende con quasi la totalità dell’organico dietro la linea della palla e il Bologna a cui manca l’ultimo passaggio e l’ultima giocata per rendersi davvero minaccioso e mettere le mani su tre punti pesantissimi. Di occasioni vere così come di parate importanti non se ne vedono, fino all’ultima fiaccolata di emozioni al quarto dei quattro minuti di recupero concessi dall’ottimo arbitro Tona Mbei di Cuneo, quando sull’avanzata del Bologna Gattor ha lo spazio per liberare il destro poco fuori dall’area con una traiettoria imparabile che però vede il pallone stamparsi sulla traversa. Ultimo brivido di una gara che finisce in parità, col rimpianto bianconero, una volta ripresa la gara e il risultato, di non poter affondare il colpo e il Bologna. Così come dall’altra parte rimane un po’ di retrogusto per l’occasione-vittoria persa, prima in vantaggio nel punteggio e poi in vantaggio numerico.


IL TABELLINO


Juventus-Bologna 1-1

RETI (0-1, 1-1): 28' Ravaglioli (B), 18' st Finocchiaro (J).

JUVENTUS (4-3-3): Zelezny 6.5, Meringolo 6.5, Pagnucco 6.5 (22' st Giorgi 6.5), Bassino 5.5 (1' st Scarpetta 6.5), Boufandar 6, Nobile 7.5, Ngana 6.5, Crapisto 6 (6' st Scienza 5), Pugno 6.5, Finocchiaro 7 (40' st Nisci sv), Biliboc 5.5 (22' st Balzano 6.5). A disp. Piras, Ventre, De Salvo, Nuti. All. Panzanaro 6.5.

BOLOGNA (4-3-1-2): Pessina 6.5, Barbaro 6.5, Nesi 6.5, Gian 7.5, Zilio 6.5, Soldà 7, Lai 7 (34' st Maharani sv), Gattor 7, Ravaglioli 7.5, De Stefano 6.5 (21' st Mazzetti 6), Tordiglione 7 (34' st Oliviero sv). A disp. Barra, Di Pasquazio, D'Ascenzio, Gori A., Tourè, Peric. All. Biavati 6.5.

ARBITRO: Tona Mbei di Cuneo 7.5.

ASSISTENTI: Felis di Torino e Fracasso di Torino.

ESPULSI: 22' st Scienza (J).

AMMONITI: Ngana (J).


LE PAGELLE


JUVENTUS (4-3-3)

Zelezny 6.5 Nessun intervento decisivo stile-derby ma alcune parate non semplicissime a dare sempre massima tranquillità ai compagni.

Meringolo 6.5 Costretto a compiti e ruolo più difensivo rispetto alle sue caratteristiche. E se non trova campo per liberare la fantasia, si fa sentire in marcatrura e nei contrasti.

Pagnucco 6.5 Più dinamico e attivo sulla catena di sinistra con Finocchiaro e Boufandar. Sempre preciso anche in fase di diagonali e soccorsi difensivi. 

22' st Giorgi 6.5 Entra in un momento non semplice e con la squadra in inferiorità. A sinistra mette un bell’argine.

Bassino 5.5 Battuto nel duello aereo da Tordiglione prima, concede poi troppo campo e spazio a Ravaglioli in occasione del gol, tardando ad accorciare. E a uno come Ravaglioli non si può concedere proprio nulla…

1' st Scarpetta 6.5 Ottima prestazione nelle letture e contro gli inserimenti. Nei duelli corpo a corpo grande pulizia.

Boufandar 6 Volitivo e dinamico come al solito ma stenta a trovare il sentiero giusto nella boscaglia rossoblu. Si diseimpegna bene anche da vertice basso ma è nella fase offensiva che manca la sua luce.

Nobile 7.5 Granitico, sempre lucido, sempre lineare e a far sembrare tutto facile. Centrale dalle doti assolute anche nelle letture tattiche.

Ngana 6.5 Solita gamba e generosità che servono soprattutto quando la Juve rimane in dieci. A parità di forza invece deve osare di più in fase di appoggio e inserimento per dare alternative diverse e soluzioni in caso di necessità.

Crapisto 6 Non riesce a imporre la sua legge nel dirigere manovra e orchestra. Solita personalità e leadership ma, sarà per merito del Bologna, non riesce a mostrare ed esprimere tutte le sue qualità.

6' st Scienza 5 Ha qualità tecniche, rapidità, cattiveria e senso del gioco che lo rendono un giocatore importante e determinante nel saper dare accelerazioni e accelerate. Poi però si perde in una parola in più o in qualche gesto di nervosismo di troppo. 

Pugno 6.5 Generoso e bravo nel buttarsi negli spazi e a dettare il passaggio così come nello svariare per creare spazio ai compagni o quando si spende per una sponda o una rincorsa. Forse tutto il lavoro che fa gli fa perdere un po’ di precisione in fase di conclusione rendendolo meno letale.

Finocchiaro 7 Nel bene e nel male lo specchio della Juventus. Prova con personalità e con continuità la giocata, l’uno contro uno o l’assist. Non sempre però riesce a finalizzare spunti e giocate anche per merito degli avversari. Lui però trova sempre il modo di colpire. Con una pennellata nel derby, con bel taglio, controllo e tiro a fare 1-1 col Bologna.

Biliboc 5.5 Qualche palla un po’ banale non gestita al meglio, a volte un po’ egoista e altre volte perde il tempo della giocata ma arriva comunque a solleticare il gol. 

22' st Balzano 6.5 Bravo ad interpretare il ruolo di esterno d’attacco pronto a chiudere il campo in fase difensiva e allargarlo in fase offensiva.

All. Panzanaro 6.5 Rimane il rebus delle alternative nei ritmi e nel piano-gara. Legge bene partita e situazioni correndo subito ai giusti ripari nel momento del rosso a Scienza.



BOLOGNA (4-3-1-2)

Pessina 6.5 Emana sicurezza e capacità di gestione della palla anche coi piedi. Parate che rende semplici e preziosissime uscite alte in aiuto e sollievo del reparto difensivo.

Barbaro 6.5 Bravo nel contenere Finocchiaro e portarlo dentro al campo dove arrivano sempre puntuali i rinforzi. Spegnerlo per 90’ è impossibile, lui riesce a limitarlo.

Nesi 6.5 Sostanza, gamba e tempi giusti sia nelle chiusure che negli appoggi alla catena e alla manovra.

Gian 7.5 Spettacolare guida in mezzo al campo. Davanti alla difesa diventa un gigante pur non essendolo, pulizia e durezza negli interventi così come capacità di lettura e buonissimi oiedi in costruzione.

Zilio 6.5 Tonico e fisico come difensore, dimostra magari di non avere il velluto sui piedi ma di non sprecare quasi mai un pallone. In marcatura bel duello con Pugno.

Soldà 7 Il difensore ‘più elegante’ della coppia di centrali. Quando serve si fa sentire ma sono la velocità e anche la qualità nella costruzione i plus del servizio.

Lai 7 Ottimo incursore, ottimo interditore, ottimo dinamismo che rende il centrocampo un’arena dove duella con ogni bianconero che passi da quelle parti. E nell’area avversaria ci arriva eccome…

Gattor 7 Altro alfiere di un centrocampo che vince la sfida di reparto con la Juventus. Bravo anche lui nei tempi di inserimento con l’occasione di testa a testimonianza. Sfiora il gol da tre punti proprio allo scadere.

Ravaglioli 7.5 Attaccante totale, devastante, puro. Quelli che quando abbassano la testa e mettono in moto le gambe diventa quasi impossibile fermare. Devi solo sperare che sbaglino: lui non sbaglia, anzi, firma un gran gol. Nella ripresa mantiene pericolosità e pulizia nella giocata senza però trovare spazi per fare male.

De Stefano 6.5 La ‘variabile’ nel reparto offensivo del Bologna. Quello che agisce tra le linee, viene a cercare palla in mediana e innesca.- nel primo tempo ci riesce con buoni risultati, cala fisicamente nella ripresa anche per sforzi di generosità.

21' st Mazzetti 6 Fa sentire la sua presenza in avanti pur non avendo grandi occasioni per pungere.

Tordiglione 7 Prezioso e sapiente nel suo lavorare per la squadra e per trovarsi nel posto giusto al momento giusto. Con Ravaglioli forma una coppia che si completa e che può fare male a chiunque.

All. Biavati 6.5 Squadra ben organizzata, con idee chiare e individualità messe nelle condizioni di brillare. Forse però, con la Juve in dieci, si poteva anche rischiare qualcosa in più ma con questa Juve bisogna sempre stare coperti…



ARBITRO: Tona Mbei di Cuneo 7.5 Conduzione e direzione di gara perfetta. Fa giocare il giocabile, non sventola cartellini e, senza ‘farsi notare’, mette in campo rigore e personalità, con autorità che gli compete e fischiando sempre al momento giusto facendosi trovare sempre ben piazzato e nelle migliori condizioni di decidere, ben supportato dai suoi precisi assistenti. 

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