Under 17 Élite
06 Novembre 2021
Casamassima (Masseroni) e Mazzittelli (Seguro), entrambi numeri quattro e tra i migliori in campo
Un po' "Ogni maledetta domenica" di Al Pacino, un po' "La grande bellezza" di Paolo Sorrentino. Finisce 2-2 il big match tra Seguro e Masseroni, la partita dei "remake". Il primo va in scena nel primo tempo, quando la squadra di Silipo e quella di Viola - per l'occasione nelle vesti di registi - se le sono date di santa ragione, colpo su colpo e senza la benché minima voglia di rallentare i ritmi. Il risultato sono stati tre gol: Masseroni avanti con Quisini, puntualmente ripresa da Mazzittelli poi ancora avanti con Robustelli. Altro che "centimetro dopo centimetro" di Al Pacino, per buona pace di colore secondo cui è sempre meglio l'originale. Il secondo si prende la scena nella ripresa, quando calano in ritmi, viene fuori il talento dei singoli - Atlante su tutti - e gli spazi iniziano ad allargarsi. Il pari blues porta la firma di Santamato, poi a tempo praticamente scaduto Mazzittelli s'inventa un missile terra-aria dal limite dell'aria e chiama agli straordinari Peli, fino a quel momento protagonista di una prestazione insufficiente. Non ce ne voglia il nostro connazionale e premio Oscar Paolo Sorrentino, ma "La grande bellezza" quest'oggi è stata in via Sandro Pertini. Una partita che, classifica alla mano, cambia poco nulla in attesa delle sfide di domenica mattina: Silipo si può godere il quarto risultato utile consecutivo, una classifica che inizia a diventare interessante ed una prestazione ancora una volta convincente; Viola ha invece da mangiarsi le mani per non aver approfittato del pari casalingo dell'Aldini contro la Sestese, in attesa della sfida tra Accademia Inter e Vogherese che potrebbe regalare ai nerazzurri di Bergomi il primo posto in solitaria.
Remake. "Se continuano così a metà secondo tempo sono spompi" avrà pensato lo spettatore medio presente in via Pertini, testimone oculare di una partita che avrebbe fatto di certo gongolare Antonio Conte, da sempre maestro per ritmo, intensità e motivazione. Cos'abbiano detto Silipo e Viola alle rispettive squadre prima del fischio d'inizio non è dato saperlo, ma quanto visto appena dopo il fischio d'inizio di Zarrella di Milano ci suggerisce due remake del celebre film di Al Pacino "Ogni maledetta domenica", la cui scena del discorso "centimetro dopo centimetro" è divenuta negli anni la bibbia dei discorsi motivazionali. Campione d'incasso nelle sale cinematografiche è il remake della Masseroni: Luca Viola è il regista, Andrea Casamassima l'attore non protagonista e Nathan Quisini l'attore protagonista. La scena clou arriva al 25': una punizione di Casamassima dalla trequarti di destra crea scompiglio nell'area del Seguro, facendo arrivare il pallone tra i piedi di Quisini che ringrazia e batte con un diagonale preciso Masini. Il tutto dopo due scene al bacio nel giro di un minuto: prima l'urlo di Bandera - fortunoso nel raccogliere il pallone dopo un contrasto aereo tra Mozzon e Masini - è strozzato da un salvataggio clamoroso di Giuliani (14'), poi Casamassima si mette in proprio e impegna l'estremo difensore blues con un bel mancino da fuori (15'). La risposta del Seguro non tarda ad arrivare visto che la punizione di Mazzitelli è insidiosa e resa poi ancor più velenosa da Atlante, che dà solamente l'illusione del tocco quanto basta per mandare fuori tempo Peli (31'). Tuttavia, il nastro cinematografico di Silipo si rivela essere il più classico dei "era meglio l'originale" visto che tre minuti prima dell'intervallo la Masseroni si riporta in vantaggio. In questa scena cambiano gli attori: quello non protagonista è Bassani - il cui tiro da fuori è ben parato da Masini - mentre quello protagonista è Robustelli, che accoglie la respinta e a porta sguarnita non sbaglia (42').
Le fasi. Vi ricordate il "se continuano così a metà secondo tempo sono spompi"? Alla fine aveva ragione lo spettatore medio, ma tale frase racchiude anche un'esattezza. I ritmi forsennati non sono durati un'ora ma solamente la durata di un tempo, visto che nella ripresa il calo fisiologico c'è e si vede, risultato tuttavia una manna dal cielo per lo spettacolo e per i palati più fini. Spazio dunque a due nuovi remake, questa volta lasciando da parte "Ogni maledetta domenica" per far rivivere un altro successo, questa volta volta made in italy e ben più recente: "La grande bellezza". Quello diretto da Roberto Silipo vede l'ingresso prepotente tra i protagonisti di Leonardo Atlante, quasi un oggetto misterioso nel primo tempo ma uomo in più nella ripresa. Dopotutto si sa, quando la fantasia - nella fattispecie del talento ex Novara - viene lasciata libera da compiti in fase di non possesso riesce a dare il meglio di sé. Come dimostrato prima al 18', quando lo stesso talento blues impegna Peli - questa volta puntuale e preciso - con un destro direttamente su calcio di punizione, poi al 28' con il solito Atlante che pesca con un cioccolatino Santamato (ancora su calcio di punizione), il quale non si fa pregare a fa 2-2. Quello di Luca Viola fa coesistere la fase offensiva e quella difensiva: la prima è efficace come non mai e porta i bianconeri vicinissimi al tris dopo appena quaranta secondi (conclusione alta di poco di Bassani), la seconda è la causa principe della disattenzione che porta al gol del 2-2. Definitivo? Col senno di poi sì, grazie però ad un intervento da cineteca di Peli, che a tempo praticamente scaduto salva letteralmente il risultato con un miracolo sul calcio di punizione di Mazzittelli (47').
SEGURO-MASSERONI 2-2
RETI (0-1, 1-1, 1-2, 2-2): 25' Quisini (M), 31' Mazzittelli (S), 42' Robustelli (M), 28' st Santamato (S).
SEGURO (4-2-3-1): Masini 7, Giuliani 7.5, Albetti 7 (8' st Dossena 7), Mazzitelli 8, Renelli 6.5, Orticoni 6, Ragaiolo 6, Atlante 7.5, Facchinelli 6, Solazzo 5.5 (11' st Preatoni Nicolas 6), Olmari 5.5 (6' st Santamato 7.5). A disp. Benini, La Tina, Tremolada, De Luca, Voria. All. Silipo 7. Dir. Buonaurio.
MASSERONI (4-4-2): Peli Matteo 8, Perndreca 7 (23' st Ponti 6), Bevilacqua 6, Casamassima 8 (41' st Dugo sv), Campagna 6.5, Mancin 7, Robustelli 7 (21' st Mutinelli 6.5), Bassani 6.5 (33' st Galasso sv), Bandera 6, Quisini 7.5, Mozzon 6.5 (43' st Musanti sv). A disp. Zocchi, Balenzano, Moschetti, Aliverti. All. Viola 7. Dir. Moschiari.
ARBITRO: Zarrella di Milano 6.5.
SEGURO
Masini 7 In apertura è salvato da un intervento miracoloso di Giuliani, poi al 15’ mantiene il parziale sullo 0-0 con un ottimo intervento sul tiro di Casamassima. para bene anche in occasione del raddoppio di Robustelli, visto che inizialmente aveva sventato il tentativo di Bassani. Prova solida e di spessore, soprattutto nella ripresa quando non è chiamato a particolari interventi ma si fa sempre trovare pronto.
Giuliani 7.5 Lo metti a destra e gioca bene, lo metti a sinistra e gioca altrettanto bene, lo metti in porta e… No, non esageriamo. Tuttavia l’intervento che salva il risultato in avvio avviene sulla linea e, come un portiere, impedisce al pallone di entrare. Prova di grande carattere del terzino, che tiene botta prima contro Robustelli e poi contro il gigante Mozzon. Inoltre viene spostato anche a sinistra, dimostrando capacità di adattarsi e duttilità.
Albetti 7 I ritmi forsennati di inizio gara è pane per i suoi denti: lotta su ogni singolo pallone, mettendo in campo velocità, capacità di dribbling e ottima capacità nelle letture difensive. Dà forfait ad inizio ripresa, ma gli sono bastati poco più di cinquanta minuti per confermarsi un terzino di assoluto spessore.
8’ st Dossena 7 Entra nel momento più complicato, risultando sul pezzo fin da subito e dimostrando a Silipo che nel sceglierlo ha fatto una delle mosse più azzeccate della sua serata.
Mazzittelli 8 Un mancino fatato. In impostazione, visto che tutti i palloni che passano tra i suoi piedi vengono puliti e smistati con talento; nei calci piazzati, visto che dai suoi piedi partono traiettorie sempre insidiose. La prima si conclude con un gol fortunoso ma meritato, mentre nella seconda si trova di fronte un ottimo Peli in grande spolvero
Renelli 6.5 Nelle difficoltà riscontrate contro l’attacco bianconero è il centrale che ne esce meglio. Prova lucida, attenta e senza grosse sbavature. Rimane però il fatto che la Masseroni, quando capace di superare il primo pressing, è stata sempre pericolosa mettendo lui e il suo reparto in grossa difficoltà.
Orticoni 6 Fatica a contenere un centravanti fisico e di talento come Mozzon, visto che l’undici bianconero partiva sì da destra ma tendeva spesso ad accentrarsi per creare superiorità numerica in centro. Non una delle sue prove migliori, ma nonostante ciò limita i danni mettendo in campo la solita grinta.
Ragaiolo 6 Certamente non una delle sue migliori prestazioni. Attenzione, numeri alla mano la sua prova è stata probabilmente più che sufficiente, ma da uno come lui è lecito aspettarsi sempre qualcosa di più. Specie dopo l’assenza per squalifica di Buonaurio. Poco male, visto che avrà modo di riscattarsi e dimostrare ancora una volta il suo talento sulla corsia di destra.
Atlante 7.5 Parte a rilento, in un approccio alla partita non da lui. Tuttavia non è da lui neanche il ruolo di mediano nei due di centrocampo (4-2-3-1): tale posizione la interpreta anche abbastanza bene, va detto, ma fatica vistosamente a dare quel qualcosa in più a cui ci ha abituati. Cosa sia avvenuto all’intervallo non lo sapremo mai, ma una volta rientrato in campo - anche complice lo spostamento sulla trequarti - è risultato tutt’altro giocatore. Potente, dinamico, tecnico e chi più ne ha più ne metta. Prima ci prova su punizione, poi fornisce l’assist a Santamato. Riscatto avvenuto? Assolutamente sì.
Facchinelli 6 Prova insufficiente fino al gol del 2-2, poi quel mezzo voto in più per il finale. In avvio non la vede quasi mai, chiuso nella morsa di Mancin e Campagna. Viene però fuori alla distanza: senza strafare, sia chiaro, ma dimostrandosi utile alla causa tenendo in alto palloni scottanti per la retroguardia blues.
Solazzo 5.5 Chiuso dal duo Casamassima-Robustelli non trova mai la posizione giusta per fare male, toccando pochi palloni e risultato spesso impreciso negli appoggi. Prova incolore e certamente non da lui, ma già dalla prossima uscita potrà sicuramente riscattarsi essendo una delle pedine più importanti per questa squadra.
11’ st Preatoni 6 Entra e si piazza in una zona nevralgica del terreno di gioco, dimostrandosi all’altezza della situazione e giocando una buona metà di secondo tempo.
Olmari 5.5 Inizia a rilento come Ragaiolo, con la differenza che nella ripresa non accenna ad accendersi e costringe Silipo alla sostituzione. Certo, dalla sua parte si è trovato un osso duro quale Perndreca, dunque gliela si può concedere un’uscita a vuoto nel corso di una stagione fin qui positiva.
6’ st Santamato 7.5 Entra e regala a Silipo un punto d’oro. Serve altro? In occasione del 2-2 coglie al volo un regalo di Atlante (e della difesa bianconera), dimostrando di saper farsi trovare nel posto giusto al momento giusto. Fondamentale.
All. Silipo 7 I suoi partono a rilento, poi azzecca ogni singolo cambio e si porta a casa un punto meritato che, occasioni alla mano - su tutte quella di Mazzittelli nel finale -, sarebbe potuto anche essere qualcosina di più. Ma per ora va bene così.
MASSERONI
Peli 8 Pagella se la partita fosse finita al 90’ esatto: “Prova incolore del portiere bianconero, poco sicuro nelle uscite e responsabile in occasione del gol dell’1-1 del Seguro. Si riscatterà sicuramente ma oggi non era in giornata: voto 5”. Per sua fortuna, nel gioco del calcio esiste da diverso tempo il tempo di recupero: lo stesso che gli serve per diventare migliore in campo. In poche parole, from “zero” to “hero”: il portierone diventa eroe al 47’, quando effettua un vero e proprio miracolo su calcio di punizione che salva il risultato. Una parata pazzesca, stilisticamente stupenda e tecnicamente perfetta. Come cambia la vita per un episodio…
Perndreca 7 Annulla a tutti gli effetti Olmari, rendendolo inerme di fronte alla sua capacità di leggere le giocate. Per caratteristiche del terreno di gioco non trova tanto spazio per offendere, tuttavia rimane in posizione con diligenza, senza strafare e facendosi trovare sempre pronto. Un riferimento per classe e personalità per tutti i suoi compagni.
23’ st Ponti 6 Gioca in un lasso di tempo breve ma intenso, senza strafare e limitandosi a gestire i pericoli che passavano per la sua zona.
Bevilacqua 6 Qualche difficoltà in più rispetto al compagno di reparto della corsia di destra, visto che Ragaiolo in velocità è difficile da contenere ed in generale non concede mai punti di riferimento. Inizia tuttavia bene, andando un po’ più in difficoltà nella ripresa. Conti alla mano, prova sufficiente e tutto sommato diligente.
Casamassima 8 “Che bel giocatore” avrebbe detto Nicolò Barella se fosse stato presente in via Sandro Pertini. Il futuro capitano dell’Inter tuttavia era probabilmente ad appiano gentile per la rifinitura, dunque tocca dirlo a noi: che bel giocatore! Un mediano totale, capace di impostare con talento e “rompere” il gioco avversario quando necessario. Oltretutto va anche vicino al gol, ma il suo urlo è bloccato sul nascere da un ottimo intervento di Masini (41’ st Dugo).
Campagna 6.5 Inizia fortissimo, poi quando viene fuori alla distanza Facchinelli inizia un duello rusticano con il centravanti blues. Si rivela essere un buon partner per Mancin, nonostante il reparto guidato dal suo capitano risulti un po’ troppo disattento in occasione dei due gol concessi ai padroni di casa.
Mancin 7 Prova solida, di carattere e anche di sofferenza. C’è tutto nei novanta minuti del capitano bianconero: dall’estasi iniziale per il numero di palle gol concesse agli avversario (zero) alla sofferenza nella ripresa, passando per i due gol nei quali il suo reparto avrebbe potuto fare qualcosa di più. Resta una prova di spessore, date soprattutto le difficolta di un campo come quello del Seguro e di una rosa come quella di Silipo.
Robustelli 7 Ci mette la firma e poco altro. Ma questo è già tanto, direte giustamente voi. Ed è così: una prova tutto sommato sufficiente è resa più che positiva da un sigillo tanto importante quanto da attaccante vero, visto che si fa trovare nel posto giusto, al momento giusto e non ha lasciato scampo a Masini.
21’ st Mutinelli 6.5 Ci mette corsa e tecnica nel finale. Tuttavia è poco chiamato in causa in avanti, complice un atteggiamento del Seguro ben più propositivo rispetto a quello della sua squadra.
Bassani 6.5 Sembrerà una pagella scontata, e forse lo è anche, ma tocca fare un eccezione: senza infamia e senza lode. Risulta sì un ottimo partner per Casamassima, ma tuttavia avrebbe potuto dare un contributo in più in fase di impostazione. Rimane però una prova di generosità e cuore (33’ st Galasso sv).
Bandera 6 Corre, si sbatte ma sbatte spesso contro il muro alzato dai blues. Tanto lavoro sporco ma poca lucidità palla al piede, nonostante qualche occasione per fare male le abbia anche avute. Su tutte quella al 14’, ma si trova di fronte un Giuliani miracoloso a dir poco.
Quisini 7.5 Sblocca la partita con un destro delizioso che si infila nell’angolino, poi inventa calcio e fa da collante tra centrocampo e attacco. In fase di impostazione gioca abbastanza largo, poi si alza in fase offensiva creando superiorità al fianco di Mozzon. Proprio con quest’ultimo risulta una spina nel fianco per la difesa blues, vista la qualità tecnica e la straordinaria fisicità di una coppia di assoluto livello.
Mozzon 6.5 Partiamo da un presupposto: ci troviamo di fronte ad uno degli attaccanti più forti della categoria. Fisicamente fa paura, è impossibile spostarlo e si fa valere anche sotto l’aspetto tattico. Difatti parte largo a sinistra ma finisce spesso per accentrarsi, giocando bene di sponda e coadiuvando Bandera nelle manovre offensive. Tuttavia un neo nella sua prestazione c’è, ovvero l’essere risultato forse un po’ troppo prevedibile. Infatti, seppur a fatica, la retroguardia del Seguro ha trovato il modo di arginarlo. Per concludere, probabilmente non è stata la partita giusta per dimostrare - per l’ennesima volta - le sue qualità, ma siamo certi che lo farà presto. Che poi, se le aspettative non fossero da top player, va detto che ha giocato un’ottima partita (43’ st Musanti sv).
All. Viola 7 Un punto sì prezioso ma anche dal sapore amaro visto come si era messa la partita. Avanti per due volte, ripresi altrettante: i suoi bianconeri si fermano sul pari, non staccano l’Aldini e rischiano di vedersi superare dall’Accademia Inter.
ARBITRO
Zarrella di Milano 6.5 Prova positiva, maturata in una partita non semplice e in un contesto tutt’altro che ordinario, vista l’intensità e la cattiveria agonistica in campo. Sfida che sarebbe potuta sfuggire di mano a qualsiasi arbitro poco preparato, lui l’ha portata a termine abbastanza bene. Con sbavature, certo, ma anche questo fa parte del gioco.